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RAVEN

"Ti devo rinfrescare la memoria, zuccherino, o fai da sola?" chiese Death, guardandomi con rimprovero.

Mi trovavo sul ponte del pozzo delle anime, il luogo in cui cadono gli spiriti dei morti che vengono presi dalla Morte.

"Oddio è vero." ricordai, aggrappandomi alla corda che fungeva da maniglia.

"Già, solo il tuo amichetto verde può ucciderti. Ah, i patti con la Morte! Quanto fascino!" esclamò.

Lo fissai perplessa.

"Quindi è vero che hai permesso a suo padre di tornare in vita per poi ingannarlo e prendersi non solo la sua anima, ma anche quella della moglie?" domandai.

Lui scrollò le spalle.

"Sì, sì è così." rispose.

"Come... Come hai potuto farlo? Ingannare così una povera donna distrutta... e privare di lei il figlio!" sbottai, rabbiosa.

La sua espressione si fece accigliata ed incrociò le braccia al petto.

"Mio fratello è un demone intergalattico e mia nipote è una strega-eroina ingrata con sbalzi d'umore adolescenziali. Non sono il peggiore della famiglia, Rachel." replicò. "Io faccio ciò che è giusto. Nessuno può pensare di poter sfuggire alla Morte, non senza pagarne le conseguenze."

"Però hai lasciato che Beastboy crescesse senza una madre che non avevi diritto di portargli via." continuai.

In quel momento la sua faccia era proprio furiosa, tanto che mi pentii di aver parlato.
Mi morsi la lingua, pentita.

"Non ne avevo il diritto? Io devo seguire delle regole, devo prendere solo le anime predestinate, nel momento predestinato, non posso andare in giro e falciare la testa del primo che capita." ringhiò, esasperato. "Ho sempre fatto quello che è giusto, faccio solo quello che è scritto nel 'libro del destino', quindi non venirmi a dire che non ne avevo il diritto Rachel, perché hai ragione. Ne avevo il dovere."

"Ma la mamma di BB..."

"Quella donna aveva consumato la sua anima con la magia oscura, sapeva benissimo che una volta che sarei arrivato per suo marito sarebbe arrivata anche la sua ora." rispose, seccato. "Forse questo il tuo caro Garfield non lo sa."

Ammutolii, lievemente dispiaciuta per averlo accusato. In fondo era l'unico parente che teneva a me. A suo modo, certo.

"Quindi adesso torno in vita?" chiesi.

"Quando vuoi tu, dolcezza. Puoi aspettare un po' e lasciare che i tuoi amici si diano da fare. Hai già dato tutto quello che potevi e mentre eri morta Niall ha raggiunto Soraya e gli altri." rispose, con voce più tranquilla.

Scossi la testa.
Ero così stanca, così stressata, e sapevo che la mia camera lì da Death non era stata disfatta.
Ma non potevo lasciarli a combattere la mia battaglia, nonostante dubitassi che avrei fatto la differenza una volta là.
Mi immaginai BB, colpito da un lampo della magia di Niall ed ucciso all'istante. Immaginai la sua anima che scivolava nel pozzo sotto di me, accompagnata da quella di Stella, Cyborg, Robin e degli altri.
Se potevo fare qualcosa per impedirlo, perché esitare?
Ma ero così stanca.

Spalancai le palpebre prendendo un gran respiro sotto gli occhi meravigliati di Rose e Slade.
Non ero del tutto convinta che la mia decisione fosse stata quella giusta, ma di sicuro non aiutò la fitta che sentii allo stomaco, ancora sforellato.
Dovevo aver perso, a occhio e croce, almeno due litri di sangue. Ma quanto sangue c'è in un corpo umano?
Strinsi i denti e respirai profondamente.

"L'incantesimo di guarigione, Raven, forza!" mi spronò Rose, premendo la mano sulla ferita.

"Fa troppo male." sussurrai.

Dopo qualche secondo sentii il mio dolore alleviarsi, poco a poco.
Guardai la mano di Rose e vidi che le sue vene erano diventate nere e che sembravano assorbire quello che percepivo.
La smorfia sulla sua faccia doveva essere come quella che avevo io un attimo prima.

"Rose, quel dolore potrebbe ucciderti!" sibilò Slade, preoccupato.

La figlia lo ignorò.

"Adesso." mi disse.

Mi concentrai e mi bastò solo pensare alle parole magiche per sentire il tessuto della mia pelle che si aggiustava, facendo sparire assieme al dolore la sensazione di spossatezza.
Rose si staccò esausta e vidi che stava piangendo per la fatica.

"Ti prego, adesso andiamo." sbuffò asciugandosi gli occhi ed aiutandomi a mettermi in piedi.

STELLA

Spero che Tamaran non abbia perso alleati troppo preziosi quando gli invitati mi hanno vista colpire Niall dritto in faccia.
Rose ci aveva avvisati che ormai l'incantesimo era fatto e che l'unica cosa che potevamo fare era colpirlo abbastanza forte da risvegliare totalmente il ragazzo sopito nella sua mente, in modo che disintegrasse Lord Voldemort dall'interno. Facile per lei quindi lasciarci lì per andare a cercare l'amica Raven.
Per tutti i delprox, non immaginavo che mi sarei rovinata il vestito in questo modo.
Voldemort mi scagliò con un gesto delle mani contro il muro, mentre gli invitati scappavano in preda al panico fuori dal salone.

"Nessuno tocca la mia sorellina, shuf'n'morbok!" esclamò Amalia, colpendolo con una serie di sfere di energia, furiosa.

Colpito alla sprovvista cadde, ma quasi subito riuscì a crearsi una barriera di protezione, che poi lanciò contro mia sorella compromettendo anche il suo, di vestito.

"Mi aspettavo meno volgarità da una regina." la schernì. "Ma sappiamo entrambi che tu non sei degna di questo titolo."

So benissimo che avrebbe voluto distruggerlo da sola, ma si dovette sorbire anche il laser che gli sparai dai miei occhi, arrabbiata.
Se una di noi sarebbe dovuta diventare regina, lei era la miglior scelta.
BB partì alla carica sottoforma di rinoceronte, colpendolo mentre era distratto.
Niall atterrò poco delicatamente sul tavolo del buffet e notai con piacere che si teneva la faccia nel punto in cui l'avevo ustionato.
Si rialzò e con un crack si materializzò alle mie spalle, centrandomi in pieno con un raggio di magia dal colore verdastro.

"Amico BB!" chiamai, sperando si spostasse.

Invece di fare quello che avrei voluto, il piccoletto verde si trasformò in un orso ed allargò le braccia, subendo il mio atterraggio ed attutendolo almeno un poco, venendo scagliato contro una parete.

"Tutto bene, sorella?" domandò tornando nella sua forma originale.

Gli tolsi un paio di calcinacci dai capelli.

"Tutto okay." risposi, alzandomi e volando verso Niall che combatteva contro Amalia.

Gli sferrai un pugno con tanto di sfera di energia dritto sulla guancia, facendolo cadere sul pavimento.
BB si affiancò ad Amalia ed attesero pronti ad assalirlo, ma senza nemmeno guardarci ci strinse in tre morse magiche, alzandoci da terra bloccati nel suo incantesimo.
Si massaggiò la guancia dolorante e ci guardò privo di espressione.

"Se il vostro piano era ammazzarmi di botte non credo che andrà a buon fine." osservò.

Sembrava sinceramente deluso, o almeno lo sembrò finché non irruppero Rose e Slade al fianco di una Rachel furiosa ed inquietante.
Ma che inquietante, era spaventosa.
Aveva il vestito inzuppato di sangue e la pelle così pallida da risultare spettrale, per di più gli occhi parevano percorsi da elettricità.

"Il mio piano, è quello di fartela pagare per avermi pugnalata ed avermi lasciata a morire dentro uno sgabuzzino per le scope." sbottò.

"Tu hai fatto cosa?" domandammo io e Beastboy all'unisono.

Era distratto quanto basta perché lei potesse lanciargli un incantesimo, ma non abbastanza perché noi riuscissimo a liberarci.
Rose estrasse gli artigli e caricò da una parte, Slade dall'altra mentre Raven avanzava lanciando incantesimi nel mezzo.
Niall li guardò disorientato e poi esplose in un lampo argenteo.
Esplodere nel senso esplodere.
Si trasformò in una massa luminosa, dalla quale se ne staccò una seconda che fluttuava nel bel mezzo della stanza.
Dalla prima cadde il corpo di Niall inerme, dalla seconda prese forma una specie di uomo orribile, dalla pelle pallida e screpolata, completamente calvo e privo del naso.
Indossava un mantello scuro che copriva quasi tutte le sue braccia magre che terminavano con mani dalla manicure spaventosa.
Gli occhi però erano più familiari e terribili di tutto il resto, del color del sangue.
Si guardò, in modo diverso da come lo guardavamo noi. Si osservò in estasi, specchiandosi pure nel pavimento lucido, ammirandosi con orgoglio.

"Sei qui per affrontarmi, Rachel?" chiese, tranquillo.

"Non io, purtroppo e per tua sfortuna." rispose lei, fredda.

Soraya entrò trascinando una svenuta Iella seguita da Terra e Robin che trasportavano Cyborg nelle stesse condizioni.

"Voglio darti un premio per il tempismo più tardi." le disse Rose, prendendo la ragazza al posto suo.

Soraya deglutì e fece qualche passo verso il centro della sala, guardandosi attorno smarrita finché non vide il fratello a terra.
Poi un'espressione determinata e furibonda comparve sul suo viso.

"Un'altra quattordicenne? Per tutta la magia, sarà più divertente del previsto." commentò il mago oscuro, entusiasta.

"Io non sono Harry Potter." replicò la ragazza. "Mi sono allenata tutta la vita ad utilizzare i miei poteri. E voglio proprio vedere in che modo ti distruggerò."

NIALL

Ha fatto male? Non saprei dirlo.
Mi ricordo solo che la mia pelle ed il mio sangue erano tutto un bollore di energia.
Meno male che non avrei dovuto vedere le facce di Rose e Soraya quando si sarebbero accorti che non respiravo più.
Okay, forse quella di Rose me la sarei risparmiata, ma non quella della mia sorellina. Lei sapeva, ma ha fatto tutto quello che le avevo chiesto.
Ci siamo visti nei sogni, io e lei, per tutti questi anni. Poi Lord Voldemort mi ha tolto anche quello.
Ma l'ho vista crescere, l'universo me l'ha permesso. È bellissima.
È sincera. È brillante. È gentile.
È perfetta.
Mi mancherà davvero lei, ma non posso permettermi di essere egoista. Rivederla significherebbe la sua morte.
Certo che mi mancherà anche Rose, dannazione. Non le avrei comunque detto nell'immediato futuro quello che provavo, ma le sarei stato accanto fino alla fine dei miei giorni.
Peccato che sia questa, la fine dei miei giorni.
Ha perso così tanto e poi ha trovato me. Non è stata la cosa migliore che potesse capitarle.
Vidi la luce in lontananza e mi rialzai, cercando di raggiungerla.

LORD VOLDEMORT

L'avevo già vissuta quella scena, sapevo bene come comportarmi.
Rimanere concentrato e ricorrere a tutti i colpi bassi che conoscevo mi sarebbe bastato.
Estratta la bacchetta la puntai verso la ragazzina, attendendo la sua mossa.
Poi ricordai che lei non utilizzava la bacchetta e quindi non mi disturbai ad aspettare.

"Avada kedavra!" esclamai.

"Tevranus him!" replicò di rimando, contrastando il mio incantesimo con un raggio di magia azzurrina.

Nel periodo in cui ero rimasto nel corpo di Blaken avevo imparato parecchie formule della loro stregoneria, ma di quella che la ragazza aveva pronunciato faticavo a ricordare bene gli effetti.
Non mi lasciai intimorire dal livello di esperienza che doveva avere la sorellina temeraria del mio ex aiutante, ma non feci a meno di sbuffare.
Tutti i maghi potenti... persi. Tutto quel potenziale sprecato. Perché si ostinavano a non capire? Avrei portato il mondo in una nuova Era, un'Era di magia pura e potente. Solo i maghi migliori avrebbero dominato e solo loro avrebbero ripopolato la Terra. Sarebbe stato stupendo.
Invece degli stupidi ragazzini dovevano sempre mettersi in mezzo, convinti di sapere tutto.
Non sapevano niente.
Con rabbia diedi maggior energia all'incantesimo e riuscii a vincerla, sebbene l'unico risultato ottenuto fosse quello di scagliarla all'indietro.
Orgogliosamente quella rifiutò la proposta di aiuto di Raven e si rialzò da sola.

"È una cosa che devo fare solo io." disse, sfidandomi con lo sguardo.

Riprendemmo da dove ci eravamo interrotti, lei con più determinazione di prima. Il suo potere sembrava intensificatosi e divenne più difficile respingerlo.
Tuttavia non sarebbe riuscita a battermi, era troppo debole ed inesperta.
Avrebbe ceduto prima o poi.

(*Elena si massaggia le tempie*
Io: Cederà, lui ha troppa resistenza in più! Come faccio a non farla uccidere?)

La vidi stringere i denti, palesemente affaticata.

(Io:*mangiandosi le unghie* Come faccio? Posso fare in modo che Raven le trasmetta un po' del suo potere attraverso un contatto 'mano-spalla'. Geniale! No, aspetta, così sembrerebbe la brutta copia di Carry On. Come faccio? )

Mi doleva un po' il polso ed avrei desiderato solo abbassare il braccio, ma vedevo benissimo che il palmo di quella mocciosa si stava surriscaldando, presto per il dolore avrebbe abbassato la guardia ed avrei potuto colpirla.

(Io: *sbattendo la testa contro il telefono* Come - diavolo - ne - esco? *illuminazione* Ci sono! Un diversivo sarebbe perfetto! Ma di che genere?)

Il bel faccino della ragazza era imperlato di sudore e dovette mettere anche l'altra mano sul polso destro per mantenere la posizione.
Mi deludeva sempre meno di Harry Potter alla sua età.
Quel piccolo moccioso sentimentale... l'apparizione dei suoi lo salvò quella notte, quando anche lui aveva l'età della mia nuova avversaria.
Ma lei non aveva nessuno che avrebbe potuto aiutarla, Rachel meno di tutti, in quelle condizioni.

(Io: *massaggiandosi il mento* Un diversivo che lo confonda, una cosa diversa da tutto quello che possono avergli fatto... Ma è troppo furbo per girarsi se lo chiamasse qualcuno. Qualcosa di nuovo, che non comprende... L'amore! Fantastico, un bacio per farmi morire affogata nei feels e per destabilizzare Voldemort! Cyborg e Iella sono i più vicini tra loro e sono nella sua orbita visiva... *rilegge che sono svenuti* Ah. Merda.)

Le gambe della ragazzina cedettero e si trovò in ginocchio, pur riuscendo a mantenere la posizione per contrastarmi.
Due secondi dopo fui nella sua stessa condizione, determinato a non mollare.
Che seguace fantastica sarebbe stata, concentrata e tenace.

(Io: MA PERCHÉ HO LASCIATO PROPRIO STELLA E BB? Per rimediare dovrei modificare le scene di almeno quattro capitoli fa e lasciare Stella con Robin e gli altri, ma dato che adoro far vivere ai lettori i pensieri del momento ho già pubblicato tutto! Non c'è soluzione... Anzi. Ce ne sono tre. )

Continuava a sfidarmi con lo sguardo, quell'insolente.

(Io: Devo scegliere la meno peggio... anche se i lettori mi odieranno comunque, se non di più. Però tra le tre è la più coerente... No, non posso farlo.)

Sentii la bacchetta scricchiolare e per un momento ebbi paura che si ripetesse la scena della bacchetta di sambuco.
Mi sforzai ad alzarmi e feci per darle il colpo di grazia.

(Io: Ma se non lo faccio Soraya morirà e con il caspio che comincio il terzo libro!)

Sì alzò anche lei, solo per non arrendersi, ma consumando le sue ultime forze.

(Io: No! ! Forse? Chubby bunny? Che casino!)

Fece il gesto di abbassare la mano...

(Io: 'Fanculo.)

...quando la ragazza dai capelli viola dietro di lei mi guardò con astio.

"Forse ci sconfiggerai oggi, Voldemort, ma guardati: la magia oscura ti ha consumato, rendendoti un mostro. Un giorno altri si batteranno per l'amore della vita e della giustizia e quel giorno tu soccomberai!" esclamò Raven.

"Per l'amore? Che stupidaggine da ragazzini!" la schernii, senza cedere di un millimetro.

"Può anche darsi, ma a volte l'amore è l'unica cosa che spinge le persone a dare tutto." intervenne la biondina.

Quella si girò ed afferrò Robin per il colletto, alzandosi sulle punte e baciandolo.
Per un attimo fui disorientato e persi stabilità.
Perché quell'atto così insensato? Perché erano tutti convinti che l'amore risolvesse tutto?
Realizzai di essermi distratto quando fu troppo tardi.
La magia di Soraya mi avvolse come in un bozzolo e mi incenerì, distruggendomi.
Non ero polvere, non ero cenere.
Ero solo fumo e finii per dissolvermi.

SORAYA

Volevo accertarmi che Niall fosse... Beh, volevo vedere se c'era una possibilità che...
Ero così stanca.
E tutto divenne così nero.
































... È finita.

Lettore: ... È finita?

Spider-Man: ... È finita?

Io: V-Voldemort è morto. L'ha ucciso. L'ho ucciso.

Lettore: Oddio, non riesco a capacitarmene... Soraya ce l'ha fatta. Hanno vinto.

Spider-Man: Hanno vinto? Hanno vinto. Hanno vinto!

*i tre si abbracciano increduli saltellando in cerchio*

Io, Lettore, Spider-Man: HANNO VINTO, CE L'HANNO FATTA!

Io: Cristo se voglio una cioccolata!

Lettore: Ed a chi comprerò della cioccolata?

Io: *entusiasta* A me!

Lettore: Non ho sentito bene.

Io: A ME, SIGNOR CAPITANO!

Lettore: ESATTAMENTE!

Io: WAAAAAAA😍😍😍😍

Lettore: E poi la darò tutta a Spidey.

Io: *broncio improvviso* E perché?

Spider-Man: *mettendosi un caschetto da minatore e nascondendosi sotto il letto* La vedo male...

Lettore: Molto semplice cara Elena... PER IL BACIO ROBERRA, PORCO CRONO!

Io: *sadness in persona* Ma ti giuro che era l'unico modo...

Lettore: NON MI INTERESSA, POTEVI BENISSIMO LIBERARE STELLA E TELETRASPORTARLA ACCANTO A ROBIN!

Io: *da triste a furiosa* E spiegami come CASPIO AVREI DOVUTO FARE? IN QUALE UNIVERSO AVREBBE AVUTO SENSO? DOVEVO 'DESTABILIZZARE' VOLDEMORT SOLO PER FAR ARRIVARE L'ALIENA DA QUEL COMPLESSATO DI GRAYSON? POTEVO FARLO UCCIDERE DIRETTAMENTE IN QUEL MOMENTO, ALLORA.

Lettore: E CHE PROBLEMA CI SAREBBE STATO?

Io: MA TI ASCOLTI MENTRE PARLI? SORAYA HA QUATTORDICI FOTTUTISSIMI ANNI E VOLDY È IL MAGO OSCURO PIÙ POTENTE DELL'ULTIMO SECOLO. CON QUALE LOGICA AVREBBE POTUTO DISTRUGGERLO DA SOLA, SE HARRY ALLA SUA ETÀ NON L'HA NEMMENO SFIORATO? E NON CRITICARE LA SCELTA DEL TIPO DI DIVERSIVO, PERCHÉ NON SAREBBE CASCATO IN NESSUN ALTRO.

Lettore: *borbottando* Beh, potevi fargli baciare qualcun'altra.

Io: E chi, sentiamo? Raven, in modo da innescare una guerra tra shippers? O Rose, in modo da farla odiare da tutto il fandom e facendole perdere la possibilità di fare definitivamente pace con Robin?

*Lettore si gratta la nuca imbarazzato ed abbassa lo sguardo*

Io: Ho dovuto scegliere un personaggio vicino, con una coerente attrazione per il soggetto e che non ripercuotesse l'odio delle RobStar shippers sull'intero libro. Terra sta sul culo a molti, anche se ci saranno delle ripercussioni non cambierà particolarmente la sua posizione agli occhi delle fangirl e dei fanboy.

Lettore: *imbarazzato* Scusami, non ci avevo pensato.

Io: Sono troppo stanca per essere arrabbiata. Però adesso voglio anche un gelato al caffè.

Spider-Man: *rispuntando da sotto il letto con il cellulare in mano* Ho visto che hai sparso degli angoli autrice per il capitolo.

Io: *scrollando le spalle* Ero veramente in difficoltà e volevo che i lettori sapessero i complessi mentali che mi sono fatta. Perché è tratto da una storia vera ragazzi, nel mio cervello succedono veramente quelle cose.

Lettore: Io lo sapevo che non avrei dovuto legare con lei.

Spider-Man: Quindi... È finita?

Io: ... No.

Lettore e Spider-Man: No? Ma cosa diavolo dovrebbe succedere ancora?

Io: Fidatevi, mi serve ancora qualche capitolo per aggiustare un po' di roba.
Ve lo prometto, ho quasi terminato.

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