Quinto Capitolo
Roy, chiuse la porta e si avviò velocemente nel suo ufficio. Sprofondo' sulla poltrona dietro alla sua scrivania , tirando un lungo sospiro di liberazione . Prese dal Mini Bar , una bottiglia di Cognac e ne verso' una dose generosa in un bicchiere. Invece di sorseggiarlo lentamente, come faceva di solito, lo butto' giù tutto d'un fiato. - Maledizione, - penso' - Che razza di situazione , si stava cacciando ? - Aveva il membro in erezione, dolorante, meno male non aveva incrociato nessuno in corridoio. Quella donna lo faceva impazzire, altroché indifferenza. Aveva un corpo sexy , gambe lunghe e affusolate, la vita sottile, il seno pieno e sodo. Quando il suo sguardo malizioso, di un colore indecifrabile: ora azzurro, ora grigio argento, si era posato nel suo, sembrava scrutarti l'anima. Le sue labbra erano rosse naturali, carnose. Avrebbe voluto assaggiarle con foga, accarezzare i suoi seni turgidi, baciarli: era nella merda! Era la prima volta che durante una missione, gli era capitata una reazione così intensa, per una donna. Durante gli anni della sua carriera, aveva portato a termine le sue missioni, con assoluta gelida professionalità . Il compito che lo attendeva, si preannunciava più arduo del previsto. Quando riprese il controllo, prese il cellulare . " Alex, rintraccia Elise, sarà a fare jogging giù al mare. Mandala da Isabella." "Siamo già a Isabella?" - lo provoco' il collega. "Continua così , le tue prossime ferie, le passerai a Gibuti"- replicò Roy. "Scusami, capo ! "- rispose, imitando il classico impiegato servile.- "Dille di portarle i vestiti puliti, le scarpe e se non ti dispiace, fai preparare una colazione abbondante su okay?" "Agli ordini, padrone!"- Roy sogghigno' " No, ho cambiato idea, Gibuti e' troppo leggero per te, ti mando alla Base in Antartide." La linea telefonica s'interruppe bruscamente. Trascorse più di mezz'ora , Elise lascio' la stanza nella quale alloggiava Isabella, tra le mani reggeva il vassoio della colazione, quasi intatto. Elise era una donna sulla sessantina, con i capelli ramati, ancora del suo colore naturale. Aveva un carattere dolce, ma diventava sostenuto all'occorrenza. Vantava un fisico tonico, asciutto, allenato. Alla prima impressione, pareva una cinquantenne . Praticava lo yoga per mantenersi serena e allungare i muscoli. Indossava un paio di pantaloncini a metà coscia, e un top entrambi neri, sportivi. Elise e Roy, si capivano al volo, lavoravano insieme da tanto tempo. Conosceva la sua storia e le sue sfumature, e lui quella di lei. Scorse Roy sulla porta dell'ufficio e lo raggiunse con la sua andatura leggera. "E' pronta." - lo informo'.- L'uomo diede un'occhiata al vassoio. "Elise, vedo che non ha mangiato nulla"- osservò, contrariato. - "Roy, la signorina sta soffrendo molto e' evidente, non devi essere duro con lei, se mi posso permettere". Lui rimase in silenzio. "Portala da me."
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