Capitolo 09- Esperimenti culinari
Non mi ero reso conto, che il tempo fosse volato assieme alla mia dolce e nuova sottomessa. Allie, mi porta a dimenticare la persona che sono e tutto ciò, che nella mia misera vita, accade ogni giorno. E' come un amuleto magico, mi calma e mi rende felice. L'indomani, anzi, questa mattina, avrei dovuto portare i bambini a scuola. Dovevo riposare.
"Ma come posso riuscirci? "
Un angelo dorme al mio fianco e io vorrei di nuovo scoparla e farla mia. Ma dobbiamo dormire entrambi. Mi volto da un lato, e sfioro la sua pelle nuda e così esposta. Il lenzuolo cade su quei fianchi lineari come fosse seta pura. Nella mia camera da letto, il suo profumo ormai, è intenso e dolce e mi culla nel tepore della fioca luce. Spengo la bajour e mi rannichio al suo fianco. Il suo respiro regolare e calmo mi sfiora il viso e chiudo gli occhi, cercando di farmi calmare dal suo stesso respiro. Crollo e sogno Allie. Legata, incatenata, supplicante per me. Stesa sul divano di un salotto sconosciuto, le sue gambe divaricate si muovono e cercano di liberarsi, nonostante siano legate a delle corde, cerca di togliersi da esse. Ma senza riuscirci. Supplica e mugola il mio nome. E' così, fottutamente eccitante. Vorrei sognarmela così, esattamente com'è, per il resto della vita. Vorrei che tutto quello che immagino di farle si realizzasse. Mentre dormo, lasciandomi cullare ad ogni più folle desiderio, la sveglia suona in lontananza.
"Cazzo, sono già le sei e trenta."
☙☙☙
Mi sveglio di soprassalto, per un breve istante ho avuto l'impressione di essere di nuovo in quella casa; assieme a Robert. L'uomo che per anni, girovaga per casa, come fosse un fantasma. Mi giro su un fianco e mi stiracchio per qualche istante, e Lucas, è proprio accanto a me, che dorme beato e dolcemente. Quell'immagine, mi procura una dolcezza infinita al petto. Dopo il compromesso di ieri, in qualche modo mi sento più vicina a lui. Guardo la sveglia sul lato del suo comodino, sono soltanto le sei. Decido comunque di alzarmi. Devo tornare a casa, farmi una doccia e andare il quel fottuto e schifoso ufficio. So che ancora non ci conosciamo molto bene, anzi per nulla. Ma mi sento, terribilmente felice; come da tempo non lo ero. In punta di piedi, raccolgo i vestiti sparsi un po' ovunque e mi infilo le mutandine e la sua maglia. Sa di menta e di tabacco. Un odore aspro e al tempo stesso, fresco e lievemente dolce. Sa di lui e questo mi fa sentire protetta e forse, molto più allegra, di quanto io voglia, realmente ammettere. Sentendone l'odore mi provoca nuovamente una sensazione di voglia e sottomissione immensa. Nemmeno con Robert, mi sono mai sentita così. Non so ancora bene come poter esprimere ciò che sento con Lucas, ma compiacere e prostrarmi a lui è diventato quasi il mio scopo. Ieri sera, ho scoperto un suo nuovo lato. L'uomo, che va oltre il lavoro di Chef e titolare. Si è un po' aperto a me, e nonostante la poca conoscenza, si è mostrato a me. Un aspetto di quello che è adesso, e di quello che un tempo era.
Raggiungo la cucina. Prendo il bollitore e lo svuoto. Poi lo riempio e ripenso alla notte appena trascorsa. Non sono riuscita neanche a prendere il thé, la sua presenza mi ha completamente accecata. La sua storia poi, un bagaglio complicato, ma intenso; assieme al suo dolore, mi ha colpito dritta al cuore. Ho potuto riflettere da cosa è stato spinto nel divenire un dominatore, fino ad essere completamente sopraffatto dai suoi stessi sentimenti. Proprio come me, anche lui ha sofferto al fianco di chi reputava: l'amore della sua vita. Nonostante le nostre storie completamente, diverse. Lui, è l'unico a cui abbia permesso di stare al mio fianco. Toccare il mio morbido e inutile corpo come più preferiva. Dopo tanto, mi sono sentita di nuovo, viva. Ormai, non lo ero da tempo. Sommersa tra quei pensieri, mi lascio andare a quei ricordi appena vissuti, ma nel mentre, sento le sue mani sui miei fianchi e mi soffermo per un istante. Eccolo. Sento il suo odore. Lo sento dietro di me. I suoi fianchi e il suo membro premono contro le mie natiche pressanti. E' così intenso e quasi afrodisiaco. Sono stregata e abbandonata alla sua totale bramosia. Mi morde il lobo dell'orecchio e delicatamente con la lingua lo stuzzica. Gioca con lui, come fosse il mio sesso. Lo stimola e lo seduce, come solo lui riesce. Emetto un suono voglioso e premo sempre più, le mie natiche alle sue parti. Mi afferra di colpo i capelli e poi scopre il collo, per poter giocare, assieme, ad esso. Lo voglio dentro di me e su di me. Voglio che scopi ogni parte di me. Voglio sentirmi di nuovo viva. Sottomessa a lui, sulla penisola della sua cucina. Smette di giocare con il mio lobo e si avvicina ancora di più: << Oh, voglio cucinare su di te... >> Sussurra.
<< D-davvero?>>
<< Mmmh.. E poi voglio assaporare ogni fibra e ogni briciola che il tuo corpo mostrerà per me. Adesso tu, sei mia. >>
<< Sì, Signore. >> Ogni centimetro del mio corpo vibra e trema ad ogni sua parola. Sento il mio cervello esplodere e il sangue fluire, e iniziare scorrere, in ogni parte di me. Non riesco a comprendere più niente quando sono assieme a Lucas, è come se una parte di me, avesse bisogno di tutto questo; quasi alla ricerca, di un qualcosa di più folle e pazzo, ancora di più di quello che è realmente. Mi sento completa, sottomessa da quest'uomo. Anche nei momenti più folli e imbarazzanti dell' essere schiavizzata, sono sicura che mi sentirò completamente, viva. Sedotta mentalmente, io lo desidero fortemente. Non chiedo nient'altro. Voglio tutto. Il pacchetto completo, ormai mi appartiene. E non dimentichiamo, il nastro prezioso che lo racchiude, la pazza e stupenda relazione che unisce me, a lui. Il meraviglioso cuoco, ormai è legato. Lui non lo sa, ma il mio cuore sì.
<< Allie, voglio giocare e farti godere, come mai prima. Cosa ne pensi? Per cominciare, ti dico cosa faremo e cosa useremo. Innanzitutto, una benda ti oscurerà e userò i tuoi cinque sensi. Per godere dei tuoi tanti piaceri. Così da poter gustare ogni tuo sguardo e spasmo. Voglio sentire la tua voce, urlare come mai prima abbia fatto. Ed infine, voglio farti godere e deliziare ogni cosa che questo gioco andrà a comportare. Iniziando dal tuo meraviglioso corpo.
Sei pronta? >> Sorride. Mi guarda con aria famelica. Ormai sono del tutto succube, di questo scorbutico, dolce e meraviglioso Chef.
<< Sì, lo sono. >> Gli porgo anch'io un sorriso timido ma al tempo stesso curioso.
<< Bene. Adesso, voltati e chiudi gli occhi. >> Faccio come dice. Il cuore martella dentro di me, e non posso non pensare a quanto tutto questo, man mano che scopro questo piccolo ed eccitante mondo, possa così tanto piacermi. << Mia dolce bambolina. Voglio saziarmi di te. >> La sua voce è dolce, ma anche potente. Inspira e si inebria del mio odore. Mischiato al suo, siamo come due dolci e intense fragranze che nonostante l'essere così diverse, combaciano perfettamente. Rimango in piedi e in attesa del suo ritorno. Poco dopo, il parquet emette qualche scricchiolio e sento le mani di Lucas appoggiare una stoffa delicata sui miei occhi. È così attento e delicato nei movimenti, cerca di fare un nodo deciso ma non troppo stretto, giusto quel poco, perché io possa essere all'oscuro di quello che accadrà. Mi sento fremere al basso ventre e vorrei vederlo a petto nudo e ansimante, mentre si gode tutto lo spettacolo. Anche se non ho la vista, sento comunque il profumo della sigaretta elettronica. Menta mischiata al tabacco, si è decisamente il suo profumo. Oramai le mie narici all'olfatto di quella fresca e forte fragranza, non riesce a resistergli. Già, proprio come me. Io non riesco a fare a meno di lui e il mio corpo è ormai schiavo di ogni sua fantasia. Mi afferra e mi gira poi sento la sua mano spingermi in avanti e sdraiarmi sul bancone freddo della penisola. Il mio respiro aumenta, ed io, mi sento così eccitata ed emozionata. Sento Lucas, aprire qualcosa, dal rumore sembra il frigorifero. Lo richiude e lo sento spostarsi di fianco a me.
<< Sei così bella. Vorrei guardare il tuo corpo continuamente. >> Non rispondo. Ma resto in attesa della sua prossima mossa. Sento le sue mani allargare le mie gambe e i suoi diti scorrere su e giù, come per torturare la mia libido. Lo desidero e lo voglio dentro di me. Lo sento spostarsi nuovamente e subito dopo sento sulla mia schiena qualcosa di liquido. Scende su di essa, piano piano, e dolcemente. Fa il suo percorso, come fosse parte di me. È lento e un po' strano. Non riesco a percepire cosa possa essere, ma tutto ciò, mi provoca una tale eccitazione, che mischiata alla mia voce, fuoriesce un suono, del tutto inatteso. Una melodia orgasmica, che mi procura un forte fremito al mio basso ventre, mai avuto prima d' oggi. Freme, senza alcun tocco.
S' impossessa di me e si fa strada ad un qualcosa di ancora inesplorato. Sento le labbra di Lucas appoggiarsi sul mio fondoschiena e leccare con la lingua le mie natiche. Afferro i bordi della penisola e con il sedere cerco ancor di più, il contatto che mi lega ormai a lui. Mi blocca le mani e il suo membro duro e umido, spinge contro esse, in totale adorazione. Anche il mio signore, proprio come me, mi desidera. Vuole e brama ciò che gli appartiene. Ed io, accontento i suoi dolci e intensi capricci da brava sottomessa. Dopo aver leccato ogni centimetro della mia pelle, lo sento spostarsi sul mio pube, ormai fradicio dai tanti umori e sensazioni. Mi solletica e si sazia di me, come fossi un esperimento culinario. Quasi fossi, il dessert o la pietanza più buona mai assaggiata prima. Esegue movimenti circolari e assieme al dito allarga le mie labbra ormai pronte per lui.
<< Oh... Quanto sei pronta. Mi vuoi vero, bambolina? >> La sua voce è dentro di me, esattamente come le sue dita. È pura magia.
<< Sì, signore. >>
<< Sai... Ti farò impazzire. Farò di te, la mia crema pasticcera. Hai presente? >>
<< No. Signore. >>
<< Beh, la crema è molto delicata. Esattamente come te. Se non la giri nel modo giusto e non esegui movimenti regolari, essa impazzirà; ed il suo sapore non avrà l'effetto desiderato. >>
<< Mmmh... Ti voglio. >> Mugolo vogliosa. Quasi esasperata. Ormai al culmine del mio stesso piacere. Mi schiaffeggia il sedere lasciandomi, spiazzata e perplessa sul quel gesto inatteso.
<< Ti stavo parlando e tu interrompi. Sei una piccola schiava impertinente, lo sai?>> Grigna al mio orecchio. Sospira e poi mi afferra la nuca, strattonando la mia chioma e portandomi al suo petto. Ma non aggiungo altro, se non godermi il cuore battere forte e martellante, per me. Siamo come due anime perdute, pronte a stare, in quello stesso spazio di universo, da cui siamo uniti. << Voglio farti impazzire. Urlare e gridare, come mai nessuno ha fatto nella tua misera vita. >> Mi lascia e mi ripone sul banco freddo e bianco della sua cucina. Poi senza indugio, mi sferra uno schiaffo deciso e intenso sulla natica sinistra. Dopodiché, resto in attesa della sua prossima mossa, ma sento soltanto un profumo dolce e inatteso. Le pentole armeggiano sotto i miei occhi ignari del suo gioco. Cerco di percepire ogni possibile suono e farlo mio. Immaginando cosa possa fare l'uomo dai mille volti e i mille talenti. Lucas, mi appare esattamente così. Ed io, non posso che apprezzare e lodare, l'uomo misterioso di cui sono follemente attratta. Ormai da quasi tre settimane, ho conosciuto un poco meglio, la persona e l'uomo che ci cela sotto la maschera di dominatore. Devo ammettere, che nonostante quel passato burrascoso e triste della sua vita, sia divenuto comunque un uomo che sa bene cosa vuole. Fare il dominatore è uno di quelli, ma nonostante questo suo modo di giocare e trattare le donne, percepisco in lui, quel qualcosa di a me familiare; e tutto ciò mi rende soltanto più felice, di quello che posso realmente apparire. Sento un cucchiaio poi sul mio sedere cola qualcosa. Il cucchiaio freddo e caldo crea una specie di opera sulla mia pelle. Gemo e mi muovo eccitata.
<< Ferma! >> Grugnisce Lucas. Cerco di fare come dice e pochi secondi dopo, sua lingua e tra le mie natiche in pronta esplorazione. Gemo nuovamente e cerco di afferrare il bancone. " Cazzo! È stimolante. Veramente stupendo. " Premo sempre di più il mio sedere contro la sua lingua sono ormai al limite, la saliva mischiata a quel qualcosa di estremamente sconosciuto, mi eccita e bagna il mio clitoride ancora di più. << Oh, Allie... Vuoi venire vero? >>
<< Sì. Ti prego. >>
<< Sì, come? >>
<< Sì, signore. >>
<< Brava, la mia bambina. >>
Riprende il suo gioco e adesso non è la sua lingua, dentro di me qualcosa di metallico stimola le mie labbra ormai umide, dai miei tanti umori. Preme poco, all'interno ma si sposta su e giù, frenetico. Non riesco più a reggere l'orgasmo che è in me, la mia voce è euforica e grida cose incomprensibili. Voglio venire. Voglio sentire Lucas dentro di me e con me.
<< Ho deciso, oggi ti accontenterò. >>
"Oddio la sua voce. Perché mi fa impazzire? " Sento una carta aprirsi e pochi istanti dopo, il mio stupendo e sexy Chef, è dentro di me. Spinge più forte e frenetico che mai. Anche lui lo vuole. Desidera con tutto se stesso, perdersi dentro di me e soprattutto, con me. Ormai al limite, le mie cosce mi abbandonano, tremano e ballano sotto i colpi del mio meraviglioso uomo. Infine, ormai stremata, un orgasmo intenso e liberatorio riecheggia tra le mie corde vocali e nella stanza. Pochi secondi dopo, Lucas fa altrettanto, crollando sopra di me, appagato.
☙☙☙
Rieccomi!!!
Spero che il capitolo sia apprezzato. Grazie mille per avermi seguito fin qui, un abbraccio. Alla prossima. ❤️
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