Avvicinati,
vieni amica cara.
Canta per me mia amata, pacata
solitudine,
dolce compagna nel silenzio,
sussurrante rivelatrice di vaneggiamenti
dispersi, sospesi e cheti.
Adorata staticità
cangiante di beltà sincera.
E di mille moltitudini di porte
apre l'essere di malinconiche e velate euforie.
Rumore del sentimento, sento
lo struggimento d'assenze vestite
ma mai davvero desiderate
e riscopro pace.
Desio e ardore sei
solitudine.
Libertà di incompresa complessità,
tranquilla e immobile
trasborda vita.
L'anima ora
raggiungo e sfioro con le dita,
respiro limpidi profumi
di aria pulita e nebbia zuccherina.

Mo