Si Narrava...

"In tempi antichi un visionario, spesso scambiato per pazzo o ciarlatano, vagava di città in città spigando le sue strambe teorie: secondo le quali in tempi di guerra e crisi, i draghi e le stelle avrebbero congiunto le forze per sconfiggere le avversità e il male assoluto. Nelle piazze si radunava sempre una folla di bambini incuriositi da quella figura diversa dalla loro quotidianità, che parlava a tutti e a nessuno contemporaneamente. Uno storico passò per caso con suo figlio di fianco a una queste sessioni di racconto, il figlio si volle fermare per ascoltare e lo storico, incuriosito pure lui si trascrisse le parole del visionario, incorporandole più tardi nel suo manoscritto di storia, che tutti oggi conosciamo come fondamento della storia antica .

Un secolo fa si è avuta la conferma di quello che l'anziano signore diceva: il discendente del drago di fuoco e la discendente delle stelle si sono uniti in una battaglia all'ultimo sangue contro il male assoluto, Acnologia. Lo eliminarono, ma caro prezzo: il potere magico rilasciato fu immenso, e alla fine dell'incantesimo né i discendenti né il nemico erano presenti. Quella notte le stelle non brillarono nel cielo come erano solite fare, non brillarono neanche la sera seguente, non brillarono più.

La pace perdurò e il continente prosperava, finchè il male non è ritornato tra noi: si narra che in realtà Acnologia non sia stato sconfitto del tutto e la sua anima strisci nelle profondità del nostro mondo alla ricerca di un modo per risorgere e portare il caos e la distruzione. Se ci riuscisse chi ci proteggerà questa volta? I draghi sono estinti da tempo e le stelle non brillano più sulle nostre teste, solo un miracolo ci può salvare."

Il  cantastorie fece un debole inchino e tra i vari applausi e le monete lanciate da persone generose, un uomo, visibilmente ubriaco, si alzò in piedi e urlò 《La grande gilda di MightyKnights ci proteggerà tutti!》, un altro uomo nella stessa condizione del primo gli urlò di rimando 《Ma cosa stai dicendo! Quella è una gilda per mezze cartucce. Nessuno sarà all'altezza delle grandi vecchie gilde!》. Il primo uomo non sapendo come controbatte all'offesa, tirò un pugno nell'aria che mancò notevolmente il bersaglio, ma che rovesciò un tavolo, con tutte le bevande appoggiate sopra, su un altro cliente che si infuriò a sua volta. In pochi minuti il pub si era trasformato in un ring.

La figura incappucciata, che era rimasta silenziosamente seduta nell'angolo del pub ad ascoltare, si alzò stizzita da quel comportamento rozzo e si diresse verso l'uscita della locanda seguita da un piccolo leone che balzò sulla spalla della figura slanciata. Lasciò l'importo che doveva pagare sul bancone, dove una donna visibilmente preoccupata per ciò che stava accadendo, li prese ringraziando senza staccare gli occhi dalla rissa in atto. Appena uscita la figura si diresse e raggiunse un vicolo buio. Quando il buio li nascose dalla vista delle altre persone, il leone scese dalla sua spalla e si trasformò in un ragazzo più alto della figura nascosta dal mantello: indossava un completo nero da sera con una cravatta rossa; portava due occhiali con le lenti azzurrine, che celavano il vero colore dei suoi occhi; la sua capigliatura arancione ricordava una criniera di un leone.

《Se quei buzzurri mi rovesciavano della birra adosso e mi rovinavano il mio completo nuovo, avrebbero rimpiato questo giorno per tutta la loro vita.》si lamentò il ragazzo sistemandosi i polsini. Sotto il cappuccio la figura roteò gli occhi e chiese cercando di tornare alle cose importanti 《 Io non ho percepito niente, tu?》, il ragazzo tornando serio, puntò i suoi occhi verso quelli nascosti dal cappuccio e rispose 《Niente.》poi si stiracchiò: stare in forma di felino non era il massimo per la sua schiena. 《Sicuro di non essere stanco?》chiese con una nota di sincera preoccupazione la voce misteriosa, il ragazzo la guardò dall'alto al basso con aria di superiorità e sentenziò con tono di sfida《Potrei fare la stessa domanda a te.》: dopotutto erano svegli da quasi quarantotto ore di fila e l'umano che aveva bisogno di mangiare e dormire non era lui. 《No, non lo sono. Andiamo》decise alla fine la figura incrociando le braccia, 《Io sono pronto, quando vuoi》rispose il ragazzo mettendo le mani in tasca.

La figura estrasse una chiave dorata da un borsellino sotto il mantello e la puntò verso il ragazzo come un arma. La chiave si illuminò e del ragazzo non rimase più traccia: al suo posto si era materializzato un leone delle dimensioni di un cavallo. Con un balzo la figura fu in groppa al leone, che partì al galoppo, provocando uno stato di caos generale nella cittadina.

《Leo!》protestò la figura《Quante volte ti ho detto di essere discreto e di non passare per le vie principali!》in risposta ottenne un ruggito che assomigliava a una grossa risata, che si udì in tutta la valle. Viaggiarono tutta la notte sotto la luna piena, verso il loro prossimo obiettivo.

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