Capitolo uno: programmi interessanti
Il pullman scolastico ondeggiava leggermente, Michael guardava fuori dal finestrino con aria annoiata sistemandosi di tanto in tanto gli occhiali.
Le foglie degli alberi erano verdi e piene di fiori, segno che l'estate era ormai imminente. La sua pelle olivastra sembrava differente riflessa nel vetro del finestrino del pullman, come se fosse un po' più scura del solito. Non ci fece più di tanto caso continuando a guardare fuori isolandosi da tutti, di solito era una persona incredibilmente socievole, tranne la mattina in quei momenti (soprattutto quando si dirigeva a scuola) voleva solamente avere un'oretta di pace per ascoltare la sua musica o giocare a qualche video gioco. E poi il resto della giornata sarebbe stato il ragazzo più simpatico possibile, ma quell'ora era dedicata solamente a lui.
Nonostante il suo MP3 avesse il volume quasi al massimo poteva sentire lo schiamazzo dei ragazzi dietro di lui, ma non gli dava fastidio. Aveva sempre trovato il pullman un posto davvero allegro, un posto dove i ragazzi potevano confrontarsi e fare amicizie o anche solamente chiacchierare prima di arrivare a scuola.
Gli dispiaceva che il suo migliore amico non lo prendesse mai, ma aveva senso visto che viveva a pochi passi dalla scuola a differenza sua, che invece doveva per forza farsi quattro fermate prima di poterci arrivare. E che quindi a piedi avrebbe richiesto molto più tempo << posso sedermi? Oppure il posto è per il tuo mp3?>> Il ragazzo dagli occhi verdi e la pelle olivastra sorrise girandosi verso il suo amico.
Tao era un ragazzo di origini cinesi che vestiva perennemente di nero,se c'era qualche band del rock in città era certo che lui sarebbe andata ad ascoltarla, e sicuramente si sarebbe vestito con almeno una maglietta con il loro logo.
Ironicamente era anche il suo modo di dare abbastanza nell'occhio. in fondo la moda dei darkettoni era qualcosa che si vedeva solamente sui ragazzi delle superiori e non delle medie come loro.
Michael gli fece posto e gli porse immediatamente l'altra cuffietta, nonostante questo volesse dire sentire di più il rumore intorno a lui. Avevano i gusti totalmente diversi ma quasi mai i due si facevano problemi ad ascoltare l'uno la musica dell'altro, soprattutto quando erano in pullman. Tao era leggermente più piccolo di lui, ma solo di qualche mese e questo gli aveva portati a passare molto spesso la pausa pranzo insieme. Erano due ragazzi stravaganti ed opposti fra loro, che si divertivano insieme <<Bob Marley seriamente?!, ma quanto sei vecchio? E io che credevo che sono il tuo amico Ben amasse il vintage>>Michael in tutta risposta gli fece il dito medio prima di scoppiare a ridere. Gli piaceva Bob Marley, anzi pensava che forse era un po' troppo sottovalutato dai ragazzini della sua età. Ovviamente era solo la sua opinione, intanto Tao lo osservava ridendo a sua volta.
Era una cosa abbastanza normale, chiunque sorrideva quando era vicino a Michael. Aveva questa capacità come se emanasse un'aura positiva e mettesse il buonumore a chiunque lo circondasse, anche la sua sola presenza.
Quest'ultimo faceva sempre in modo di far sentire chiunque a suo agio, addirittura le persone che non sopportava.
Aveva una filosofia tutta sua, non era una di quelle da film dove bisogna essere buoni con tutti perché "il bene trionfa sempre sul male".
Pensava semplicemente che se si poteva provare a risolvere tutto in modo pacifico, e che le situazioni difficili diventavano più facili strappando un sorriso a qualcun altro. I suoi genitori l'avevano educato facendoli pensare che quella fosse la strada migliore da seguire nelle relazioni
<< Tao, tu ascolti letteralmente solo i Linkin Park o i Green Day >>Michael non poteva fare a meno di ricordarsi di tutte le volte che lo era andato a trovare a casa dell'amico,dove l'aveva trovato al piano di sotto ad ascoltare uno dei loro dischi.
Tao era molto vecchio stile nonostante lo prendesse in giro per le sue canzoni, preferiva centomila volte comprare i cd o i Vinili piuttosto che scaricare la musica come faceva lui <<Non posso farci niente è il fascino del rock. Scherzi a parte, Tina mi ha detto che ha casa libera stasera. Ci sarà solo sua sorella maggiore, che starà molto probabilmente chiusa nella sua stanza. >> Disse Tao sorridendo all'idea, infondo casa di Tina era quella più spaziosa <<Potremmo fare una delle nostre serate film, che ne dici?>> Michael si morse il labbro con forza quasi come se si sentisse colpevole, tornò a guardare il panorama fuori dal finestrino facendo immediatamente capire all'amico che c'era qualcosa che non andava.
Era un paio di settimane infatti che Ben veniva ogni sera a casa sua, visto che i problemi con suo padre stavano peggiorando di giorno in giorno.
La cosa che più lo feriva era che Michael voleva davvero fare qualcosa per aiutare il suo migliore amico, aveva proposto più volte di parlare con suo padre che era un poliziotto o con sua madre che era un avvocato. Ma Ben si era sempre rifiutato, continuava a dire che aveva un piano e che sapeva quello che faceva, che molto presto sarebbe stato in un posto molto lontano da suo padre.
All'inizio Michael non aveva ascoltato il suo amico e aveva provato a dirlo i suoi genitori, ma quel bastardo del padre di Ben si era mostrato furbo ma quando la polizia e un assistente sociale son venuti a fare dei controlli, non solo la casa risultava in ordine, ma non c'era segno che faceva credere a qualche abuso.
Si era anche inventato una storia sul fatto che il figlio avesse iniziato da poco un corso di autodifesa, e quindi era per quello che aveva il corpo ricoperto di lividi.
Per poi far confermare tutto da un suo vecchio amico del college che gestiva una palestra.
Michael si era sentito terribilmente in colpa. Suo padre con l'aria battuta gli avevamo chiesto che non aveva potuto fare altro, nonostante fosse un poliziotto aveva bisogno di prove per poter indagare sul padre del suo amico. La parte che ricordo meglio quando Ben gli urlo a sua avrebbe passato un inferno.
Era così arrabbiato...Ho addirittura pianto per i sensi di colpa.
Il biondo Infatti non l'aveva calcolato per giorni, ignorando sia le sue chiamate ed evitandolo più possibile a scuola. Michael ne aveva sofferto molto, si aspettava di tutto tranne che ritrovarsi Ben la sera tardi davanti alla porta di casa sua.
Mentre lo abbracciava piangendo e pregandolo di poter rimanere un po' con lui, da quella sera aveva iniziato a farlo quasi tutte le sere. Ben entrava scavalcando grazie a un albero che gli permetteva di arrampicarsi fino alla finestra di quest'ultimo, e usciva il mattino presto per non farsi vedere dalla famiglia di Michael.
<<Ho promesso a Ben che saremo stati un po' insieme, non possiamo fare un'altra sera?>> Il ragazzo cinese alzò gli occhi al cielo. sapeva benissimo quanto quel demonio dei capelli biondi influenzasse il suo amico, ogni volta che aveva qualche capriccio tirava fuori la questione che a casa aveva un sacco di problemi.
Non che lui non credesse che fosse vero, ma non sopportava come usasse questa cosa per far fare a Michael tutto quello che voleva. Soprattutto perché ormai erano settimane che non riusciva a passare un po' di tempo con l'amico, decise di non dirlo. sapeva che Michael non l'avrebbe presa bene, così pensó a un'alternativa che per quanto gli rodeva sembrava quella che avrebbe accontentato un po' tutti<<Se non avete piani per la serata perché non lo fai venire? potrebbe essere una cosa carina, non passiamo mai del tempo insieme a te e lui nello stesso momen<to >>Neanche un paio di secondi dopo che Michael li fece immediatamente un sorriso radioso.
Era letteralmente euforico all'idea di poter avere tutti i suoi amici insieme per una volta, di solito si doveva sempre dividere in due gruppi separati perché ha Ben non faceva impazzire l'idea di frequentare i suoi amici.
Era così arrabbiato...ho addirittura pianto per i sensi di colpa
Tao era molto vecchio stile nonostante lo prendesse in giro per le sue canzoni, preferiva centomila volte comprare i cd o i Vinili piuttosto che scaricare la musica come faceva lui <<Non posso farci niente è il fascino del rock. Scherzi a parte, Tina mi ha detto che ha casa libera stasera. Ci sarà solo sua sorella maggiore, che starà molto probabilmente chiusa nella sua stanza. >> Disse Tao sorridendo all'idea, infondo casa di Tina era quella più spaziosa <<Potremmo fare una delle nostre serate film, che ne dici?>> Michael si morse il labbro con forza quasi come se si sentisse colpevole, tornò a guardare il panorama fuori dal finestrino facendo immediatamente capire all'amico che c'era qualcosa che non andava.
Era un paio di settimane infatti che Ben veniva ogni sera a casa sua, visto che i problemi con suo padre stavano peggiorando di giorno in giorno.
La cosa che più lo feriva era che Michael voleva davvero fare qualcosa per aiutare il suo migliore amico, aveva proposto più volte di parlare con suo padre che era un poliziotto o con sua madre che era un avvocato. Ma Ben si era sempre rifiutato, continuava a dire che aveva un piano e che sapeva quello che faceva, che molto presto sarebbe stato in un posto molto lontano da suo padre.
All'inizio Michael non aveva ascoltato il suo amico e aveva provato a dirlo i suoi genitori, ma quel bastardo del padre di Ben si era mostrato furbo ma quando la polizia e un assistente sociale son venuti a fare dei controlli, non solo la casa risultava in ordine, ma non c'era segno che faceva credere a qualche abuso.
Si era anche inventato una storia sul fatto che il figlio avesse iniziato da poco un corso di autodifesa, e quindi era per quello che aveva il corpo ricoperto di lividi.
Per poi far confermare tutto da un suo vecchio amico del college che gestiva una palestra.
Michael si era sentito terribilmente in colpa. Suo padre con l'aria battuta gli avevamo chiesto che non aveva potuto fare altro, nonostante fosse un poliziotto aveva bisogno di prove per poter indagare sul padre del suo amico. La parte che ricordo meglio quando Ben gli urlo a sua avrebbe passato un inferno.
Era così arrabbiato...Ho addirittura pianto per i sensi di colpa.
Il biondo Infatti non l'aveva calcolato per giorni, ignorando sia le sue chiamate ed evitandolo più possibile a scuola. Michael ne aveva sofferto molto, si aspettava di tutto tranne che ritrovarsi Ben la sera tardi davanti alla porta di casa sua.
Mentre lo abbracciava piangendo e pregandolo di poter rimanere un po' con lui, da quella sera aveva iniziato a farlo quasi tutte le sere. Ben entrava scavalcando grazie a un albero che gli permetteva di arrampicarsi fino alla finestra di quest'ultimo, e usciva il mattino presto per non farsi vedere dalla famiglia di Michael.
<<Ho promesso a Ben che saremo stati un po' insieme, non possiamo fare un'altra sera?>> Il ragazzo cinese alzò gli occhi al cielo. sapeva benissimo quanto quel demonio dei capelli biondi influenzasse il suo amico, ogni volta che aveva qualche capriccio tirava fuori la questione che a casa aveva un sacco di problemi.
Non che lui non credesse che fosse vero, ma non sopportava come usasse questa cosa per far fare a Michael tutto quello che voleva. Soprattutto perché ormai erano settimane che non riusciva a passare un po' di tempo con l'amico, decise di non dirlo. sapeva che Michael non l'avrebbe presa bene, così pensó a un'alternativa che per quanto gli rodeva sembrava quella che avrebbe accontentato un po' tutti<<Se non avete piani per la serata perché non lo fai venire? potrebbe essere una cosa carina, non passiamo mai del tempo insieme a te e lui nello stesso momen<to >>Neanche un paio di secondi dopo che Michael li fece immediatamente un sorriso radioso.
Era letteralmente euforico all'idea di poter avere tutti i suoi amici insieme per una volta, di solito si doveva sempre dividere in due gruppi separati perché ha Ben non faceva impazzire l'idea di frequentare i suoi amici.
> Kiyoko Ita-Ki:
Ma questa volta sembrava essersi presentata l'occasione perfetta per poterlo fare e soprattutto per poter convincere il suo amico ad aprirsi di più verso gli altri.
Proprio in quel momento quando stava per rispondere l'autobus si fermò davanti alla scuola. I due ragazzi scesero, Michael era tutto euforico e si guardava intorno in cerca del suo amico biondo. D'altra parte Tao invece aveva un'espressione seriamente infastidita, ma cerco di non farlo notare al suo amico<<I miei occhi da avventuriero scorgono... un cinese darkettone è una piccola pallina di sole!>> Una testa bionda si fece spazio tra i ragazzi in modo da raggiungere Michael.
I suoi capelli erano di un biondo quasi d'orato che mettevano ancora più in evidenza i suoi occhi azzurri. Ben stava sorridendo ma il suo sorriso non era come quello di Michael, era più un ghigno vittorioso. sulle spalle portava un piccolo zainetto malconcio nero, con attaccato il portachiavi di Link di Zelda. indossava una semplice felpa anch'essa nera, con sotto una maglia verde con la stampa del cubo di rubrik,la maglia richiamava la stampa degli occhiali neri sul davanti ma a cubi colorati sulle stecche.
Michael batte il pugno con lui, prima di guardare il suo amico Tao che però si era già allontanato infastidito. Sapeva che ci avrebbe pensato Michael ad avvertire della proposta e quindi volevo evitare di mettersi a battibeccare con il biondo, come era solito fare.
Più che altro perché i due non erano mai riusciti a trovarsi su nulla, specialmente sull'umorismo. Ben infatti era un ragazzino che non aveva peli sulla lingua, diceva letteralmente tutto quello che gli passava per la testa e a volte, nonostante questa cosa potesse metterlo nei guai riusciva anche a trarne vantaggio.
In quella scuola quasi nessuno si metteva a battibeccare o contrattare con lui per il semplice fatto, che in un modo o nell'altro avrebbe manipolato all'altra persona in modo da guadagnarci sempre qualcosa.
Ecco perché non era infastidito quasi da nessuno a scuola, i pochi Bulli che aveva si limitavano a scrivergli qualche frase offensiva in qualche stupido bigliettino che gli venivano lanciate in classe. Ovviamente tutto senza firme perché nessuno si sarebbe voluto ritrovare a subire la vendetta del ragazzo
<<Il giorno in cui vedrò quel tuo amico sorridere...sarà il giorno in cui probabilmente si vestirà arcobaleno con tanto di spilla a forma di unicorno in testa>> Michael sorrise alzando gli occhi al cielo, stranamente nonostante il modo pungente di parlare del biondo, gli piaceva a passare del tempo insieme lo trovava una persona davvero fuori dall'ordinario.
Non lol faceva impazzire quando manipolava le persone per ottenere quello che voleva o per far litigare qualcuno quando si annoiava. Ma era sicuro di poter convincere l'amico a cambiare, si conoscevano della scuola elementare e sapeva che Ben non ne aveva passate di cose facili. Soprattutto dopo la morte della madre a causa di quell'orribile tumore al cervello, non poteva neanche immaginare quanto dovesse essere stato difficile perdere un genitore quando sei ancora piccolo <<Guarda che Tao è una persona molto sociale! se solo tu non lo punzecchiarsi sempre su come si veste, forse lo sarebbe anche con te.>> Il ragazzino biondo sbuffo alzando le spalle annoiato. sapeva che Michael vedeva il bello in tutto e il lato positivo nelle persone, ma non riusciva proprio a capire come facessi a frequentare quel cinese depresso. Non riusciva proprio a vederlo, non solo perché non capiva i suoi gusti ma anche perché lo trovavo una persona così mediocre! tranne lo stentare il suo vestiario un po' fuori dal canone scolastico non faceva niente di che.
Semplicemente ignorava tutti e se ne stava con il suo piccolo trio. Poi c'era Tina "occhi bassi", Ben provava molto fastidio nel vedere che gente frequentasse il suo amico, soprattutto quei due amici stramboidi.
Lui preferiva le persone che puntavano in alto o perlomeno che avevano una personalità e del carisma. Ed era per questo che gli piaceva Michael, perché anche se nel modo più ingenuo possibile era una persona che aveva più influenza sugli altri più di quanto pensasse <<Sarà. io comunque lo trovo estremamente noioso. Cambiando argomento! Sei pronto alla maratona per finire la cartuccia di Zelda oltre hai bellissimi film tratti dai libri di Stephen King?>> Ben vide chiaramente gli occhi del suo amico illuminarsi e questo era il segnale che aveva qualcosa in mente, non si preoccupava perché comunque Michael era uno che si organizza qualcosa era di certo uno spasso o comunque interessante. La cosa cosa che lo stupiva era che avesse programmato qualcosa proprio quella sera, di solito Michael era quel tipo di ragazzo che ti faceva sapere giorni prima se aveva qualcosa in mente: una gita da fare con qualcuno o anche solamente una serata di divertimento in modo che non desse problemi a qualcuno se avesse avuto altri impegni.
<<Beh sono giorni che Tao vorrebbe fare insieme a me e Tina una delle nostre serate film! ma visto che avevo un impegno con te. Ha proposto di farlo tutti insieme! Non la trovi un'idea grandiosa?>> Probabilmente fosse stata un'altra persona al suo posto gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia, ma in modo proprio naturale come per far capire che il messaggio era che non sarebbe mai successo né in questa realtà né in un'altra. Ma visto che si trattava di Michael, sforzò un sorriso limitandosi a una risatina, questo finché non vide l'espressione felice sul viso del suo amico e capi che non lo stava prendendo in giro. La sola idea di passare del tempo con quei noiosi degli amici di Michael gli sembrava una vera tortura.
Ok l'antipatia con il ragazzo cinese, quella ormai la conosceva chiunque a scuola, tutti avevano capito che non si sarebbero frequentati neanche morti. Mentre verso la ragazza di nome Tina provava semplicemente un fastidio per la sua personalità così timida, la vedeva sempre per i fatti suoi a guardare qualche strana rivista sulle piante o aggiustarsi quei capelli ricci che gli ricadevano quasi sempre sul volto da quanto erano gonfi. Non è che fosse una ragazza antipatica o che infastidiva la gente, semplicemente la trovava davvero lo stereotipo della ragazza timida che di solito si trova nei manga. Per non parlare poi del fatto che comunque non era una brutta ragazza e che quindi era strano che una come lei si sentisse tanto a disagio tra la gente. <<Tu lo sai che questa cosa è stupida, vero? È come chiedere a spider-man di stare nella stessa stanza con il Goblin e Venom nello stesso momento>> Michael rise di gusto. Il suo amico era sempre stato esagerato nel rappresentare le situazioni, così decise di giocarsi la sua carta. Mise su l'espressione più felice e tenera che riusciva ad avere e prese a braccetto il suo amico, mentre avanzavano verso la scuola, nel mentre che parlavano il tempo passo talmente veloce che era già suonata la campanella.
<<Andiamo! Ti prometto che se almeno ci provi la prossima settimana, sarà tutto tuo. faremo tutto quello che vuoi senza eccezioni!>> Ben ci pensò a lungo e un sorriso quasi ghignante prese posto sul suo volto, se è quello che l'amico diceva era vero allora "tutto" significava letteralmente tutto.
Lui preferiva le persone che puntavano in alto o perlomeno che avevano una personalità e del carisma. Ed era per questo che gli piaceva Michael, perché anche se nel modo più ingenuo possibile era una persona che aveva più influenza sugli altri più di quanto pensasse <<Sarà. io comunque lo trovo estremamente noioso. Cambiando argomento! Sei pronto alla maratona per finire la cartuccia di Zelda oltre hai bellissimi film tratti dai libri di Stephen King?>> Ben vide chiaramente gli occhi del suo amico illuminarsi e questo era il segnale che aveva qualcosa in mente, non si preoccupava perché comunque Michael era uno che si organizza qualcosa era di certo uno spasso o comunque interessante. La cosa cosa che lo stupiva era che avesse programmato qualcosa proprio quella sera, di solito Michael era quel tipo di ragazzo che ti faceva sapere giorni prima se aveva qualcosa in mente: una gita da fare con qualcuno o anche solamente una serata di divertimento in modo che non desse problemi a qualcuno se avesse avuto altri impegni.
<<Beh sono giorni che Tao vorrebbe fare insieme a me e Tina una delle nostre serate film! ma visto che avevo un impegno con te. Ha proposto di farlo tutti insieme! Non la trovi un'idea grandiosa?>> Probabilmente fosse stata un'altra persona al suo posto gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia, ma in modo proprio naturale come per far capire che il messaggio era che non sarebbe mai successo né in questa realtà né in un'altra. Ma visto che si trattava di Michael, sforzò un sorriso limitandosi a una risatina, questo finché non vide l'espressione felice sul viso del suo amico e capi che non lo stava prendendo in giro. La sola idea di passare del tempo con quei noiosi degli amici di Michael gli sembrava una vera tortura.
Ok l'antipatia con il ragazzo cinese, quella ormai la conosceva chiunque a scuola, tutti avevano capito che non si sarebbero frequentati neanche morti. Mentre verso la ragazza di nome Tina provava semplicemente un fastidio per la sua personalità così timida, la vedeva sempre per i fatti suoi a guardare qualche strana rivista sulle piante o aggiustarsi quei capelli ricci che gli ricadevano quasi sempre sul volto da quanto erano gonfi. Non è che fosse una ragazza antipatica o che infastidiva la gente, semplicemente la trovava davvero lo stereotipo della ragazza timida che di solito si trova nei manga. Per non parlare poi del fatto che comunque non era una brutta ragazza e che quindi era strano che una come lei si sentisse tanto a disagio tra la gente. <<Tu lo sai che questa cosa è stupida, vero? È come chiedere a spider-man di stare nella stessa stanza con il Goblin e Venom nello stesso momento>> Michael rise di gusto. Il suo amico era sempre stato esagerato nel rappresentare le situazioni, così decise di giocarsi la sua carta. Mise su l'espressione più felice e tenera che riusciva ad avere e prese a braccetto il suo amico, mentre avanzavano verso la scuola, nel mentre che parlavano il tempo passo talmente veloce che era già suonata la campanella.
<<Andiamo! Ti prometto che se almeno ci provi la prossima settimana, sarà tutto tuo. faremo tutto quello che vuoi senza eccezioni!>> Ben ci pensò a lungo e un sorriso quasi ghignante prese posto sul suo volto, se è quello che l'amico diceva era vero allora "tutto" significava letteralmente tutto.
Aspettò che fossero entrambi davanti all'armadietto di Michael prima di parlare, in questo modo non avrebbero dato troppo nell'occhio. Visto che l'armadietto di Michael era proprio vicino all'aula di scienze e quindi prima dell'inizio delle lezioni difficilmente qualcuno si sarebbe soffermato troppo li<<Va bene. io accetto ma a condizione che possa ricevere un pagamento anticipato... Un pagamento che contenga le tue labbra sulle mie> Ben sembrava averci preso gusto, infatti era quasi sempre lui il primo a baciare l'altro.
Anche Michael faceva del suo meglio, ma era la prima volta che si prendeva una sbandata per un ragazzo (che tra l'altro era anche uno dei suoi amici più cari) e voleva andarci piano per capire quello che stava provando.
> Kiyoko Ita-Ki:
Non perché aveva paura di quello che avrebbe detto la (forse solo un po' di timore) ma comunque sapeva bene che la gente giudica per qualsiasi cosa.
Quindi non era un problema per lui, aveva semplicemente paura che correndo troppo avrebbe rovinato tutto quello che stava succedendo. D'altra parte il biondo non la pensava allo stesso modo, Anzi, lui si faceva più audaci ad ogni bacio. Come se avesse fretta di esplorare ogni singola sfumatura di quella strana emozione che stavano provando.
<<Uh...si cioè...sarebbe carino >>Il castano si sarebbe voluto dare una manata in fronte da quanto era imbarazzato in quel momento e soprattutto ridicolo. Fu salvato in extremis dalla Campanella, salutò velocemente il biondo, correndo verso la sua classe nonostante il cuore gli palpitava sia mille e la testa di girasse.
Sì tocco Istintivamente le labbra al pensiero del fatto che molto presto si sarebbero di nuovo unite a quelle del suo amico, sapeva che a quattordic'anni era normale dare almeno i primi baci a stampo. Ma per lui era davvero qualcosa di speciale, perché non l'aveva dato a una persona qualsiasi, ma una delle persone a lui più care e sperava che questa storia continuasse ancora per molto.
Michael smise di ascoltare quello che il professore diceva proprio negli ultimi dieci minuti di lezione. per fortuna scienze era sempre stata una materia in cui se la cavava egregiamente.
Quindi il cardine della lezione lo aveva capito, aveva ignorato l'ultima parte di quello che spiegava il professore, si era limitato a guardare fuori dalla finestra ed a pensare. Per fortuna essendo proprio nel banco che si trova in mezzo quindi né davanti né in fondo, passava abbastanza inosservato e poteva guardare fuori dalla finestra. Questo gli permetteva di perdersi più volte nei suoi pensieri, che in quel momento erano concentrati sulla serata imminente,voleva riuscire a trovare il modo di renderla piacevole per tutti e tre i suoi amici. Ma sapeva che non sarebbe stato facile, non solo per le divergenze che c'erano tra Tao e Ben ma anche perché Tina era una persona estremamente timida. Voleva fare in modo che non si trovasse tra due fuochi soprattutto perché lei non c'entrava nulla.
Sentí la campanella che segnava che finalmente c'era la pausa pranzo, corse velocemente prendendo in gran fretta le sue cose uscendo per primo dall'aula. Non vedeva l'ora di poter pranzare insieme ai suoi amici, non riuscì a incontrare Ben nel tragitto ma non era strano. Ormai era già da un paio di settimane che il ragazzo non si faceva vedere nella pausa pranzo. Riuscì per fortuna subito a intercettare Tina che stava parlando con una sua amica,i capelli ricci della ragazza gli ricadevano leggermente disordinati sul viso, nonostante il vano tentativo di tenerli fermi con un fermaglio. Indossava un vestito a fiori che gli arrivava appena sopra le ginocchia, sotto quest'ultimo indossava un paio Di collant con dei ricami stranissimi che neanche il ragazzo riusciva a riconoscere. Era poco più alta rispetto a lui, cosa strana visto che era più piccola di un anno ma la cosa non gli dava fastidio, anzi scherzavano spesso su come la ragazza sarebbe potuta diventare il capitano della squadra di pallavolo o di basket.
<< Hey! Ti va di pranzare insieme?>> La ragazza sorrise mettendo in mostra i denti bianchi e l'apparecchio, Michael notò solamente in quel momento che stava indossando una collana a forma di cameo, una di quelle in cui all'interno puoi mettere le foto. Quest'ultimo le dava un tocco di vissuto che faceva sembrare il suo look ancora più stravagante.
Ma forse questo era dovuto al fatto che il cameo era letteralmente ricoperto di fiori fatti di resina semitrasparente, I suoi occhi verdi guardavano allegramente l'amico, di tanto in tanto si sistemava una ciocca di capelli che gli cadeva sulle guance coprendo le lentiggini che Michael trovava assolutamente adorabili.
Michael smise di ascoltare quello che il professore diceva proprio negli ultimi dieci minuti di lezione. per fortuna scienze era sempre stata una materia in cui se la cavava egregiamente.
Quindi il cardine della lezione lo aveva capito, aveva ignorato l'ultima parte di quello che spiegava il professore, si era limitato a guardare fuori dalla finestra ed a pensare. Per fortuna essendo proprio nel banco che si trova in mezzo quindi né davanti né in fondo, passava abbastanza inosservato e poteva guardare fuori dalla finestra. Questo gli permetteva di perdersi più volte nei suoi pensieri, che in quel momento erano concentrati sulla serata imminente,voleva riuscire a trovare il modo di renderla piacevole per tutti e tre i suoi amici. Ma sapeva che non sarebbe stato facile, non solo per le divergenze che c'erano tra Tao e Ben ma anche perché Tina era una persona estremamente timida. Voleva fare in modo che non si trovasse tra due fuochi soprattutto perché lei non c'entrava nulla.
Sentí la campanella che segnava che finalmente c'era la pausa pranzo, corse velocemente prendendo in gran fretta le sue cose uscendo per primo dall'aula. Non vedeva l'ora di poter pranzare insieme ai suoi amici, non riuscì a incontrare Ben nel tragitto ma non era strano. Ormai era già da un paio di settimane che il ragazzo non si faceva vedere nella pausa pranzo. Riuscì per fortuna subito a intercettare Tina che stava parlando con una sua amica,i capelli ricci della ragazza gli ricadevano leggermente disordinati sul viso, nonostante il vano tentativo di tenerli fermi con un fermaglio. Indossava un vestito a fiori che gli arrivava appena sopra le ginocchia, sotto quest'ultimo indossava un paio Di collant con dei ricami stranissimi che neanche il ragazzo riusciva a riconoscere. Era poco più alta rispetto a lui, cosa strana visto che era più piccola di un anno ma la cosa non gli dava fastidio, anzi scherzavano spesso su come la ragazza sarebbe potuta diventare il capitano della squadra di pallavolo o di basket.
<< Hey! Ti va di pranzare insieme?>> La ragazza sorrise mettendo in mostra i denti bianchi e l'apparecchio, Michael notò solamente in quel momento che stava indossando una collana a forma di cameo, una di quelle in cui all'interno puoi mettere le foto. Quest'ultimo le dava un tocco di vissuto che faceva sembrare il suo look ancora più stravagante.
Ma forse questo era dovuto al fatto che il cameo era letteralmente ricoperto di fiori fatti di resina semitrasparente, I suoi occhi verdi guardavano allegramente l'amico, di tanto in tanto si sistemava una ciocca di capelli che gli cadeva sulle guance coprendo le lentiggini che Michael trovava assolutamente adorabili.
<< Certo! Tao mi è passato accanto prima! Ha detto che ci avrebbe tenuto i posti>>Mentre si dirigevano verso la mensa Michael si mise a raccontare del nuovo videogioco che aveva comprato da poco, era abbastanza semplice ma era letteralmente impazzito per la grafica e soprattutto per il carattere design dei personaggi. Aveva sempre avuto una passione per il disegno, soprattutto quello grafico.
Più di una volta lui e Ben si erano messi a scherzare su come sarebbe stato figo creare un videogioco tutto loro, con i disegni di Michael e la bravura nella programmazione del biondo, ma alla fine non avevano mai avviato un vero e proprio progetto.
In effetti potrebbe essere qualcosa di interessante, un progetto tutto nostro...Poi dovrò parlarne con Ben.
Michael era davvero entusiasto di mangiare alla mensa, perché quel giorno era un venerdì il che voleva dire hamburger e patatine. adorava quando c'era quello da mangiare, quasi sempre il resto della roba che servivano non era proprio il massimo (era mangiabile per l'amor di dio) ma è ragazzo quasi sempre si portava un sandwich da casa in caso di emergenza. Tao come da promesso aveva tenuto i posti proprio poco più avanti dall'entrata della mensa, in modo da avere un angolo tutto loro ma non essere isolati dagli altri tavoli.
<< Hai già detto a Tina che Ben si unirà a noi?>> Tina per poco non si strozzò con le patatine che stava mangiando, si girò verso il suo amico. Non è che gli stava antipatico Benjamin anzi lo trovavo molto figo come persona. Ma sapeva anche che aveva un carattere decisamente non facile, soprattutto aveva detto più di una volta a Michael e Tao quanto lei si sentisse a disagio a conoscere persone nuove così dal nulla.
Ma Michael aveva un'espressione totalmente serena in volto, lei sussultò quando l'amico li prese delicatamente la mano accarezzandogli il dorso<< Ti assicuro che non ci saranno battibecchi! e soprattutto ti prometto che sarà una serata divertente.>> In quel momento Tina non poté fare a meno di pensare che probabilmente Michael a differenza di quello che poteva far pensare il suo nome, doveva essere un demone tentatore perché qualsiasi cosa dicesse sembrava sempre la verità.
Perché anche in quel momento nonostante lei si sentisse a disagio, Il sorriso del suo amico trasformava l'idea di avere una persona in più nel loro piccolo gruppo una cosa davvero interessante anziché stressante come avrebbe pensato di suo solito, così si arrese all'inevitabile.
Il pranzo per fortuna prosegui abbastanza allegramente, nonostante la preoccupazione di Michael nel non vedere il suo amico lì a pranzo. si godette una chiacchierata allegra ed a tratti abbastanza stupida, su quale film e adattamento cinematografico dei racconti horror fosse quello con gli effetti speciali più scadenti, o sul fatto che ormai nei fumetti della Marvel era sciocco non immaginarsi un universo alternativo strambo. Di tanto in tanto si guardava intorno in cerca del biondo per poi tornare a concentrarsi sulla conversazione, Non poteva di certo sapere che Ben stava rientrando proprio in quel momento con un sorriso entusiasta sul volto tutto quello che stava programmando.
Il ragazzo infatti stava messaggiando con una persona che lo aveva contattato qualche settimana prima. I due stavano decidendo tutti i dettagli finali di come sarebbe fuggito da casa di suo padre una volta per tutte. Non vedeva l'ora di avere l'opportunità per andare in un posto dove sarebbe stato finalmente apprezzato. Certo, era ancora molto dubbioso, perché non era una scelta da prendere alla leggera. Si voleva assicurare di programmare ogni singolo dettaglio, in modo che niente potesse andare storto. Un sorriso lì nacque spontaneamente sul volto, stava andando esattamente come lui voleva.
E molto presto, sarebbe uscito da quella vita di merda. Si sarebbe potuto dedicare ai suoi divertimenti e a passare più tempo possibile con Michael, E chi lo sa, forse se le cose sarebbero andate davvero bene si sarebbe fatto piacere anche quei due sfigati dei suoi amici.
In cuor suo credeva davvero di star prendendo la scelta più giusta, di star facendo bene a non rivelare ancora nulla al suo migliore amico. Infondo gli avrebbe detto tutto a tempo debito una volta che fosse stato libero. Libero dalle violenze di suo padre, dai sensi di colpa che gli faceva venire senza alcun motivo, da quelle persone intorno a lui che facevano finta di non vedere niente, dai compagni di classe che lo giudicavano solamente per il suo comportamento e soprattutto libero da quella stramaledetta città piena di bigotti e di persone dalla doppia faccia.
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Ehilà ragazzi visto che soffro di dislessia, vi vorrei chiedere se potresti farmi notare degli errori grammaticali o di battitura che trovate all'interno dei capitoli Mi faresti un enorme favore. Ho provato a rileggerlo più volte credo di averli corretti tutti ma potrei benissimo sbagliarmi
Nota del 28/04/2022: ringrazio _-Gh0st-_ che ha corretto questo capitolo!
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