capitolo cinque: un rincontro spiacevole
Derek accarezzava pigramente la gamba di Michael mentre stavano guardando una stupida serie TV sul divano, alla fine avevano optato per quella collegandosi al account Netflix del ragazzo. Quest'ultimo aveva la testa appoggiata contro il petto del ragazzo dai capelli blu e rideva mentre qualche personaggio della serie faceva qualcosa di buffo che non riusciva esattamente a capire. Era troppo preso da quella sensazione di calore e tranquillità che gli stava emanando la situazione circostante, sentì un rumore dal piano di sopra e subito guardò Derek con confusione, perché proveniva proprio da dove si doveva trovare la sua stanza, ma alzò spalle pensando che magari sua madre fosse entrata per prendere qualcosa o riprendersi il vassoio con le tazze, anche se gli dispiaceva perché si sarebbero occupato lui poi di pulirle Una volta finito la serata<< Hey...quello zaino di prima>> Michael guardò sorpreso il ragazzo. in effetti era lui che era intenzionato a tirar fuori l'argomento di quello strano sguardo che aveva avuto poco prima in camera sua, ma non aveva proprio pensato che potesse riguardare lo zainetto che aveva preso a casa del suo amico <<L'ho riconosciuto da quella foto che porti in camera tua. Quella con Ben, e suo vero?>> Michael lo guardò leggermente a disagio come se si sentisse in colpa di aver preso quello zainetto, anche se era un pensiero illogico, il ragazzo sapeva fin troppo bene di non aver fatto niente di male. Sì ritrovò a grattarsi nervosamente il dorso della mano come era solito fare quando era sotto pressione, Derek appoggio gentilmente la sua mano su quella di Michael cercano di tranquillizzarlo e mantenendo un'espressione serena e sorridente mentre lo guardava. in fondo non voleva metterlo sotto pressione con quella domanda, Il ragazzo si sentì subito più rassicurato quando il dorso della sua mano venne accarezzata da quella di Derek. Subito si guardo nuovamente intorno, forse per riuscire a calmarsi del tutto prima di concentrare il suo sguardo verso quello del ragazzo <<Ho solamente paura che tu ti stia immergendo in ricordi dolorosi>> Michael non sapeva cosa rispondergli da una parte in fondo aveva ragione lui, si stava perdendo in quella situazione con quei ricordi che avevano sempre un sapore Dolceamaro. Ma d'altra parte non è che poteva iniziare dall'oggi al domani semplicemente a dimenticare tutto quello che aveva a che fare con l'amico. non riusciva a fare chiarezza con la sua mente a trovare una soluzione che potesse in qualche modo aiutarlo. Era troppo in contrasto fra le due cose che desiderava un po' di pace dopo quella grande perdita, ma allo stesso tempo il poter ricordare quei momenti senza soffrire più del dovuto cosa abbastanza difficile<<Davvero, capisco quello che stai cercando di dire ma ho solo preso in prestito il suo zaino per poter usare la sua vecchia console, non tornerò a deprimermi te lo prometto.>> Derek lo guardò poco convinto, prima di sospirare non voleva iniziare una discussione, ma allo stesso tempo decise che prima o poi ci sarebbe tornato su questo argomento, guardò velocemente l'orologio che portava al polso sospirando prima di lasciare un bacio veloce sulla fronte di Michael << scusami devo andare al lavoro. Stasera devo coprire quel cretino di Dylan al turno serale>>Michael sorrise a quel bacio, non riusciva a non trovare incredibile il fatto che nonostante studiasse all'Università d'arte E avesse ben due lavori part time, di cui uno tra l'altro molto spesso si ritrovava a dover fare molti turni serali, visto che si trattava di un pub.
Lo accompagnò alla porta per potergli dare un ultimo bacio poco prima che uscisse, sì ritrovò a sentirsi quasi come una quindicenne che saluta il suo ragazzo dopo il primo appuntamento, cosa abbastanza vera, visto che comunque avevano per la prima volta ha parlato di mettere un punto fermo alla loro relazione. I suoi genitori erano stati così gentili da rimanere al piano di sopra tutto il tempo, probabilmente a guardarsi la TV in camera, mentre Dennis era crollato vicino a loro pochi minuti dopo. Derek era stato così gentile da lasciare vedere al bambino qualche cartone prima di mettersi a guardare il film con Michael, Quest'ultimo alzò la testa di colpo, quando senti nuovamente un rumore provenire dalla sua stanza. Non poteva essere di nuovo sua madre che cosa avrebbe potuto dover cercare lì? per un attimo pensò che forse si trattava del fratellino. più di una volta si era intrufolato in camera sua per poter giocare con qualche suo videogioco senza permesso, o anche solamente per fargli qualche dispetto. Suo padre sarebbe uscito da lì a poco per iniziare il turno serale, in fondo non era una novità che si dovesse ritrovare a fare gli straordinari in centrale, nonostante la loro città era stranamente tranquilla, non era strano che capitasse piccoli atti di vandalismo da parte dei ragazzi più giovani. A pensarci bene era la cosa più eclatante che si potesse sentire oltre a qualche incendio accidentale, Infatti l'omicidio di Ben aveva sconvolto tutta la città. nessuno aveva mai pensato che all'interno della piccola comunità si nascondesse una setta piena di fanatici pazzi che si divertono ad affogare i ragazzini, questo aveva fatto in modo che tutte le forze di polizia si occupassero del caso. Nonostante tutto lo sforzo non erano riusciti a rintracciare niente le persone che c'erano dietro a tutto questo, erano estremamente cauti e brave ad eliminare le prove.
Michael ricordava bene come il padre avesse usato come scusa il lavoro per stare lontano da lui, non appena aveva fatto come coming out sulla sua bisessualità. da una parte si sentiva responsabile, gli stava già caricando sulle spalle con tutta la sua depressione e la sua ossessione dovuta al caso di Ben e in più aveva sganciato quella bomba senza pensarci due volte. il padre aveva continuato così per mesi prima di tornare a casa e mettersi a parlare col figlio a cercare di capirsi a vicenda Ed anche se Michael cercava di non pensarci, una piccola parte di lui continuava a sentirsi ferita e allo stesso tempo tradito da parte del padre. Per fortuna l'avrebbero potuto fare alla luce del giorno senza troppi problemi, certo, non era la cittadina più aperta del mondo. Non è che tutti scalpitasseró all'idea dei matrimoni gay, ma c'era una tolleranza abbastanza elevata, quando non si metteva la chiesa di mezzo, Fintantoché erano relazioni semplici che non chiedevano gli stessi diritti degli etero ( cosa abbastanza ingiusta. Ma Michael pur poter stare tranquillo, si sarebbe morso la lingua almeno per adesso) pur di avere un appuntamento alla luce del giorno senza problemi. Nella mente di Michael molti scenari si stavano creando, sarebbero andati al cinema? o forse qualcosa di meno banale, come farsi due passi vicino al bosco oppure ancora meglio! sarebbero potuti partire la mattina presto e prendersi un'intera giornata per loro.
Sentì il buonumore riaffiori subito mentre si lasciava cadere sul letto, urlando contro il cuscino si stava comportando come quelle stupide ragazzine delle Fanfiction. Ma ora come ora non gliene poteva fregare di meno, voltò al viso mentre ridacchiava è notò la sua fotografia di famiglia per terra, subito al son sopracciglio confuso. Guardò dove si trovava il chiodo, ma non vide niente di strano la foto non era neanche a rotta, anzi il vetro era completamente intatta, Si alzò per esaminarla meglio ma anche il gancio che serviva a reggerla non sembrava essere rotto o altro, alzo le spalle con non scialans. Forse aveva semplicemente sbattuto troppo forte la porta quando era uscito e quest'ultima era caduta per via delle vibrazioni. Mentre abbassava gli occhi non poté fare a meno di guardare la console e non notare che era sparito uno dei controller, cosa abbastanza strana visto che era sicuro di averli installati tutti e due. Per sicurezza si giro a guardarsi intorno, ma non video da nessuna parte, per un attimo pensò davvero che fosse stato il fratellino ed era già pronto a dagli uno sculaccione se fosse stato davvero così. Doveva smettere di entrare in camera sua quando voleva, era un bambino ma capiva che era qualcosa che non si doveva fare, uscì frettolosamente per vedere se il controller è in camera di suo fratello, ovviamente non l'avrebbe svegliato perché era tardi e glie ne avrebbe parlato il giorno dopo. Voleva comunque recuperarlo soprattutto per il fatto che era di Ben e ci teneva davvero tanto che non si rovinasse, sbatte gli occhi con perplessità quando intravide il cavo del controller uscire dalla porta del primo bagno, quello che avevano in mezzo al corridoio, di solito lo usavano solo lui e suo fratello perché i genitori potevano usare quello che avevano in camera. Provò a tirare il cavo ma la porta bloccava quest'ultimo è per un attimo Michael ebbe davvero paura che il filo potesse essersi rotto o danneggiato, quindi aprì lentamente la porta per recuperare più tranquillamente il controller la luce era accesa e la vasca stranamente era piena d'acqua, Pensò che magari sua madre voleva farsi un bagno e si fosse dimenticata di svuotare la vasca prima, visto che era stata impegnata a tenere tranquillo Dennis.
E mentre lui era al piano di sotto con Derek allo stesso tempo la trovavo una cosa strana perché l'acqua era pulitissima. E soprattutto non c'era traccia di sapone, quindi nessuno ce n'è entrato alla fine alzo le spalle. Forse quella sera aveva semplicemente troppo sonno e stava vedendo delle cose semplicemente più assurde di quello che dovevano essere. Apri velocemente la finestra per far entrare un po' d'aria, visto che il bagno era diventato più caldo per via del Vapore della vasca e poi svuotò quest'ultima <<Ciao Michael>> Michael non ebbe neanche il tempo di elaborare il dolore per essere caduto di netto nella vasca da bagno, che subito si guardò intorno terrorizzato la voce, era bassa come un sussurro e pure l'aveva sentita vicinissimo all'orecchio si guardo intorno in cerca della figura che aveva parlato. Si rese conto che non c'era nessuno in quel bagno oltre a lui, si alzò un po' dolorante con i vestiti leggermente umidi per l'acqua che non era ancora scesa quando aveva svuotato la vasca <<Cazzo che male >> Si guarda nuovamente intorno cercando di capire cosa diavolo fosse successo, non era impazzito aveva sentito una voce ma allo stesso tempo non c'era nessuno in quel bagno e anche se era caduto all'indietro avrebbe sentito qualcuno uscire dalle porte e in più quella voce mi era familiare, ma era sicura che non era nessuno dei componenti della sua famiglia.
Si diede un'occhiata allo specchio per controllare che non avesse sbattuto qualche punto del viso, aveva gli occhiali completamente scomposti e i capelli leggermente umidi, non quanto la sua maglietta che invece sulla schiena era completamente zuppa<<Non ricordavo fosse così tanto facile spaventarti>> Michael saltò sul posto e si girò nuovamente di colpo era sicuro di non aver visto niente riflesso nello specchio, ed ora era fermamente convinto di aver sentito nuovamente quella voce a pochi centimetri da lui. La porta si aprì da sola , il controller che si era dimenticato di avere in mano quando era caduto nella vasca stavolta si trovava proprio al di fuori di essa, completamente asciutto. Michael aveva il cuore che palpitava E un senso di nausea lungo tutto lo stomaco, cercava di darsi una spiegazione logica quello che stesse accadendo. Ma ora come ora le opzioni erano davvero pochi o aveva preso una botta in testa e non se lo ricordava, oppure stava iniziando a soffrire di allucinazioni uditive ed entrambe le soluzioni gli sembravano davvero fin troppo negative. All'inizio era davvero tentato di correre in camera di sua madre per dirle cosa stava accadendo ma allo stesso tempo capiva che quella situazione era assurda ed irreale! Non poteva di certo andare a fare una scenata isterica per una cosa del genere, raccolse velocemente il controller e lo esamino per bene non sembrava ne danneggiato né tantomeno bagnato, cosa abbastanza strana.
Sentì una porta aprirsi e si rese conto che si trattava di camera sua perché sentì benissimo la porta sbattere. Si avviò velocemente verso quest'ultima, poi si ferma proprio davanti alla porta guardandosi intorno, la sua camera proprio di fronte si trovava un vecchio ripostiglio dove il padre buttava un po' di , lo apri e cerco qualcosa da usare per difendersi, in caso si fosse trattato di un ladro. Ci mise un po' ma riuscì a trovare la vecchia mazza da baseball del padre di quando ancora faceva qualche tiro prima di entrare in Polizia. Certo era un cimelio abbastanza importante perché c'erano le firme di tutti i suoi amici, ma era abbastanza sicuro che il padre avrebbe capito il perché l'aveva presa. Strinse con forza la mazza con una mano tenendola verso l'alto mentre apriva lentamente la maniglia della sua porta, una volta entrato in camera impugno saldamente la mazza pronto a colpire chiunque si fosse avvicinato di soppiatto, ma con suo sgomento dovete notare che non c'era assolutamente nessuno Michael era più confuso che mai non c'era vento fuori, quindi non poteva essersi aperta e chiusa da sola la porta e in più la finestra di camera sua era chiusa, quindi come sarebbe potuto accedere? << Dio mio! Ma sto diventando pazzo?>> Disse fra sé e sé. Non ebbe neanche il tempo di appoggiare la mazza da baseball per terra che la porta si chiude di colpo alle sue spalle, Michael cercò di aprirla In tutta fretta ma era completamente bloccata come se ci fosse in qualche La serratura si fosse chiusa da sola, nonostante non ci fosse neanche la chiave inserita? Una risata lo fece raggelare sul posto, si girò ma invece che trovare il vuoto effettivamente c'era una figura davanti a lui. Era un ragazzo che sembrava avere più o meno alla sua età, all'inizio stava per chiedere chi diavolo fosse ma quando incrocio lo sguardo sul suo viso suo viso e per poco non urlo sul posto, era assolutamente inumano. Aveva delle orecchie a punta come quelle che si vedono negli Elfi nei Fantasy, ma non era quello di aver colpito il ragazzo, bensì gli occhi erano delle voragini nere da cui sgorgava quello che sembrava sangue mischiato a un'altra sostanza nera. C'era solo un puntino rosso luminoso a osservarlo al posto delle pupille. Michael indietreggiò il più possibile contro la porta cercando di non urlare, anche se in cuor suo sapeva che forse quella sarebbe stata la soluzione migliore in quel momento la figura. Era leggermente più basso di lui ma si muoveva con naturalezza all'interno della stanza aveva le braccia incrociate, Indossava degli abiti abbastanza ridicoli che però comunque non lo rendevano meno inquietante sembrava una specie di Cosplay di Peter Pan ho di link di Zelda. forse se non avessè avuto con gli occhi così spaventosi Michael sarebbe anche scoppiato a ridere, ma la cosa che più lo lascia senza fiato era la sua voce<< Passano un paio d'anni e tu cambi così tanto da diventarne un fifone? non va bene...Mike>> Michael si ritrovò sgranare gli occhi quando finalmente riconobbe quella voce. Era leggermente più bassa e anche il suo aspetto era più maturo. Ma finalmente riuscí a inquadrarla subito, nego con la testa appoggiandosi piano piano sempre di più contro il pavimento e stringendosi le gambe al petto mentre singhiozzava. Stava di nuovo avendo un incubo stava nuovamente avendo uno di quei dannati incubi in cui il suo senso di colpa tornava, non c'erano altre spiegazioni.
Ben ridacchiò, certo, sapeva che l'avrebbe assolutamente sconvolto, ma in effetti si era divertito a spaventarlo un po' e poi non c'era niente di male gli avrebbe spiegato lì tutto quanto. Peccato che Perde subito il sorriso quando si accorse che il suo amico stava piangendo e si stava graffiando con forza il braccio tra i singhiozzi, si abbassò in modo da poterlo guardare ma quest'ultimo iniziò semplicemente a singhiozzare più forte e a mantenere lo sguardo ancora più basso. Il biondo non riusciva a capire perché di quelle reazione, da quando era morto faticava molto a capire le reazioni umane o semplicemente non gli importava ma era diverso per Michael, era speciale e si meritava tutte le attenzioni possibili in quei tre anni aveva pensato tanto a lui, ma aveva così tanta. Di sangue e di divertimento che non era mai riuscita a trovare il tempo per ricordarsi qual era la sua cittadina, ma il destino sembra essere dalla sua parte, visto che l'aveva portato proprio da lui <<andiamo Michael non volevo spaventarti così tanto>> Appoggiò una mano sui capelli del ragazzo sapeva quanto in passato questo gesto lo rilassasse, ma con sua sorpresa, invece quest'ultimo singhiozzo ancora più forte spingendosi di più contro la parete benna ci penso bene, forse semplicemente avrebbe dovuto spiegargli la situazione così tutto sarebbe tornato come prima, certo, Erano passati tre anni non era così stupido da non tenerne conto ma da quella parete interessante che aveva visto nella camera di Michael che riguardava il suo caso era un chiaro segno che il suo amico non si fosse mai veramente dimenticata di lui. Michael alzò gli occhi solo un secondo e quando vide la faccia di quello che diceva di essere Ben così confusa, non poté fare a meno che lasciarsi sfuggire un sospiro più lungo degli altri, il biondo allungò una mano sulla sua guancia e lui voleva tanto di trarsi. Ma quando sentì le dita fredde sulla pelle non riuscì a stare immobile, forse nel vanno a tentativo di non farlo arrabbiare, Il ragazzo dai capelli biondi continua ad accarezzargli una guancia con movimenti lenti per poi appoggiare la sua fronte a quella del castano che singhiozzo ancora più forte, ma continuando a guardarlo negli occhi, sempre se quelle pupille vuote si potevano definire così<< T-tu sei morto molto tempo fa! non puoi...essere qui! è solo un'allucinazione o u-un brutto sogno!>> Osservò come il ragazzo stesse andando nel panico, continuava a prendersi la testa e singhiozzante ad un certo punto alzò gli occhi al cielo infastidito, Lo prese per un braccio e non fu affatto difficile tirarlo visto che era diventato molto più forte. Certo forse non era forte come jack comunque riusciva a sovrastare un umano senza troppi problemi , quindi non gli fu difficile trascinarlo in piedi e spingerlo sul letto. Non aveva intenzione di fargli del male, ma non voleva restare lì a guardarlo mentre si faceva venire un attacco di panico, quando Michael si sentì trascinare all'inizio cerco di fare resistenza, ma in pochissimi secondi si ritrovò a cadere sul proprio materasso e a tremare ancora di più, soprattutto per la strana forza che quello che ormai si era dovuto auto accettare essere il suo amico tornato in vita sembrava avere<< Piangi un po' contro il cuscino fin quando non ti calmi, ok?>> Si sedette accanto a Michael e lo guardò mentre quest'ultimo stringeva il cuscino con tutte le sue forze, ogni tanto li lasciava una piccola carezza sulla schiena nel tentativo di aiutarlo a calmarsi. Decise dopo un paio di minuti in cui Michael sembrava almeno aver ripreso a respirare normalmente, di prendere parola. Ora come ora, forse era meglio che prendesse lui in mano le redini della situazione<<Probabilmente se non fossi così spaventato te ne usciresti con la frase "te lo avevo detto">> Il castano alzò gli occhi del cuscino per guardarlo e cercare di ascoltarlo meglio, nonostante la paura continua a se a fargli avere dei piccoli spasmi ad ogni singhiozzo << Credevo davvero fossero delle brave persone, Sai? mi avevano detto che ero stato scelto dalla Luna, che c'era un compito più grande per me...ed ho capito troppo tardi che cosa intendessero, era vero, erano una setta e io sono stato così stupido da farmici trascinare dentro>> Michael non capiva se sentirsi ancora più in colpa ho sollevato all'idea che non aveva avuto torto su quella setta. Ma dentro di se sentiva anche di non aveva neanche fatto abbastanza per impedire all'amico di andarci, quest'ultimo gli accarezzò lentamente una gambe come se fosse l'unico modo contato che si sentisse di fare fin'ora.
Michael cercò di cancellare dalla sua mente quell'aspetto così pauroso e di concentrarsi solo sul fatto che( anche se non dovrebbe essere possibile) il suo amico era lì con lui. Ben si ritrovò finalmente a sorridere nuovamente quando notò che il suo amico si era decisamente è calmato, Quest'ultimo infatti si era messo un po' più seduto continuando però a stringere il cuscino a sé come se potesse essere una specie di barriera<<come...c-cosa sei?>> Ben si spinse in avanti e accarezzo la guancia del suo amico, nonostante quest'ultimo continuasse a opporre un po' resistenze a quel contatto, prima di far scivolare gli occhi sulla sua figura Michael. Era diventato molto più alto di lui e la cosa un po' lo faceva innervosire, com'era possibile che nonostante tutto quel tempo continua a essere comunque più alto di lui? allo stesso tempo non riusciva a non trovarlo davvero un bel ragazzo. Non solo per la carnagione olivastra e per quelli grandi occhioni verdi che si ritrovava, ma anche i tratti del viso erano diventati più maturi proprio quelli di un tipico adolescente, anche se Michael era entrato nel pieno della pubertà non aveva ancora i segni di Barba o baffi e questa cosa sollevo leggermente Ben, aveva sempre adorato il viso al naturale di Michael. fece scivolare la mano della sua guancia fino al suo collo, prima di fare incrociare i suoi occhi a quello dell'amico che stava ancora attendendo una risposta <<Il termine giusto e Demoni semi-corporeo. Infatti posso modificare il mio aspetto con un po' di sforzo, ma allo stesso tempo ho una forma fisica che non rischia di scomparire>> Michael segui i movimenti di Ben secondo dopo secondo e sussultò, quando quest'ultimo gli passò il pollice sulle labbra disegnandone il contorno del labbro inferiore. Sì ritrovó ad arrossire, ma comunque non abbasso la guardia. <<e rimango fisico anche in caso io perda le forze, allo stesso tempo mi permette di diventare anche non fisico e potermi spostare da una parte all'altra del mondo tramite apparecchi elettronici. Come computer, cellulari ho console digitali...a meno che qualcuno non recuperi la mia cartuccia in quel caso posso uscire anche se la console senza connessione a internet>>Michael sgranò gli occhi, gli sembrava una cosa così impossibile. una persona che in parte era corporea e in parte non lo era, poter viaggiare attraverso gli apparecchi elettronici, anche solamente il fatto che davanti a lui ci fosse il suo migliore amico che adesso diceva di essere un demone che effettivamente aveva tutto l'aspetto di un demone! il suo cervello, in quel momento non riusciva a elaborare tutte quelle informazioni e allo stesso tempo la sua psiche non riusciva a non trovare quasi fin troppo allucinogeno quello che stava vivendo.
Per un attimo, pensò di darsi un pizzicotto per capire se stavo sognando oppure no, ma allo stesso tempo una piccola parte di lui, desiderava che fosse così è perché davanti a lui c'era Ben la persona che credevo. Per perso per tutta quel tempo il suo migliore amico, l'unica persona che gli era davvero mancata in tutto quel tempo era lì davanti a lui <<Non capisco. io ho visto il tuo corpo in quella bara...eri tu ne sono sicuro>> Ben sorrise e si avvicinò lentamente al suo amico facendolo così indietreggiare fino alla testiera del letto quest'ultimo sembrava più calma di prima, ma continuava a stare sull'attenti cosa che lo faceva innervosire di più, ma decise comunque di tenersi il nervoso dentro per dargli delle giuste spiegazioni <<Nel momento in cui la mia anima è tornata in questo mondo, il mio corpo si è disintegrato è diventato letteralmente polvere, possiamo dire così>> Il suo amico lo ascoltava attentamente senza mai staccare gli occhi da quelli del biondo, che non poté fare a meno di sorridere nel vedere con attenzione Michael lo stesso ascoltando. << ed è come se da quella ne fosse stato plasmato un nuovo. è difficile da spiegare ma è come se avessero usato i resti che voi avete seppellita sotto terra... per crearmi una forma più adatto al nuovo me>>Nella testa di Michael iniziarono a formarsi un sacco di domande. Ok, la spiegazione che gli stava dando era abbastanza spiegativa nel contesto irreale che stava vivendo, ma comunque non riusciva a capire molte cose, ad esempio se il suo amico era diventato un demone, il che vuol dire che esiste il soprannaturale, quindi esiste il demonio è che allora esistono creature non umane di cui l'umanità non sa ancora nulla? Si massaggiò le tempie mentre cercava di elaborare tutto quanto, il che non era facile perché era davvero troppa roba da buttare giù tutta in una volta, allo stesso tempo stava seriamente cercando di non farsi prendere nuovamente dal panico perché solamente negli ultimi secondi aveva elaborato che "demone" di solito non era una parola legata a qualcosa di positivo <<Quando racconterò questa storia i miei genitori, probabilmente dovranno farsi due taniche di caffè per seguire il tutto>>Non ebbe neanche il tempo di terminare la frase che si ritrova una presa stretta sulla gola. Guardò Ben con gli occhi sgranati, mentre cercava di spingerlo via preso dal palco, il suo amico aveva messo una mano intorno alla sua gola e stava stringendo non abbastanza da soffocarlo, ma da togliergli un po' di fiato si. Il sguardo si era fatto serio e qui puntini luminosi che aveva al posto degli occhi erano diventati di un rosso ancora più intenso e delle strane venature nere avevano iniziato a spuntarli sulla pelle candida. Michael cercò di scalciare e di spingerlo via, ma si ritrovò nuovamente a constatare che il suo amico era decisamente più forte di lui, dall'altra parte Ben stava fissando il suo amico con uno sguardo terribilmente serio era stato istintivo per lui aggredirlo in quel modo, ma ovviamente stava piano piano riprendendo controllo e allentando la presa sulla gola dell'amico senza comunque lasciarlo andare ma continuando a fissarlo. Non avrebbe potuto di certo permettere che Michael andasse a raccontare in giro tutto quanto <<Adesso devi ascoltarmi bene Michael perché E davvero molto! molto! importante che tu ti metta bene in testa una cosa>>Il castano si ritrovò nuovamente ad avere gli occhi lucidi per la paura, mentre cercava di spingere via Ben con tutte le sue forze, quest'ultimo aveva allentato la presa sulla sua gola, ma lui continuava comunque ad essere sotto choc è spaventato, soprattutto perché quando l'amico aveva parlato si era sentita una metallica è sdoppiata di due tonalità diverse una molto meno umana dell'altra
<<Se parli a qualcuno dei tuoi amici di me di cosa sono ho lo fai anche solamente con la tua famiglia. Mi toccherà ucciderli, non ti devo spiegazioni e non ti devo neanche giustificazioni sul perché lo farò>>Michael sentì gli occhi pizzicare quando si Immagino anche solo per un secondo una scena del genere e subito annuì, mentre un singhiozzo sfuggiva dalle sue labbra, finalmente si sentì liberato dalla presa sulla gola e si ritrovò a tossire. Si Strinse ancora di più contro il bordo del letto mentre guardava con occhi spaventati il biondo,per un attimo si era davvero convinto che quello che avesse davanti era al suo amico, mentre ora doveva fare i conti col fatto che davanti a lui aveva a che fare con un demone, ed anche se aveva l'aspetto di Ben e per probabilmente per quanto condividessero ricordi e tutto, di certo non condividevano la stessa morale.
Ben si diede finalmente una calmata prendendo alcuni respiri profondi prima di provare a riavvicinarsi a Michael, ma quando provó a toccargli la spalla, questo si scostò in modo brusco cosa che fece molto infastidire il biondo che però non disse niente, mentre lo guardava. Sulla sua gola c'era un segno leggermente rossastro, non sarebbe rimasto livido Ma si sarebbe dovuto trascinare il segno rosso solamente per qualche ora, questo pensiero non avrebbe di certo fatto calmare Michael che continuava a cercare di mantenere le distanze da BBe. Michael inizio a pensare a qualcosa da dire per non lasciare che l'atmosfera si scaldasse si nuovamente e per evitare che il suo amico si arrabbiasse di nuovo <<Se non vuoi che la gente sappia di te, perché sei qui?>> Ben lo guardò qualche secondo in silenzio prima di alzarsi e sollevare lo zaino che aveva trovato sul letto dell'amico, per tutto il tempo era rimasto a terra mentre i ragazzi "parlavano" accarezzò lentamente il tessuto rovinato e alla fine si fece scappare una piccola risate <<Perché il destino mi ha dato finalmente occasione di vederti, ed io non ho intenzione di sprecare questa occasione>>Il castano non riuscì a trovare quella frase gentile o dolce come doveva ma anzi, sentì un brivido lungo tutta la schiena che non riusciva a spiegarsi. Sì guardò intorno massaggiandosi la gola dolorante prima di mordersi con forza il labbro, tentò di portare lo sguardo su Ben ora come ora, Aveva bisogno che lui se ne andasse per poter riflettere. Non voleva dirlo in modo sgarbato in qualsiasi altro modo che avrebbe potuto infastidire il bionda, quindi ci penso per qualche minuto. Il silenzio si era fatto così noioso che Ben iniziò seriamente irritarsi, si mise a giocare con un cubo di rubrik che aveva trovato sul comodino Michael pur di non stare a non far niente, in quel silenzio. Alla fine il suo amico finalmente si è decise a prendere parola <<Io credo che adesso però dovresti andare. Sai ho fatto un sacco di rumore e se i miei genitori venissero a controllare sarebbe un bel problema, no?>> Ben ridacchiò, mentre guardava Michael, era il modo più patetico imbarazzante in cui qualcuno gli aveva chiesto di togliersi dalle palle. Ma d'altra parte sapeva di essere stato un coglione col suo amico, quindi si alzò lentamente e andò a chiudere a chiave la porta della camera sotto lo sguardo abbastanza perplesso di Michael, per poi sedersi sul suo letto continuando a sorridere <<Oppure me ne vado domattina e noi possiamo fare una delle nostre vecchie serate insieme, uh? in fondo sono tanto stanco>>Michael sì sarebbe voluto dare uno schiaffo in faccia in quel momento, perché non riusciva a credere a quello che stava succedendo alla fine sospirò e si avvicinò al letto, forse tutto quello che stava vivendo era solo un incubo e il giorno dopo si sarebbe svegliato da solo nel suo letto. quando sì sdraio sopra sussulto nel sentire Ben che si metteva contro di lui spingendo il viso sul suo petto, sentiva il suo respiro accarezzarmi leggermente il collo e non riusciva a non trovare divertente il fatto che Ben fosse così più basso di lui da non riuscire ad arrivargli con i piedi alle caviglie <<mi sei mancato Michael>>e nessuno dei due disse nulla dopo quello.
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Come al solito se notate errori grammaticali molto gravi per favore non esitate a dirmelo!
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