Prefazione e Nota Autrice
Per te, che "resti sempre come sei,
e fai tutto come se vedessi solo il sole
e non qualcosa che non c'è".
Elisa – "Qualcosa che non c'è"
Prefazione
"Un corpo tatuato è un libro misterioso che pochi sanno leggere".
Nicolai Lilin, scrittore russo
Io ho quattro tatuaggi.
Il primo che ho fatto è una chiave di violino sul polso destro, come omaggio a colei che mi salva ogni volta che ne ho bisogno: la musica.
Il secondo l'ho fatto esattamente sei mesi dopo, non casualmente – il caso non esiste. Era il 27 febbraio del 2008, e sulla spalla sinistra ho voluto imprimermi per sempre nella pelle la scritta "Let it be". E', ovviamente, un chiaro riferimento ai Beatles, gli scarafaggi inglesi che hanno fatto la storia della musica. Ma è anche, e soprattutto, il mio motto: ciò che è diventato il pensiero che governa la mia vita. Let it be, infatti, significa letteralmente "lascia che sia". Tutto va secondo un disegno che creiamo giorno dopo giorno, con le nostre azioni e le nostre parole. Le mie, proprio per questo motivo, voglio che siano guidate da pensieri in cui albergano i sentimenti. Le emozioni. Vere, autentiche, pure. Senza filtri né barriere. L'amore, in primis, la gioia... il coraggio, il rispetto, la gentilezza... la passione, la curiosità, l'entusiasmo. Tutto ciò che può rendermi migliore, per me stessa e per gli altri. Consapevole, sempre di più.
Il terzo tatuaggio mi è stato regalato da una persona speciale, per un evento speciale, e lo condivido con colui che ho scelto per la vita: è un cuore che racchiude un altro cuore, dove spicca il nome "Fede". Può avere varie interpretazioni, poiché Fede è il diminutivo del nome di mio figlio, ma è anche la fede nella sacralità della vita. Non c'entra niente la religione intesa come è comunemente conosciuta.
Il quarto tatuaggio è una triquetra, simbolo celtico che significa un legame indissolubile... come quello che ho con i miei fratelli. Infatti, lo abbiamo fatto tutti insieme, lo stesso giorno, nello stesso posto: inciso per sempre sulla pelle, il nostro amore incondizionato.
Ebbene, i tatuaggi sono dei messaggi. Per chi li osserva, indubbiamente, ma soprattutto per chi li porta. Con sé, per sempre. In questo mio secondo libro avranno un valore ed un significato molto particolare. Come per tutto ciò che mi riguarda, non è certo una moda: è un simbolo. Sono simboli che racchiudono storie, magie.
Quella che state per leggere è una di queste. Buon Viaggio
Nota dell'autrice
Anche in questo romanzo, il secondo della serie "Tra il Dire ed il Fare c'è di mezzo... l'Amore!", un elemento predominante e fondamentale sono le melodie, che si abbinano alle parole. Mentre scrivevo la storia di Milena, tentando di immedesimarmi in lei e nelle sue sensazioni, due canzoni di sottofondo facevano crescere la percezione di ciò che andavo creando: la suoneria che ho abbinato a mio fratello, "Faded" di Alan Walker, e la spregiudicata "Pillowtalk" di Zayn.Non appartengono per niente al mio genere musicale preferito, ma queste note mi hanno permesso di liberare le mie fantasie, allontanare le mie inibizioni e il mio imbarazzo nel descrivere una passione molto potente, che vibra tra le pagine. E' pulsante, la si percepisce tra le righe...
Poi ho pianto con Tiziano Ferro – io! – mi sono sgolata con Irene Grandi provando ad immaginare come utilizzare i loro testi inserendoli nelle scene che ho riprodotto nella mia mente così nei particolari, che quando sento "Imbranato" le vedo... come in un film.
Vorrei poteste farlo anche voi. Leggete, sentite, e vedete.
Non mancano, ovviamente, anche altre citazioni... Ligabue, i Muse, Bennato, Grignani... e altrettante di film e serie tv.
Come è oramai noto, a mio parere i riferimenti musicali, cinematografici, bibliografici, storici, geografici, ecc., accrescono l'interesse e facilitano la comprensione dei concetti espressi.
Vediamo quanti ne conoscete... e invece quanti saranno una sorpresa!
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