-Potter se la crede un po' troppo per i miei gusti.- Dissi sedendomi al mio tavolo senza distogliere lo sguardo dal gruppetto di confusionari.

-Non si può di certo dire che non sia bello come un dio però e che non voli altrettanto bene.- Intervenne Ilaria mentre sorseggiava una tazza di tè.

-Insomma, non è poi questo granché. Tutti quei ragazzini che gli stanno intorno, persino mio cugino, e lo venerano sono davvero assurdi, nemmeno fosse il padre. Oh Salazar, aiutaci tu e chi lo regge per sette anni!

-Magari se provassi a parlarci scopriresti che non è poi così male.

-Già dal suo atteggiamento si capiscono fin troppe cose, ad esempio che si tratta dell'arroganza fatta persona.

-Sai mia madre dice sempre che chi disprezza compra. Non è che ti piace?

-Sei seria? Nemmeno morta mi metto a sbavare dietro a quel vanitoso che si crede chissà chi.- Mi alzai di scatto ed uscii dalla sala. Mi era passata totalmente la fame a furia di parlare di quel ragazzo. Mi districai tra gli studenti e raggiunsi il portone che conduceva all'esterno. Avevo bisogno di prendere un po' d'aria se volevo superare quella domenica.

La riva del Lago Nero era un luogo di calma, dove il tempo sembrava scorrere più lento e che in mezzo a tutto il trambusto della vita era in grado di farti riflettere per davvero. Sia che mi trovassi nel dormitorio e nel vedessi il fondale o che fossi qui ad ammirarlo dall'alto, era sempre un toccasana rispetto agli eventi degli ultimi tempi. Non avrei mai immaginato che la mia vita qui ad Hogwarts sarebbe stata così, avevo un piano in mente o forse una fantasia, eppure nulla era andato come previsto. Prima noi quattro eravamo una cosa sola, mentre ora eravamo semplici unità separate con i propri amici e abitudini diverse. Non parlavo più con Carlotta, con la quale avevo sempre avuto il rapporto più stretto oramai da diverso tempo, mentre i ragazzi erano diventati quasi degli estranei. Una leggera lacrima mi rigò il viso, ma l'asciugai immediatamente quando sentii una voce dire alle mie spalle:

-Ciao, sei Giulia Light?- Non poteva essere, tra tutte le persone presenti in questo mondo, proprio lui doveva essere venuto qui.

-Esatto, mentre tu James Sirius Potter, Grifondoro del mio stesso anno.

-Solo quello?

-Come scusa?

-È tutto ciò che hai sentito su di me?

-Cos'altro avrei dovuto sentire? Che sei il cercatore della tua casa? O forse che tuo padre è il salvatore del mondo magico? Mi spiace, però se cerchi qualcuno che ti elogi sei nel posto sbagliato.

-Che caratterino, mia piccola principessa.- Lo guardai male. Avevo capito perfettamente a cosa si stesse riferendo.

-Da che pulpito viene la predica. Sbaglio o anche tu sei molto arrogante.- Ovviamente era una domanda retorica.

-Dipende dai punti di vista, nella mia nobile casata nessuno mi considera tale.

-Allora sono onorata di essere la prima.

-Per curiosità, esiste un motivo ben preciso per cui non mi sopporti, oppure lo fai a prescindere vista l'avversità tra i grifoni e le serpi?

-Odio chi se la tira, tutto qui.- Mi rivolge uno sguardo stranito.

-Io non lo faccio. Sono un tipo un po' caciarone tutto qui, nulla di più e nulla di meno, poi se piaccio alla gente non è colpa mia.

-In ogni caso, c'è un motivo preciso per la tua presenza qui, o vuoi solo infastidirmi?

-Non lo so a dir la verità. Ti ho vista correre fuori e ho pensato di seguirti.

-Sai che è la definizione di stalking?

-Esagerata, volevo solo essere gentile. In più, non so se lo sai, Tommaso, tuo cugino, è uno dei miei migliori amici, perciò rischiamo di vederci spesso.- Si alzò in piedi. -Ora ho l'allenamento, ciao!- Andò via come un lampo. Quel ragazzo era davvero strano.

Pov. Carlotta

Avrei voluto solamente urlare. Com'era possibile che fossimo arrivati fino a quel punto? Eravamo riusciti a prendere tutte strade diverse dall'esatto momento in cui avevamo varcato quello stupido portone. Tommaso stava sempre con i suoi amichetti combina guai di Grifondoro, ovvero Potter, Foster ed una ragazza di nome Alexis-Eloyn, o qualcosa del genere. Viviana non fa altro che studiare o da sola o in gruppo. Infine, Giulia è diventata la principessa delle serpi. Una mia compagna di stanza, Morgan, stava continuando a raccontarmi non so bene cosa da diversi minuti, ma non l'ascoltavo, la mia testa era da un'altra parte. Non appena terminò lo sproloquio, mi congedai velocemente e mi diressi fuori dalla Sala Comune, dovevo trovare Viviana ad ogni costo. Lei era sempre stata la razionale, che trovava soluzioni anche ai problemi più grandi, perciò sarebbe stato l'aiuto più adatto in questo genere di circostanze. Ovviamente se fosse stata disposta ad ascoltarmi, cosa che negli ultimi tempi sapeva d'impossibile. Non avevo idea di quante aule, stanze o laboratori girai prima di trovarla, ironicamente, nel punto più semplice, la biblioteca. Era seduta ad un tavolo e consultava un grosso volume, che mi dava l'idea di non essere minimamente nel programma di quest'anno. Mi avvicinai piano, cercando di fare il meno rumore possibile, ma la fortuna volle che si trovasse in un angolo piuttosto appartato.

-Possiamo parlare un attimo?- Alzò leggera lo sguardo verso di me, come se fosse la prima volta in vita sua che mi vedesse.

-Sto studiando.- Chiusi il libro e mi sedetti sulla scrivania.

-Attualmente scusa ma è l'ultimo dei miei problemi. Il casino successo tra noi ha la priorità assoluta ed in parte per l'inizio di tutto è colpa tua quindi adesso mi starai ad ascoltare.

-Da quando hai questo bel caratterino?-Da quando serve che qualcuno qui dentro faccia la parte della persona matura!-Va bene, mi hai convinto. Sono tutta orecchi.

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Angolo Autrice

Sì, sono tornata, strano ma vero. Sfortunatamente ho iniziato l'università quest'anno ed essa mi ha tolto molto tempo libero.

Parlando della storia, oggi introduciamo, anche solo di nome per il momento, l'OC di FRA-STYLE. Cosa ci riserverà anche questo nuovo personaggio? Ma soprattutto cosa ne pensate del rapporto tra Giulia e James Sirius?

Non vedo l'ora di sentire le vostre ipotesi e commenti sulla storia.

Un bacio a tutti