Capitolo 5
Volo era andato bene, la scopa si era alzata quasi subito, perciò mi ero abbastanza divertita, anche se quello non aveva migliorato di certo il mio umore nero. Causato da quella discussione che, anche se all'apparenza non lo dimostrava, mi aveva ferita nel profondo. Una volta finita la lezione corsi in dormitorio, mi buttai sul letto e scoppiai in un pianto colossale. Dietro di me, quasi subito, sentii la porta sbattere. Ilaria si avvicinò al mio letto e si sedette accanto a me come una sorella pronta a portare conforto. Con voce flebile mi disse:
-Non devi piangere per loro, non né vale la pena. Chi ti fa soffrire non è degno della tua compagnia. Dimenticali ti aiuterà a stare meglio, ora hai noi e siamo migliori. Dimostragli che non provi dolore per l'accaduto e che sei superiore.- Mi asciugai con un fazzoletto le lacrime, avevo gli occhi rossi. Feci un respiro profondo e risposi:
-Hai ragione, non devo dargliela vinta. Se quello che vogliono è vedermi soffrire non darò loro questa soddisfazione.- Mi alzai velocemente e, dopo essermi data una controllata allo specchio, proposi di tornare in sala comune. Arrivate lì ci sedemmo vicino ai ragazzi e a Katie, che stavano chiacchierando animatamente, ridendo e scherzando, ma poi, d'un tratto, l'aria nella stanza si fece gelida e silente. Entrò una ragazza dai capelli color platino e gli occhi tra il verde e il giallo, era bellissima, in confronto a lei persino la dea Afrodite avrebbe sfigurato. Camminava con al seguito altre quattro giovani. Non avevo idea di chi fosse, perciò chiesi a Katie:
-Lei chi è?
-Non lo sai? Violet è la regina di Serpeverde, la ragazza più popolare della scuola, nessuno può avvicinarsi a lei senza il suo consenso, decide chi è in e chi è out, chi è una persona popolare e chi uno sfigato. Ma oramai è all'ultimo anno e deve scegliere quella che farà diventare, per ora, la principessa e l'anno prossimo regina. La può scegliere tra tutte le casate, quindi siamo tutte in lizza.
-Ah, ok.- Per sbaglio incrociai lo sguardo Violet, era molto intenso, sensuale e severo. Quel contatto durò per qualche istante, poi lei riprese la sua lenta camminata.
-Complimenti sei l'unica che ha il coraggio di guardarla negli occhi.- Mi passai una mano tra i capelli, non sapevo cosa risponderle, devo essere sincera. Una voce interruppe i miei pensieri:
-Ragazze, ma che problemi vi fate, cosa vi interessa se diventate quello o no.- Si tratta ovviamente di quel genio di Alexander.
-Parli bene tu! Non esiste un re! Per noi questo vuol dire potere, ammirazione e rispetto.- Rispose Ila.
-Se lo dici tu.- Si alzò e si avviò verso la sua camera, seguito a ruota da Ryley, che fino a pochi secondi prima era sdraiato sul divano. Volevo prendere una boccata d'aria, perciò uscii dai sotterranei e raggiunsi il portico interno, salii su uno dei muretti e mi sedetti chiudendo gli occhi. Ripensai a tutto quello che era successo in una singola giornata, avevo perso i miei migliori amici ed ero però cambiata, ero diventata una vera e propria Serpeverde.
Rimasi lì per una ventina di minuti in silenzio, finché sentì qualcuno dire:
-Possiamo parlare?- Aprii piano le palpebre e vidi Carlotta, indossava una gonna a pieghe grigia, un maglione di lana della casata, la camicia bianca, la cravatta leggermente slacciata, dei calzettoni bianchi poco più lunghi delle caviglie e delle ballerine con le fibbie.
-Ah, ora vuoi parlare? E prima quando Tommaso mi insultava tu dov'eri?
-Mi dispiace, volevo intervenire, ma non ho potuto!
-Bene e quindi ti aspetti che io ti perdoni così facilmente? Ti do una notizia, non lo farò, te lo sogni! Per me non esistete più! Avete ragione sono cambiata, ma non per colpa dei miei nuovi amici, per colpa vostra! Ora vattene non ho intenzione di spendere solo un altro minuto con te!- Mi guardò con sguardo affranto, i suoi occhi si riempirono di lacrime e poi corse via. Un battito di mani si fece strada dietro di me e una voce disse:
-Penso finalmente di aver trovato la candidata perfetta, mia cara da oggi in poi sei la futura regina di Serpeverde!- Si trattava di Violet in persona. Ancora non lo sapevo, ma la mia vita si stava radicalmente trasformando come per magia.
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Angolo Autrice,
lo so ci ho messo tantissimo ad aggiornare, però sono molto impegnata con la scuola di questi tempi, devo preparare una marea di tesine e tra poco inizio gli esami di idoneità al quarto, nonostante ciò il prossimo capitolo è già pronto e vi prometto che riaggiornerò a breve.
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