Capitolo 3

Un raggio verdastro si faceva strada tra le tende che ricoprivano le finestre del dormitorio femminile della casa di Serpeverde. Sentii un luccichio  sul volto, cercai di girarmi dall'altra parte, ma sentii Ilaria dire:  

-In piedi forza! I ragazzi ci stanno aspettando per fare colazione!

-Arrivo!- Mi alzai ancora mezza rincitrullita e, dopo essermi fatta la doccia, tornai in camera. Sul letto avevo già sistemato le cose da mettermi ovvero: leggins neri, maglione della casata, camicia, cravatta e scarpe da ginnastica. Il problema era che, al mio ritorno, era tutto sparito, perciò urlai:

-Dov'è finita la mia roba?

-Non urlare, l'ho presa io!

-Ma perché?

-Semplice, era orrenda! Ricordati che ora sei nella casa del grande Salazar Serpeverde, devi vestirti in modo appropriato e di classe.-  Ma in che gabbia di matti ero capitata? Volevo risponderle immediatamente, ma lei mi precedette dicendo: -Ti spiego una cosa le ragazze delle quattro casate  hanno sempre rispettato certe caratteristiche anche nel modo di vestire. Le grifone si vestono scaciate. Camicie mezze sbottonate, con le maniche risvoltate, le cravatte larghe e storte, pantaloni comodi per lo sport e capelli scompigliati della serie siamo sempre pronte per le avventure. Le Corvonero hanno sempre qualche fermaglio tra i capelli per tenerli indietro cosicché quando studiano possano non averli  davanti. Maglioni della nonna, gonne a pieghe o a tubino, camicie e cravatte perfetti, calzettoni lunghi fino a poco più sotto del ginocchio e scarpe da scolaretta da college babbano. Le Tassorosso invece portano maglioni pesanti di lana, camicie leggermente slacciate sul colletto con cravatte di un poco larghe, calzettoni bassi e scarpette con i lacci, mentre i capelli sono sempre legati con code o cose simili perché come dice il capello parlante da loro il duro lavoro non è innaturale e così possono faticare senza sudare troppo. Infine da noi, be' l'eleganza è perenne, gonne a ruota o leggermente più strette di marca, parigine o calze normali molto ricamate o direttamente senza. Camicie perfettamente stirate come le cravatte, golfino della casa firmati, ballerine o quando si è più grandi scarpe con il tacco e capelli sempre in ordine con pettinature particolari e perfette, da non dimenticare inoltre degli accessori come bracciali od orecchini che portano sempre un po' di eleganza in più.

-Ok, se lo dici tu.

-Ti ho preparato qualcosa da mettere, alcune cose le ho prese dal tuo baule altre vengono dal mio.

-Grazie.- Mi passò una gonna nera a ruota abbastanza corta, arrivava sopra il ginocchio, parigine e ballerine del medesimo colore, una camicetta, una cravatta e un maglioncino chiuso davanti.

Entrammo in sala grande dopo pochi minuti, tutti si girarono a guardarci, sinceramente se fossi stata in loro mi sarei girata anch'io, infatti, modestia a parte, eravamo stupende o per lo meno i vestiti lo erano. Non appena ci sedemmo al tavolo Alexander mi disse:

-Ti stanno molto bene i capelli, complimenti.- Erano tenuti tutti da un lato un delizioso fermaglio verde-argento come decoro.

-Grazie.- Arrossii leggermente non ero abituata a tutte quelle attenzione ad essere sincera, ma questo non mi dispiaceva a dirla tutta infatti il fatto di nascere in una famiglia di cervelloni ti faceva un po' perdere questo contatto umano di cui c'era sempre bisogno. Mi versai un leggero succo all'arancia rossa, stavo per iniziare a berlo quando una ragazza disse:

-Molto piacere io sono Katie Sangester e frequento il secondo anno!- Mi porse la mano con far cortese, aveva i capelli neri e gli occhi verdi, ricordava molto Alex da questo punto di vista, ma aveva un'aria più solare e socievole rispetto al ragazzo. Come mi aveva fatto notare prima Ila anche lei come le altre serpi era vestita in maniera elegante, con una gonna leggermente stretta grigia, golfino con i bottoncini davanti, calze ricamate e degli stivaletti con un leggero tacco. Le sorrisi, le strinsi la mano e risposi:

-Io invece mi chiamo Giulia Light.- Mentre facemmo colazione e chiacchierammo molto, ad un certo punto mi girai verso gli altri tavoli e vidi Carlotta parlare con altre ragazze della sua casata, Viviana leggere un libro antico e Tommaso ridere e scherzare con un gruppetto di Grifondoro.

Restai assorta nei pensieri per diversi minuti, fin quando Ryley non mi risvegliò dicendo:

-Che materie abbiamo oggi?

-Pozioni, trasfigurazione e volo.- Rispose Alexander

-Con chi?

-Pozioni con i grifoni, trasfigurazione con i corvi e volo con tutti.

-Ok, allora andiamo, non possiamo fare tardi alla prima lezione con Lumacorno, è il capo della nostra casa.

-Già.- Detto questo ci alzammo e tornammo verso i sotterranei. Giunti nell'aula di pozioni ci sedemmo intorno ai tavoli, posizionando i calderoni difronte a noi, aspettando l'arrivo degli altri. Una volta che tutti furono presenti,  il professore disse:

-Benvenuti nella vostra prima lezione di pozioni! Sono sicuro che tra di voi ci saranno maestri in quest'arte che hanno solo bisogno di un buon insegnate per scoprirlo, ma anche altri che se la caveranno soltanto o altri ch'è meglio che non tocchino mai più una provetta in vita loro, sta solo a voi dimostrarmi il vostro valore.

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Angolo Autrice

So di averci messo tanto ma ho avuto diversi problemi. Le altre persone che mi hanno chiesto di venire aggiunte lo saranno nei capitoli successivi.

Giulia

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