Capitolo 1

Era il ventotto marzo del 2015 e a Londra faceva stranamente molto caldo. Me ne stavo buttata sul letto in camera mia con un libro in mano, tranquillamente assorta nella lettera. Ma, sfortunatamente, dopo pochi minuti un gufo entrò dalla finestra. Era nero con dei riflessi blu sul piumaggio, si chiamava Friday, ed era il nostro gufo. Nel becco aveva quattro lettere, subito mi alzai e le presi. La prima era da mia sorella Lidia, una Corvonero al quinto anno, mentre la seconda e la terza erano lettere di lavoro di mio padre. L'ultima però mi incuriosii molto, infatti subito notai lo stemma delle quattro casate, la girai e lessi velocemente. C'era scritto ciò che da una vita sognavo di vedere:

Miss G. Light
Camera infondo al corridoio a destra
32, Hazel Street

Cara signorina Light,

siamo lieti di informarLa che lei ha il diritto di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui incluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi inizieranno il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il  31 luglio p.v.

Minerva McGranitt

Direttrice

Cominciai a saltellare per la gioia, non ci potevo credere, ero stata ammessa ad Hogwarts. Corsi immediatamente di sotto, per dirlo ai miei genitori. Li trovai in cucina a bere un caffè. Appena li raggiunsi strillai:

-È arrivata la lettera mi hanno presa, a settembre comincerò a studiare magia!- Mi aspettavo almeno un bravissima o cose del genere, ma l'unica cosa che ricevetti fu:

-Brava siamo contenti per te.-  Questo il brutto di essere in una casa piena di intelligentoni, che si perdono i sentimenti. Me ne tornai in camera mia un po' demoralizzata.  Lì presi l'oggetto babbano chiamato telefono, che usavo nonostante sia purosangue, e scrissi sul gruppo "Quartetto":

-È arrivata!- Immediatamente arrivano tre notifiche, due delle miei migliori amiche, ed una di mio cugino, i quali mi fecero le congratulazioni. A distanza di qualche mese o settimana anche loro mi riferirono che fosse successo anche a loro. Ero molto felice, questo vuol dire che i Disagiati, soprannome che avevo dato a noi quattro, sarebbero stati ad Hogwarts tutti insieme!  

La mattina del venti agosto ci eravamo dati appuntamento a Diagon Alley con le nostre famiglie per comprare l'occorrente per la scuola.  Arrivammo lì alle nove in punto. Incontrai Carlotta, Tommaso e Viviana davanti a Madame Malkin: Abiti per tutte le occasioni. Gli sorridi immediatamente e gli dissi:

-Ciao, pronti per fare spese?

-Ovvio!- Mi urlarono tutti in coro, dopo di che Carlotta chiese:

-Dove andiamo?

-Entriamo prima a comprare le divise visto che siamo qui davanti e poi andiamo da Ollivander per le bacchette.- Rispose saggiamente Vivi valutando tutte le opportunità disponibili.

I camerini dove provare le divise erano molto belli, ma soprattutto magici, e non stupidi e quasi inutili come quelli dei babbani. Usciti dal negozio avevamo quattro pacchetti con le nostre fantastiche divise dentro. Continuammo a percorrere Diagon Alley, finché non raggiungemmo il negozio delle bacchette. Attraversata la soglia venimmo accolti dal signor Ollivander con queste parole:

-Ecco qua dei nuovi maghi e streghe pronti a ricever le loro bacchette. Ma chi abbiamo di preciso vediamo, o Signor Fuor è un piacere rivederla sono oramai tre anni che sua sorella è venuta a comprare la sua bacchetta. A quanto ne so è Tassorosso e come la sua bacchetta è una gran lavoratrice, ma in questo momento è su di lei che mi devo concentrare. Quale bacchetta sarà più adatta a lei?- Detto questo scomparve tra gli scaffali, per tornare poi con due confezioni. Prese la prima bacchetta e gliela passò. Tommy la mosse e in quel preciso istante mandò in frantumi uno dei vetri della porta. Scoppiammo a ridere, ma da questo si capiva che non era quella adatta a lui. Decise di passar subito dopo alla seconda bacchetta che gli aveva messo sul bancone. Nel momento stesso il cui la strinse nella mano come un soffio caldo lo pervase, perciò il venditore di bacchette continuò:

-Molto interessante, ha una bella bacchetta, legno d'alloro, con nucleo di corda di drago, di quattordici pollici, di flessibilità solida, mi raccomando ne faccia buon uso. Ma ora Signorina Secret prenda questa e mi dica.- Al tocco di Carlotta qualcosa di simile a quello che era accaduto con il precedente. -La vostra è molto differente da quella del vostro amico, infatti è di legno di acero con un nucleo di capelli unicorno, dodici pollici e 1/4 "e flessibilità flessibile.- Poi si fece avanti Viviana, con le sue dita candide gli passò la prima bacchetta sullo scaffale in alto al centro della stanza, era di legno di larice con un centro di capelli unicorno dodici pollici e  1/4 "e flessibilità rigida. Ero agitata ora toccava me. L'uomo mi passò una scatolina che teneva già da un po' sulla scrivania, al contrario degli l'aria intorno a me si fece fredda:

-Curioso

-Cosa signore?

-Sa in lei come nella bacchetta a lei destinata vedo una doppia natura, infatti ha un nucleo di corda di drago che la porta ad avere molta facilità nell'apprendere le Arti Oscure, invece il legno di quercia inglese porta ad una magia libera soprattutto relativa al mondo naturale. È di dodici pollici e mezzo una misura standard, inoltre è molto flessibile.- Usciti dal negozio eravamo molto allegri finalmente eravamo entrati anche noi nel meraviglioso e fantastico mondo del maghi e delle streghe. 

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