9. Sto arrivando.
9. Sto arrivando.
Quando mi sveglio l'indomani, sono le quattro del pomeriggio.
Spaventoso dir poco, non ho mai dormito così tanto in vita mia, nemmeno quando facevo nottata per studiare per gli esami di maturità.
Hai parlato con Harry fino alle sette del mattino.
Giusto, ho parlato con Harry fino alle sette del mattino.
Mi ha contatta lui e ho avuto un piccolo infartino, non me l'aspettavo.
Poi sono arrivati a raffica i messaggi nel gruppo whatsapp, partendo da Liam e seguito subito dopo da Louis che lo insultava.
Niall mandava foto della sua tv dove mostrava una replica di una partita di golf, Harry ha invece successivamente mandato, una foto di una banana.
Così, a caso.
Io ho solo riposto con tre punti di sospensione perché scioccata.
Insomma, invece di avere quasi trent'anni a testa, sembrano quei ragazzi di diciotto anni che fanno minchiate tanto per far divertire la gente.
Ho sorriso peró, questo non lo nego.
La mancanza che provavo nei loro confronti non è passata inosservata e va bene così.
Mi piace pensare che, nonostante le strade divise, loro siano ancora una squadra.
Riguardo ad Harry, ho notato che usa ancora la maiuscola automatica e comunica a sticker.
La maggior parte sono di Louis e di Niall con le loro facce immortalate durante le interviste e alcune modificate dai fan.
Lo ammetto, la mia piccola parte da larry shipper ha avuto un sussulto ma non lo diciamo a nessuno.
Non dirò nemmeno che gli sguardi che si sono lanciati ieri sera durante little things, mi abbiamo quasi fatta piangere più della canzone stessa.
Scendo in cucina dove trovo Anne intenta a prepare la cena e Tonia che l'aiuta.
«Ben svegliata tesoro! Ti ho lasciato qualcosa in frigo, ho urgentemente bisogno di fare la spesa perchè mancano alcune cose.
Joseph e i bambini sono in città e torneranno presto, lascio tutto nelle vostre mani. Ti voglio bene stellina.» mi da un bacio in fronte ed esce di casa.
Ha parlato troppo velocemente, che ha detto? Non ho capito un cazzo.
Mi siedo sullo sgabello e appoggio la fronte sul marmo fresco.
Sospiro di sollievo e chiudo gli occhi.
Niente, ho ancora sonno.
«Scusa.» la voce di Tonia mi fa alzare la testa, punto i miei occhi nei suoi.
«Non ho capito che dicessi la verità fin quando Harry non ha chiesto se stessi beni e se fossi viva.» fa una mezza risata.
«Ti vuole bene anche se non lo dimostra apertamente, mi dispiace così tanto averlo insultato e di aver insultato anche se velamente te. Sono una stronza e non merito il tuo perdono, ma fatti dire che hai avuto una fortuna spacciata amica mia.»
Scoppio a ridere e le faccio segno di avvicinarsi a me.
Ci abbracciamo strette e sospiro contenta.
Ora si che va tutto bene.
Mi mancano i ragazzi.
L'ho capito mentre ero intenta a lavare i piatti. Stavo pensando alla bella serata passata e vorrei che si ripetesse, sono tutti in città quindi potrei... no, non si può.
Sospiro sconsolata e mi rigiro nel letto, indecisa se fare una nuotata al lago o meno.
Sono le dieci di sera, abbiamo cenato e ora tutti sono nelle rispettive stanze. Tonia sta parlando con il suo ragazzo, non vuole essere disturbata.
E chi vuole farlo, scusa.
Si, farò una nuotata al lago.
Mi metto il costume che mi sono portata, -l'unico che ho a dirla tutta- e scendo piano le scale per non fare rumore.
Prendo le chiavi che ci sono sul mobiletto davanti all'ingresso e chiudo la porta alle mie spalle.
C'è un po' di freschetto ma è sopportabile.
Arrivata alla riva, stendo un vecchio telo che ho trovato in uno dei cassetti e mi tolgo il vestitino che ho messo.
Il motivo? Non lo so.
Non sapevo che altro mettermi, ma chi se ne frega.
Il trillo del telefono mi fa fermare sui miei passi, dunque lo prendo e apro whatsapp.
È harry.
Il cuore salta un battito e apro velocemente il messaggio: che stai facendo?
Alzo un sopracciglio e gli mando una foto della distesa d'acqua che è davanti a me.
Harry: Stai seriamente prendendo in considerazione di fare il bagno a quest'ora?
Io: perchè no? Era il mio intento fin da quando sono arrivata qui ahahaha
Harry: C'è freddo?
Io: solo un po' di vento ma è sopportabile.
Harry: Sto arrivando e non farti il bagno senza di me.
Poi, torna offline.
Spalanco la bocca e cerco di non urlare.
MA È SCEMO?????
Cinque minuti dopo, Harry Styles spunta in tutta la sua bellezza con un paio di pantaloncini a costume nero e una maglietta dello stesso colore a maniche corte.
Gesú, niente pensieri impuri per favore.
«Hai aspettato, brava amica.» sorride, dandomi un veloce bacio in guancia.
Stende un telo da mare firmato gucci accanto al mio e si toglie la maglia senza avvisare.
La mia gola, si secca.
La falena.
I quattro capezzoli.
E.. oddio, non ce la faccio.
I miei occhi lo stanno divorando.
«Tutto bene? Che faccia, scusa se non sono nei tuoi standard di bellezza.» borbotta.
Il problema è che sei tu il mio standard di bellezza, Harry.
Vorrei dirgli così, ma sto in silenzio e andiamo finalmente a tuffarci.
«Cazzo!» impreco, sentendo l'impatto con l'acqua fredda.
Harry scoppia a ridere divertito e fa una nuotata verso il largo.
«Qui è più calda, vieni!»
Lo raggiungo con i denti che battono fra loro e lo guardo mentre si sistema i capelli svogliatamente.
«Dovresti farteli ricrescere.» commento, dando voce ai miei pensieri.
«Tu dici? La gente mi prendeva in giro, dicevano che sembravano sporchi quando invece erano solo le luci.» borbotta.
«Nah, non è importante il pensiero della gente. Sei libero ormai, no? Puoi fare quello che vuoi e se ti piacciono i capelli lunghi, falli crescere. Io ti ho dato un consiglio, stavi bene.» alzo le spalle e metto la testa sott'acqua per bagnare i capelli.
«A me piacevano, ho aspettato mesi e mesi per farli crescere e nel frattempo usavo quelle bandane enormi per tenerli fermi.» fa una mezza risata al ricordo.
«Stavi bene anche con la bandana, tranquillo. E anche con i capelli a caschetto. Sai che noi fan abbiamo dato nomi alle rispettive "ere" dei tuoi capelli?» dico con un sorriso.
«Lo so, mi diverto a leggere quelle battaglie su twitter tra "price harry e long hair". Ho visto anche che molte persone si sono bloccate tra loro per il pensiero diverso che avevano.» scoppia a ridere, seguito da me.
«Allora, come sta andando la tua fase di scrittura?» chiedo per spezzare il silenzio.
«Va.. bene, credo. Insomma, ancora sono ad un punto morto ma va bene.» annuisce.
«Sono contenta. Mi farai sentire qualcosa?»
«Se lo desideri, si.»
«Ovvio che lo desidero!» gli lancio un'occhiata eloquente.
Dopo, cala un silenzio alquanto imbarazzante.
I suoi smeraldi sono fissi nei miei occhi che subito dopo, guardano ovunque tranne che i suoi.
Mi mette in soggezione, non riesco a reggere il suo sguardo.
«H-hai un po' di mascara sotto gli occhi.» mi dice, continuando a fissarmi.
«Oh.» mormoro, cercando di togliermelo.
«Ferma, stai peggiorando la situazione. Faccio io, posso?» mi chiede.
Annuisco e si avvicina.
Harry chiede il permesso pure per un piccolo tocco.
Mi viene da piangere, è così prezioso.
Vorrei un uomo così nella mia vita un giorno, chiedo tanto?
Il suo pollice toglie la sbavatura da entrambe gli occhi e sento la morbidezza del polpastrello sulla pelle.
Vi prego, se è un sogno non svegliatemi.
«Fatto, tutto risolto.» mi dice, prima di allontanarsi.
No, vieni qui per favore.
Avvicinati.
«Come mai sei venuto qui?» chiedo, mi schiarisco la gola perché sembra che non abbia più voce aiuto.
Alza le spalle e fa un mezzo sorriso:«Non mi vuoi?»
Come prego?
«In che senso?» che caldo, ho bisogno di fare una nuotata.
L'ho già fatta, dio santo.
Che cogliona, il mio cervello si fulmina quando sono accanto a lui.
«Nel senso.. non mi vuoi qui?» scoppia a ridere.
Ah.
E certo, viva maria.
«C-certo che ti voglio, che domande! Mi chiedevo perché così, all'improvviso.» borbotto.
«Avevo bisogno di fare questa pazzia. A volte dimentico di essere Harry prima ancora di Harry Styles, ho bisogno di qualcuno che me lo faccia ricordare.» si sistema i capelli all'indietro e fa un sorriso triste.
Deglutisco e mi sento una scema, sto letteralmente guardando quella falena sullo stomaco, ignorando il suo discorso serio.
«Sam... tutto bene? Ci sei?» mi schiocca due dita davanti agli occhi e sussulto.
«S-si, perdonami. Veramente, chiedo scusa. Ci facciamo una nuotata più in là così ti sfoghi meglio, eh?» faccio un sorrisino.
Harry si sta aprendo con me, non posso perdere questa occasione.
È sempre così riservato, non usa nessun mezzo se non le sue canzoni e molte sono anche incomprese.
Dopo una manciata di minuti, finalmente ci fermiamo in un punto totalmente distante.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere, siamo proprio due matti.
«Stavi dicendo?» deglutisco e lo guardo negli occhi.
«Niente di che, una scemenza.» fa un movimento della mano, come per dire "fa niente è solo un enorme cazzata."
«Penso che tu debba ricordartelo da solo, sai?» lo guardo, leccandomi il labbro inferiore sentendo una piccola puntura.
«Insomma, vivi nel mondo della musica da undici anni. Giá dovresti sapere non solo la differenza ma anche come ci si comporta.»
«Si lo so ma... ma è difficile. Ci sono momenti in cui apprezzo così tanto l'essere Harry Styles e altre invece, che vorrei solo tornare a quando ero un ragazzino ingenuo. Ho visto così tante cose orribili, che mi fanno pensare: cazzo, allora il peggio è questo? Pensavo non esistesse.» sospira rassegnato.
E il mio cuore ha fatto crack, niente da dire.
Mi avvicino e lo abbraccio di slancio, non c'è niente da dire su questo fattore. Ha solo bisogno di un abbraccio.
Mi stringe a sua volta e posa la guancia sulla mia spalla.
Devo dire che questa è la prima volta che abbraccio del tutto Harry. Ci siamo solo io e lui, nessuna presenza dei ragazzi e niente freno a mano.
Mi stacco per poco e appoggio la fronte alla sua: «Puoi contare sempre su di me, lo sai vero?» sussurro.
«La mia spalla è pronta a raccogliere le tue lacrime quando vuoi.»
Fa una mezza risata e dice: «Grazie.»
«A questo servono gli amici, giusto?»
«Giusto.»
Lo abbraccio di nuovo e lascio un piccolo bacio sulla spalla.
Mi andava di farlo, così.
Spero non se la prenda.
«Samantha?» mi richiama.
«Mh?» sono del tutto presa dall'abbraccio, insomma non mi ricapiterà una seconda volta.
«Posso baciarti?»
Ed ecco il panico, porco giuda.
Mannaggia ad Harry Styles e i colpi al cuore che mi fa venire.
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