19. Piú del Natale.

19. Piú del Natale.

«Mi sento in colpa.» ed ecco qua.

Siamo appena usciti dal negozio e stiamo andando in aeroporto a prendere Davide.
Ho preso una sciarpa ad Anne e una maglietta carina per Filiph anche, mentre alla mamma di Harry ho preso un maglioncino carino a tema natalizio rosso e bianco sperando le piaccia visto che non c'era molto che si avvicinasse ai suoi gusti.
A Gemma invece, ho preso semplicemente una piccola collanina che costava davvero poco e ha un ciondolo a forma di cuore. Quella l'ho pagata invece.

I bambini alla fine, hanno avuto un pacco regalo da parte mia e di Tonia con dentro un sacco di caramelle e cioccolato, lo apriranno la notte di Natale anche se sa già sanno cosa ci sia dentro ma va bene.

«Per cosa? Per non aver detto niente ad Harry per l'invito oppure che stiamo andando a prendere Davide nel bel mezzo di un mio tradimento?»

Sussulto sul sedile e mi giro a guardarla con occhi sgranati.
Tutte e due, forse.
Anzi, togliamo il forse.

«I-io glielo dirò appena viene. Promesso. Mi sentivo troppo in colpa, mi ha regalato un anello di trecento sterline, è stato il minimo. Sai che i suoi figli sono partiti per l'Europa e la moglie è morta due mesi fa? È solo Tonia, io-»

«Stavo scherzando, so quanto il tuo cuore può sciogliersi. Hai fatto la cosa giusta, Harry non se la prenderà per certo.» mi lancia un sorriso.

«Tu come ti senti? Stiamo per arrivare.» dico.

«Bene. È stato un piccolo bacio, non ci ho fatto chissà cosa. Anche se so che il tradimento vero e proprio, capita quando senti qualcosa che non dovresti. Ed io ho sentito qualcosa con Niall, piccola certo, ma l'ho sentita. Non me lo perdonerò mai.»

«Non è sbagliato quello che senti. So quanto ami Davide, avete superato tante cose ma forse è arrivato il momento di prendere una strada diversa?... Non so, lo credo e basta. Non ti ci vedo nemmeno sola a dire il vero, ma forse hai bisogno del tempo per te.» ammetto, mettendo la marcia.

«Sei senza peli sulla lingua, lo apprezzo e grazie. Ora voglio vedere come va, ci sono un sacco di cose che dobbiamo chiarire come il matrimonio.»

«Come il matrimonio..» mormoro.


«Stellina, ciao! Finalmente ti conosco.» Davide mi raggiunge bloccandomi in un abbraccio.

«Ciao.» sorrido.

Ci stacchiamo e torna dalla sua ragazza che sembra abbastanza nervosa ma i suoi occhi sono felici, basta questo vero?

«Mi sei mancata da morire.» mormora, dandogli un bacio da capogiro.

Guardo ovunque tranne che loro e mi affretto ad entrare in auto dove i bambini stanno dormendo.

«Allora, cosa mi raccontate? Cosa avete fatto in questi giorni?» Davide chiude lo sportello con un sorriso e cerca di non svegliare le piccole creature accanto a lui.

«Nulla di che, soliti drammi di wattpad.» fa spallucce la mia amica.

«Oh, capisco. E con Harry come va? Tonia mi ha spiegato che per colpa delle foto che ha pubblicato lei, avete avuto una litigata. Avete risolto?»

Le foto che ha pubblicato lei..

Giro di scatto lo sguardo verso di lei con gli occhi spalancati.
«Sei stata tu?..»

«I-io no! Davide si è confuso e-»

«Cosa? Hai detto che lo sapeva.» ribatte in fretta.

«Mi hai delusa.» questa è l'ultima cosa che dico, continuando a guidare fino a casa.

Prendo in braccio Claire e Davide prende Jack, entrando in casa.
Li mettiamo nelle loro camere a riposare e mi sistemo sul divano con un sospiro.

«Ei ragazze.. non volevo farvi litigare
e, io non sapevo che-»

«Davide, va tutto bene. Non è colpa tua.» appoggio la testa sullo schienale stancamente e rispondo al telefono che sta squillando.

È Harry.

«Samantha, possiamo parla-»

«Ei Harry, ciao.» le lancio un'occhiata e mi alzo, uscendo in giardino.

«Ciao! Disturbo?»

«Niente affatto. Abbiamo preso il ragazzo di Tonia, siamo a casa adesso.» mi siedo sull'amaca e sospiro.

«Tutto bene?»

«Si, dai. Poi te ne parlerò quando ci vedremo. Come stai?»

«Tutto bene! Ho registrato una canzone finora anche se sono a corto di idee.» fa una risatina.

«Mi manchi.» dico, alzando gli occhi verso il cielo ricoperto di stelle.

«Mi manchi anche tu. Vuoi che venga lì?»

«Non voglio disturbarti, sarai stanco molto probabilmente. Ci vediamo domani.»

«Come vuoi. Allora io vado, spero che tu possa riprenderti in fretta, mi servi felice.» e lo sento sorridere dall'altro capo.

«Lo spero.» alzo le spalle e chiudiamo la telefonata dopo l'ultimo saluto.

Buona Vigilia anche a te, Sam.


È mattina ed io non voglio alzarmi per nessun motivo  al mondo ma devo. Devo aiutare Anne a prepare il pranzo e a pulire la casa.
Devo.
Con un sospiro, apro il telefono e mando un messaggio a Louis per fargli gli auguri visto che è il suo compleanno.
Dopo di che, mi preparo malamente e scendo ad aiutare la mia host mum.

«A che ora arriverà Harry?» mi chiede Anne che è intenta a a pulire la cucina.

«Per le otto, credo. Mi ha detto così.» alzo le spalle e continuo a sistemare il cibo nella credenza.

«Spero che per quell'ora, la casa sia già finita.»

Scoppio a ridere e annuisco d'accordo.
Tonia ci aiuta e la vedo assente, dopo credo che le parlerò.
Dopo, forse.
Non se lo merita però, merita il mio totale silenzio.
Ieri sera, dopo aver parlato con Harry, ha provato a rivolgermi la parola ma l'ho ignorata e Davide si è sentito in colpa anche se la colpa non è del tutto sua.

Sospiro e continuo a posare il cibo, dopo di che mi dedico a spazzare anche se il campanello di casa mi fa bloccare.

«Aprite voi! Sono impegnata a lavare il bagno.» Anne da sopra, urla la sua richiesta.

Scuoto la testa divertita e vado ad aprire.
Mi trascino svogliatamente e apro la porta.

«Ehi!»

Davanti, c'è Harry.
Con tutta la sua bellezza, mi sta sorridendo nonostante io sia uno schifo.
Struccata, una maglietta del pigiama versione natalizia a righe rosse e bianche e i capelli sciolti e sporchi sulle spalle.

«Harry! Cosa ci fai qui?» gracchio con gli occhi sgranati.

«Disturbo? Sono venuto il prima possibile perché ieri al telefono ti sentivo abbastanza triste.» mormora.

Non disturbi mai amore mio.
Ma porca troia, non è il momento.

«Ehm.. stiamo facendo le pulizie a dire il vero.»

«Posso aiutare se vuoi, non ho nulla da fare sinceramente.» e sorride di nuovo.

Madonna, è proprio bello.

Mi sposto con un sorriso timido e lo faccio entrare.

«Chi era alla port- Ah! Ciao Harry, benvenuto cosa ci fai qui?» Anne con il piede sposta una fulina di polvere sotto al divano e fa un sorriso nervoso.

«Sono venuto prima se non è un problema. Samantha mi ha detto che state pulendo, posso offrirmi per darvi un aiuto.» chiudo la porta e cerco di sistemarmi i capelli mentre è distratto.

«Ma no tesoro, siediti e riposati.»

«Non c'è problema davvero, non sapevo cosa fare.» fa spallucce e si toglie il cardigan arcobaleno, rimanendo in maglietta rossa a maniche lunghe.

Anne esita ma poi annuisce e finiamo così a sistemare la casa in quattro, dopo si è aggiunto anche Filiph sotto minaccia di sua moglie.

Un'ora -o forse due- più tardi, ci ritroviamo in cucina stanchi ma soddisfatti.

«Per cena abbiamo pensato di fare qualcosa di italiano, in modo da non far sentire la mancanza alla nostra Sam. Cucinerà lei a quanto pare.» Anne beve un sorso d'acqua e mi fa un sorriso che ricambio.

«Sai anche cucinare?» il ragazzo accanto a me si gira e spalanca la bocca.

«Si. Me la cavo.» alzo le spalle e soffio via una ciocca di capelli.

«Bene, io vi lascio e vado a farmi una doccia. Puzzo da morire.» la mia host mum saluta con un bacio Harry e sale sopra, seguita dalla mia amica Tonia e suo marito.

Io ed Harry siamo rimasti soli e sento già l'agitazione.

Smettila è solo Harry.

«Ti va di andare in giardino?» propongo.

«Certo.»

Usciamo fuori e ci sdraiamo sull'amaca ed Harry mi avvolge le spalle con un braccio per stare comodi.
Il piccolo venticello ci fa rilassare e chiudo gli occhi con un piccolo sorriso, stringendomi nel petto di Harry.

«Cosa volevi dirmi?»

Mi irrigidisco e mi schiarisco la voce.
«È stata Tonia.» dico dopo qualche minuto.

«A fare che?»

«A postare quelle foto. Me l'ha detto Davide, in macchina. Mi sento morire. Non me l'aspettavo, non capisco perché l'abbia fatto.» cerco di non piangere e nascondo il viso tra il suo collo e la spalla.

«Forse è gelosa? Non lo so, ma vedo solo del marcio in questo gesto. Non me l'aspettavo nemmeno io a dire il vero, sembravate tanto amiche.» mi accarezza il braccio e sento un brivido di freddo.

«Lo sembravamo, ora non so che fine ha fatto la mia amica. Non credo che riuscirò a perdonarla.» borbotto.

«Spero si sistemi tutto al più presto. Niall ci ha invitato ad una sua partita di golf il 27 dicembre. Non voglio che si rovini l'atmosfera.»

«Giocherai anche tu?»

«Mh.. forse, chi lo sa.»

Sorrido e gli lascio un piccolo bacio.
Sposto la testa e lascio un altro bacio in guancia.

«Mi piacerebbe un sacco rimanere con te, ma devo andare dai ragazzi. Stiamo facendo una sorpresa a Lou per il suo compleanno.» sospira.

«Va bene, ci vediamo dopo?» sospiro.

«Promesso.» e finalmente mi bacia.

Giochiamo un po' con le nostre labbra e svogliatamente ci alziamo.

«Comunque sei bella struccata, più bella. Più del Natale anzi.» dice di colpo, quando lo accompagno fino in macchina.

«Davvero?» sento le guance avvampare.

«Davvero.» sorride e mi lascia un ultimo bacio.

«Ah.. Harry? Domani a cena abbiamo un invitato speciale, ti va di passarlo con noi?»

Mi guarda confuso e annuisce comunque: «Quando saprò chi è?»

«Domani.»

Scoppia a ridere e mi lascia un altro bacio, entrando in auto.

Porca troia, devo prepararmi.
In fretta anche.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top