16. Paparazzi.
16. Paparazzi.
Sono sicura che tutto sia cambiato tra me e Harry.
L'ho capito quando dopo aver fatto l'amore per tre volte, mi ha accarezzato come se fossi un qualcosa di prezioso e mi ha guardato a lungo così intensamente da farmi tremare anche l'anima, quando parlavo di cose stupide e senza senso.
Si alza svogliatamente dal letto dopo avermi dato un bacio veloce e si rimette la maglietta e i pantaloni.
«Harry?» lo chiamo, coprendo per bene il mio corpo con le lenzuola.
Appoggio la testa su una mano e lo vedo mentre mi lancia un'occhiata in attesa.
«Si?» risponde dopo qualche secondo, visto che non mi decido a parlare.
«Cosa... cosa succederà adesso?» con l'indice giocherello nervosamente con il lenzuolo.
«Niente.» fa spallucce.
Mi giro di scatto a vederlo e boccheggio a corto di parole.
Come.. niente?
Ma è coglione?
«Ah.» non so cosa dire e ho un piccolo fastidio all'altezza del cuore, spero che non se ne accorga.
«Ehi, Sam? Non pensare cose negative! Intendevo che non cambierà niente e staremo insieme, me ne fregherò ulteriormente dei paparazzi. Ci frequenteremo, andremo a cena insieme, faremo l'amore, ci comporteremo come una coppia normale e ognuno continuerà con la sua vita come sempre solo con una diversità: avremo l'uno accanto all'altro, capisci?» si inginocchia all'altezza del mio viso e mi fa un piccolo sorriso.
«Sono stato un coglione a perderti, non voglio che succeda di nuovo. Sei una delle persone più belle e interessanti che abbia mai conosciuto, voglio portare avanti la nostra frequentazione.»
Quasi scoppio a piangere e per evitare che succeda, prendo il suo viso con entrambe le mani e lo avvicino al mio per baciarlo.
«Lo voglio anche io, da morire.»
«È perfetto allora, no?» sorride come un bambino.
«Sei proprio bello, mi chiedo come farai a farti vedere con me in giro.» borbotto.
«Sei bella anche tu, più di me. E non me ne frega niente, a me piaci anche così.» annuisce convinto.
Sorrido come una scema e gli lascio un altro bacio.
Si rimette le scarpe e apre la finestra guardando verso sotto.
«Spero di non morire, ci sentiamo dopo.» mormora con una smorfia.
«Spero anche io che tu non muoia.» ammetto.
«Devi dedicarmi ancora una canzone.»
Fa un risolino e dice: «Ne ho scritte due, tranquilla. Ci sentiamo dopo, ciao.»
Con questa sua ultima affermazione, mi lascia spiazzata e si arrampica per scendere giù.
Oddio, questo è pazzo.
«Sicura di stare bene?» Tonia mi guarda stranita mentre cammina affianco a me.
«Assolutamente si.» ammetto con un sorriso.
Mi stringo nel mio cappotto nero e continuo a camminare per le strade di Londra con la mia amica affianco.
Natale è alle porte e il tempo in città lo fa capire perfettamente, il cielo è quasi sempre grigio e mi manca un po' l'estate ma amo anche il Natale, per carità.
«Mi mancherai da morire, anche se non abbiamo fatto un cazzo.» mormora la mia amica.
«Mi mancherai anche tu e oggi è la giornata perfetta per colmare l'assenza che ho avuto nei tuoi confronti. Mi dispiace da morire.» e sono sincera. Tonia mi è stata accanto senza lamentarsi e mi sento tremendamente in colpa per questo.
«Lo spero.» fa una risatina e la seguo a ruota.
Ci sediamo in un bar e ordiniamo qualcosa da bere.
Lei, come al solito, prende qualcosa di alcolico; io prendo solo una tazza di cioccolata calda e una piccola ciambella alle nocciole.
«Ho fatto l'amore con Harry.» sbotto di colpo.
La mia amica, difronte a me, rielabora per bene le parole e sgrana gli occhi prima di tossire convulsivamente.
Sputacchia un po' di vodka lemon e si pulisce in fretta con il tovagliolo.
«Ma quando?» fa un verso acuto.
«Ieri. Mentre dormivi.»
Apre la bocca e la richiude, non sapendo cosa dire.
«Dio santo che schifo!» brontola con una smorfia.
«Ehi! Non giudicarmi.»
«Non lo faccio ma almeno un po' di rispetto.» sorride divertita.
«Scusami. È successo così velocemente che.. che sembra un sogno.» bevo un sorso della mia bevanda pensierosa.
«Mi ha detto che vuole continuare la nostra frequentazione, si è scusato prima ovviamente. Ah e mi ha detto che ha scritto due canzoni, su di me.»
La mia amica mi guarda e poi fa un rutto.
Alcuni la guardano sconcertata e lei se ne frega, continuando a guardarmi con quegli occhi che sembrano davvero giudicarmi.
«Sei felice?» mi chiede semplicemente.
«Si, certo.» ribatto senza esitazione.
«Allora basta così.» alza le spalle non curante.
«Importa questo, spero tu non soffra e che io non debba rompergli i denti perfetti che si ritrova con un pugno.»
Scoppio a ridere e le stringo una mano amichevolmente.
«Grazie di tutto, sei fantastica.»
Sorride anche lei, continuando subito dopo a bere indisturbata il suo drink.
Parliamo del più e del meno, sentendo successivamente un lampo poco lontano da noi.
«L'hai visto anche tu o sono pazza?» chiedo con occhi sgranati.
«L'ho visto anche io. È un flash di macchina fotografica.»
«Grazie intelligentona, ci ero arrivata anche io fin qui.» ribatto piccata.
«Scusa, sai come sono fatta.»
Un altro click, un altro flash.
«Porco giuda, ci sono i paparazzi.» trillo con le mani sudate.
«Sti stronz e merd! Teng e set e fam e chest, spuntano così. A fancul!» Tonia si alza e lascia una banconota di trenta da sterline sul tavolo.
Iniziamo ad incamminarci a testa bassa, cercando inutilmente di scappare da questi.
Prendo il telefono e chiamo Harry.
«Che stai facendo?» mi chiede la mia amica.
Faccio un cenno con la mano e sento la voce del ragazzo dall'altro capo: «Che succede?»
«I paparazzi stanno seguendo me e Tonia, non voglio farli appostare davanti casa di Anne e Filiph. Aiutami ti prego, non so gestire queste cose.»
«Okay, fai un bel respiro. Ora ti mando la posizione di casa mia, l'altra casa mia. Venite qui, così loro non disturberanno notevolmente. Vogliono solo gossip e l'avranno.»
«Harry? Mi stai facendo venire a casa tua per un cazzo di gossip?» esclamo indignata.
«No certo che no, cretina. Voglio solo farti capire che loro non cercano altro se non questo. Venite qui, sistemo io la situazione. E Sam, copri il più possibile Tonia. Tu puoi stare tranquilla, lei no.» ribatte.
«Sarà fatto.» dico, prima di staccare.
Tolgo il cappotto e copro il viso della mia amica che mi guarda ancora confusa.
«Amo, tieni questo e copriti. Stiamo andando da Harry, può aiutarci.»
Annuisce senza domande e tiene il cappotto con le sue mani.
Sento freddo da morire ma non posso lamentarmi, voglio proteggetela al più presto.
Mi stringo le braccia cercando una fonte di calore e apro il telefono, aprendo il messaggio di Harry che contiene la posizione.
Grazie a dio, non è molto lontano da qui.
Sento ancora i click dietro le mie spalle, affianco e forse anche davanti e mi sento a disagio.
Pensavo di essere pronta, dico davvero, ad avere una relazione con Harry ma è impossibile.
Non mi ci abituerò mai, lui ormai vive oltre dieci anni quests vita e io sto entrando come una ladra e non mi piace.
Non sono pronta.
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