12. Crack.
12. Crack.
Un'ora dopo e io e Tonia siamo esattamente nel nostro posto preferito, tanto desiderato fin dal 2013 e con tanto della prima volta che lo vediamo: il molo di Clevedon.
Quando ho visto per la prima volta il videoclip dei ragazzi, ho già detto fin dall'inizio che prima di morire, avrei dovuto visitarlo.
Ho aspettato anni, ho smesso di seguire la band per un po' e adesso eccomi qui insieme ad una delle mie più care amiche.
«Mannacc o' cazz. C'è troppo freddo, potevi avvisare così potevamo prendere qualcosa di più pesante.» Tonia sbatte i denti tra loro per il troppo freddo e si stringe a se stessa.
«Ehi! È stata una cosa improvvisa, non lo sapevo nemmeno io. Ora per favore, rimaniamo in silenzio e ammiriamo il posto.» protesto. Un fumo caldo esce dalla mia bocca e boccheggio.
Cazzo, ha ragione però.
Il telefono squilla per la terza volta e lo ignoro.
È Harry, non voglio parlargli.
Mi sento ancora in imbarazzo e non voglio pronunciare nessuna parola in sua presenza.
«Rispondi tu o lo faccio io? Sono stanca di questa merda di suoneria.» Tonia scende le famose scale in cui c'è stato anche Niall Horan e quasi scivola.
Trattengo una risata e rispondo.
«Dimmi.» sospiro.
«Dove sei?»
Alzo gli occhi al cielo e una gran folata di vento mi stralla quasi i capelli.
«Non sono affari che ti riguardano.»
«Non sento un cazzo. Samantha dove minchia sei?» ed ecco la sua pazienza traballare.
«Non dire le parolacce sir, non sono da te.» alzo un sopracciglio e faccio un sorriso anche se non può vedermi.
«Sei seria? Mi eviti per chissà quante ore e te ne esci così, facendo l'ironica? Dove sei Samantha, non sto scherzando. Ho bisogno di parlare con te urgentemente.» e dalla voce, capisco che è sincero.
«Sono sul-»
«Ti ho vista, stai ferma là.» e mi stacca in faccia.
Boccheggio e mi fermo, girando la testa ovunque.
Ma è pazzo? Ma mi ha seguita? Oddio è uno stalker.
«Che ci fa Harry qui?» Tonia squittisce e sgrana gli occhi, guardando un punto dietro di me.
Mi giro anche io e sento le mie gambe tremare quando cammina verso di me. Sembra un dio.
Arrabbiato ma un dio. Bello anche, bellissimo.
Cammina come un toro, sono sicura che stia inspirando dal naso in un modo quasi maniacale per trattenere la rabbia.
Ha le sopracciglia aggrottate e le mani nelle tasche del pantalone della tuta che indossa.
Indossa una bandana per tenere fermi i capelli, una maglietta bianca e sopra la giacca della tuta nera.
È bellissimo, mi viene da piangere.
«È arrabbiato con te.» mi conferma appunto la mia amica.
«Samantha.» ed eccolo qui, Harry. Mi sovrasta con la sua altezza e sono costretta ad alzare un poco la testa.
«Harold.»
«Fai meno la simpatica e seguimi, dobbiamo parlare.»
«Se usassi il tuo slogan ti seguirei. Ma sei scorbutico e ti sei svegliato con il piede storto, facciamo un'altra volta?» alzo un sopracciglio.
«Samantha, ti ho detto di seguirmi e di fare meno la simpatica!» urla.
Sussulto presa in contropiede e lancio un'occhiata alla mia amica che lo guarda con sufficienza.
Fa un cenno e si siede su una panca di legno, io seguo Harry.
Ci allontaniamo di poco, dagli occhi indiscreti.
Si guarda intorno e sospira, tornando con lo sguardo su di me.
«Cosa hai detto di ieri sera e a chi?»
Sento un tuffo al cuore, non voglio prendere questo discorso.
«Per favore rispondimi, è una cosa importante. Non farmi perdere la pazienza.» continua subito dopo.
«Solo a Tonia.» dico con un filo di voce.
«Sicura?» alza un sopracciglio diffidente.
«Non mi credi? Non ho raccontato niente a nessuno, lo sa solo Tonia perchè mi ha vista strana sta mattina e non si può nasconderle niente.» giro la testa verso la mia amica che tiene lo sguardo già puntato verso di me; fa capire che è pronta ad ogni cenno.
«No non ti credo, sei solo una fan e potresti essere una di quelle pazze che raccontano tutto in giro per ricevere hype!» sbotta.
Ed è quello l'esatto momento in cui il mio cuore si spezza del tutto.
Spalanco la bocca e sento le lacrime scendere copiose sul mio viso.
Mi avrei aspettato di tutto, ma non questo da lui.
«Sono girate un sacco di nostre foto in giro, nonostante io abbia pagato una cazzo di fortuna per non farle uscire, per il tuo benessere! Invece sono ricoperto di insulti e mi sembra di essere ritornato al 2012 quando mi chiamavano "donnaiolo" perché pensano che io abbia i piedi in ben tre scarpe: Tu, Olivia e Louis. Louis? Cristo divino, non lo tocco e non ci parlo sul serio dal 2017.» non mi guarda e non nota il mio stupore.
Scuote la testa e alza gli occhi al cielo, poi continua: «Dimmi la verità, hai postato tu quelle foto? H-hai pagato qualcuno per farlo? Ti prego, ho bisogno di sapere.» mi prega con lo sguardo, fregandosene del mio stato d'animo.
«Non lo farei mai.» riesco a sussurrare.
«Sei la mia famiglia Harry e non cambia il fatto di quello che è successo, sei stato una parte fondamentale per me e tu lo sai. Non riuscirei nemmeno a pensarla una cosa del genere, come ti permetti?»
Il mio cuore ha appena fatto crack, ma non ferma la rabbia che sento montare dentro di me.
Non mi ferma nessuno e so che me ne pentirò in futuro, ma non me ne frega niente: devo ferire chi ferisce me, è una regola che ho stabilito tanto tempo fa e non riesco a cambiarla.
«Come cazzo ti permetti di venire qui, urlandomi contro e accusandomi di una tale infamità?» urlo, fremente di rabbia.
Inizio pure a gesticolare all'italiana e non mi può fermare nessuno.
«Sei un grandissimo stronzo, un maiale. Mi hai letteralmente lasciato su due piedi quando ti hanno chiamato e ora dai della pazza a me in cerca di hype? Sai che non ho postato nessuna foto da quando ti conosco? Sai che senza il tuo permesso non faccio un cazzo? Per il tuo rispetto! Vaffanculo Harry Styles, la fama ti ha bruciato il cervello e forse sul "donnaiolo" non hanno nemmeno torto. Dimenticati di me per sempre.» senza fiato faccio cenno a Tonia ed esco fuori dal molo.
Il posto più bello che volevo visitare, ora è il più orribile e va bene così.
;spazio autrice ✨
Ecco qui. So che è cortissimo, lo so e chiedo scusa. Non so cos'altro scrivere ):
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