Harry e Ron

Ciao a tutti! Questo è un aggiornamento lampo! In questo capitolo c'è l'incontro tra Hermione e i suoi migliori amici, vedremo che succederà...
aspetto le vostre recensioni
grazie a tutti
baci , Mel


Dietro la maschera

                                                                        
Mi accarezzo il ventre ancora piatto e sorrido debolmente a Narcissa.

"Sei una ragazza stupenda Hermione, non potevo desiderare niente di meglio per mio figlio. Vedrai che, quando tornerà, lo capirà anche lui. Intanto io ti starò vicino."
Si alza dal suo divano e si viene a sedere di fianco a me abbracciandomi teneramente come solo una mamma sa fare.

"Hermione! Sarebbe perfetto se ti trasferissi a vivere qui al Manor; io ti potrei starti vicino e potrei vivere la gravidanza con te. Ne sarei davvero felicissima e mi sentirei molto meno sola."

Questo è davvero un colpo basso! Come faccio a rifiutare la proposta di Narcissa quanto fa leva sul mio buon cuore?

"Ci penserò Narcissa, lo prometto. Verrò a farti visita tra qualche giorno."

"Chiamami Cissi, tesoro; spero davvero che accetterai la mia richiesta!" mi abbraccia stretto e mi accarezza dolcemente i capelli e con un ultimo saluto mi allontano verso l'entrata da cui sono arrivata non più di due ore fa.

Ripercorro l'acciottolato e guardo l'immenso giardino di Villa Malfoy con uno occhio diverso; questa potrebbe essere la mia nuova casa per i prossimi mesi, forse per i prossimi anni e se Draco non dovesse tornare potrebbe diventarlo per tutto il resto della mia vita.
Probabilmente accetterò, non me la sento di negare a mio figlio anche la possibilità di conoscere sua nonna, oltretutto Cissi è una donna splendida, solare, amorevole, disponibile e generosa; assolutamente diversa da come me l'ero sempre immaginata.

Anche Draco, quella notte, si è presentato come una persona nuova, ignota; era dolce, gentile e romantico, si era aperto con me e mi aveva raccontato ogni suo sentimento più nascosto: il suo bellissimo rapporto con la madre che piano piano stava venendo meno, l'assoluta subordinazione al padre che gli stava portando via la libertà e l'imposizione di rigide regole e idee da rispettare lo stavano portando alla disperazione.
Quel misterioso cavaliere era perfetto, il Draco Malfoy che conosco io è l'esatto opposto; dovrò fare chiarezza.

Nella solitudine del mio appartamento non faccio altro che pensare allo stravolgimento della mia vita: amo ogni minuto di più questo piccolo esserino che sta crescendo dentro di me e provo sentimenti contrastanti per suo padre.

È tutto una grande confusione.

È passata una settimana dal mio incontro con Narcissa e non sono ancora tornata da lei, in compenso ho ricevuto decine e decine di gufi e anche una strillettera da parte sua.

In questi giorni però ho deciso di accettare di trasferirmi al Manor, decisione molto sofferta; è molto dura per me l'idea di dover rinunciare all'intimità della mia piccola casa ma è anche vero che in questo periodo ho davvero bisogno di qualcuno che si prenda cura di me e che mi sorregga negli attimi di confusione.

Prima di comunicare la mia scelta a Cissi ho deciso di incontrare i miei amici per raccontare tutto anche a loro.

Mando un patronus a Harry e un gufo a Ron proponendo un incontro per il pomeriggio stesso.

Mi faccio una doccia e indosso una camicetta color porpora morbida e abbastanza larga, la pancia non è ancora visibile ma non voglio che si accorgano di niente prima che possa avere il tempo di dirglielo, e un paio di pantaloncini bianchi a pinocchietto, raccolgo i capelli in una coda alta e mi materializzo davanti alla Gelateria Fortebraccio.

Immediatamente un forte senso di nausea mi pervade e per riprendermi mi siedo su una delle panchine di Diagon Alley in attesa dei miei amici. Penso che incomincerò ad usare la Metropolvere, le materializzazioni sono troppo fastidiose per me.

Pochi minuti dopo vedo in lontananza Harry e Ron con al seguito Ginny venire verso di me; sono felice che ci sia anche Gin lei, sapendo già tutta la storia, mi aiuterà di sicuro a far ragionare quei due zucconi.

"Hey Hermione! Stai bene? Non hai una bella cera!" urla Ron venendo ad abbracciarmi. È sempre il solito: capelli rossi lunghi fino alle orecchie e spettinati, una polo a righe verdi e gialle e un paio di jeans sbrindellati e piuttosto lunghi, sicuramente appartenuti a George.

"Grazie Ron, i tuoi sono sempre i migliori complimenti!" dico fintamente arrabbiata, dopo sette anni la sua sensibilità pari a quella di un cucchiaino non mi tocca più e ho invece imparato a riderci sopra.

"Non farci caso, lo sai che è sempre inopportuno. Sei bellissima come sempre Herm" mi sorride complice Ginny rifilando invece uno sberlotto dietro alla nuca al fratello.

Gin ha tagliato i capelli dall'ultima volta che l'ho vista in ospedale, ora porta i capelli rossi in un ordina treccia lunga fino alle spalle, molto più corta rispetto ai mesi passati; indossa un vestitino a fiori azzurri e bianchi e stringe la sua mano in quella di Harry.
Quei due sono sempre stati destinati a stare insieme, un po' come me e Ron, solo che noi due non abbiamo mai voluto seguire il destino preferendo rimanere amici.

"Ciao Mione, sono contento di vederti! È un po' che non ti fai sentire..." sorrido colpevole a Harry e corro ad abbracciare anche lui. Lo stringo e appoggio la fronte sulla sua spalla e so che in quell'abbraccio lui mi ha già perdonato.

"Cosa ne dite di prendere un gelato e poi di spostarci in un luogo più appartato? Devo parlarvi di una questione importante." Tutti e tre annuiscono e mentre Ginny e Ron si fiondano verso la gelateria Harry mi affianca e preoccupato mi sussurra in un orecchio "Sicura di star bene Mione? Mi sembri molto strana."

"Sto bene Harry, sono solo cambiate tante cose nella mia vita e voglio che voi sappiate tutto." Mi mette un braccio sulla spalla e mi spinge gentilmente verso l'entrata del negozio.

Ordino un grosso cono al cioccolato e fragola, come Ginny mentre Ron e Harry preferiscono menta e fiordilatte; pago velocemente per tutti e non facendo caso alle loro proteste per aver pagato il conto mi avvio verso un piccolo giardino poco fuori Diagon Alley. È un boschetto con grossi sempreverdi ed esili betulle con quattro panchine nella spianata centrale.

Una volta seduti su due panche, una di fronte all'altra, incomincio a raccontare, per l'ennesima volta, la storia di quella notte; racconto imbarazzata anche quello che è successo sulle rive del Lago Nero.

"Ecco perché non ci hai neanche salutato quella mattina!" Esclama offeso Ron.

"Ma chi era questo cavaliere?" prosegue interessato.

"E qui viene il dunque della storia! Fatela parlare e non interrompetela, non è facile per lei." interviene seria Gin.

"Tu sai già tutto?" domanda arrabbiato Harry.

"Si, dimenticate che Herm è la mia migliore amica e nonostante voi siete stati insieme a lei per molto più tempo di me, è sempre più facile confidarsi con un'altra ragazza piuttosto che con due testoni come voi" Harry e Ron appaiono davvero sorpresi alla sfuriata di Gin ma non hanno il coraggio di replicare nulla.

"Quella mattina, quando sono letteralmente scappata, non conoscevo ancora la sua identità. L'ho scoperta solo in seguito quando mi sono trovata al San Mungo; stavo male da qualche settimana, frequenti nausee e giramenti di testa e ho preferito fare una visita. Non mi aspettavo di certo di essere rimasta incinta." Interrompo il racconto abbassando gli occhi imbarazzata e aspettando le reazioni dei miei migliori amici.

"Come incinta?" esclamano contemporaneamente stupiti.

"Sono rimasta incinta quella notte, incinta di Draco Malfoy"

"Ci sta prendendo in giro sicuramente, vero Herm? Gran bello scherzo ma ti abbiamo scoperto, puoi smetterla ora!" esclama Ron ridendo sotto i baffi. Mi aspettavo di tutto ma non di sicuro che l'avrebbero presa come uno scherzo.

"Mai stata più seria di adesso. Quel che fatto è fatto, io sono qui oggi perché non voglio perdervi nonostante la mia vita stia prendendo una strada inaspettata. Non chiedetemi di scegliere tra voi e il bambino perchè finirebbe male per tutti."

"Non riesco a capire come possa essere successo tutto questo senza che io mi accorgessi ma, nonostante tutto, tu sei e rimarrai la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto, mi fido di quello che deciderai tu, io ti starò accanto come mi hai chiesto di fare. Malfoy come l'ha presa?"

"Draco non sa niente. Ho chiesto ai suoi amici e perfino a Narcissa ma lui, dopo essere tornato a casa da Hogwarts ha litigato con sua madre ed è andato via."

"Io... io...non riesco ad accettare questa storia! Sei incinta di Malfoy, miseriaccia!"

"Ron, capisco che sia una cosa assurda, inimmaginabile, ma è quello che è successo. Hai tutto il tempo per pensarci e per cercare di accettarmi per come sono adesso, insieme al mio bambino. Draco non centra niente; continuerò a cercarlo ma per adesso non ha niente a che fare con me o indirettamente con voi. Tu devi accettare me nelle vesti di mamma. Sarò pronta ad abbracciarti quando capirai."

"Ora è meglio che vada, mi trasferirò da Narcissa, al Manor. Lei è una donna splendida e Villa Malfoy è completamente diversa dall'ultima volta che ci siamo stati. Vi sembrerà assurdo, ma vorrei che mio figlio conoscesse almeno sua nonna. "

"Niente di assurdo. È assolutamente da persona ragionevole, come sei sempre stata." Harry e Ginny vengono ad abbracciarmi,mi augurano il meglio per me e per il bambino io sorrido loro e prometto che scriverò e che ci vedremo spesso.

Prima di materializzarmi al Manor passo di fianco a Ron e gli accarezzo la guancia.

Sento in lontananza "Non sei più l'Hermione di una volta" pronunciato a mezza voce e una lacrima mi scivola sul viso.

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