Daniel Rastaban Malfoy

Ciao a tutti! Finalmente il piccolo Malfoy si fa conoscere da tutti noi! spero che questo capitolo possa piacervi e spero di ricevere qualche vostra recensione! Please! :)
Buona lettura a tutti
baci Mel

DIETRO LA MASCHERA

- Daniel Rastaban Malfoy -


Si sono finalmente rotte le acque! Il principino Malfoy ha pensato bene di soggiornare dentro di me per ben due settimane in più del previsto e ora, per fortuna, sono qui al San Mungo, su un lettino, a soffrire le ultime pene prima di vedere il mio piccolo tesoro.

In sala parto ci sono il medimago Jhons, colui che mi aveva comunicato la bella notizia quasi nove mesi fa, e la sua assistente che ho scoperto solo qualche ora fa essere Lavanda Brown che negli anni oltre ad essere diventata un'ostetrica professionista è anche diventata la fidanzata di Ron e, anche se lui non ama portarla ai nostri incontri fra vecchi amici, l'ho vista qualche volta di sfuggita nelle uscite "mondane".

"Spinga signorina Granger, manca poco, vedo già la testa!" mi incita il medimago.
Spingo con tutte le forze che mi sono rimaste urlando come un'ossessa e insultando mentalmente, in ogni modo, quel cavaliere "misterioso" di Malfoy.

Dopo pochi attimi che, invece,  mi sono sembrate ore sento un flebile strillo che piano piano diventa più forte e, alzandomi un poco, riesco finalmente a scorgere il mio piccolo fagottino urlante e sanguinante.

"E' andato tutto bene signorina, è un piccolo mago forte e sano." E con forti polmoni aggiungerei! Mi aspetteranno delle belle nottate!

"Grazie mille Medimago" ringrazio sincera il signor Jhons visto che il parto era durato relativamente poco.

"Dovrebbe dirci il nome del bambino ora." Ecco finalmente il momento della verità. Ora tutti sapranno di me e Malfoy e spero sinceramente che lui non si trovi in Inghilterra in questo momento così che il patronus del ministero magico inglese non lo possa raggiungere per dargli la lieta novella. Non voglio davvero che lui venga a scoprire la nascita di suo figlio in questo modo.

"Potrei prima vedere la signora Malfoy?" sussurro nell'orecchio del medimago in modo che gli altri esperti non lo possano sentire.
Poco dopo vedo entrare Cissy più agitata che mai nella mia camera singola.

"Dimmi che è andato tutto bene cara!"

"Certo! Un bel maschietto in salute! Ti ho fatto chiamare perché volevo che fossi partecipe nel momento in cui pronuncerò per la prima volta il nome del bambino davanti al funzionario del Ministero."

Non risponde a parole ma mi fa capire quanto è felice dal grande abbraccio in cui mi stringe subito dopo aver pronunciato quelle parole.

"Allora signorina ha scelto il nome?" interviene il funzionario.

"Si, ora sono pronta" stringo la mano a Narcissa perché ormai siamo davvero una famiglia a tutti gli effetti.

"Oggi 23 febbraio, io Hermione Granger, presento al Ministero della Magia Inglese Daniel Rastaban Malfoy, mio primogenito ed erede del grande casato dei Malfoy" leggo in tono solenne le poche righe che il medimago Jhons si era premurato di scrivermi come da tradizione per ogni nascita di un figlio legittimo.

"C'è forse qualcuno in grado di testimoniare che stiamo parlando di un figlio legittimo?" ascolto impreparata la domanda che non mi aspettavo di ricevere.

"Io, Narcissa Black in Malfoy, in qualità di nonna del nascituro." Interviene Cissy evidentemente molto più abile con tutte le formalità del Ministero.

"Allora faccio ad entrambe le mie più sentite congratulazioni anche a nome del Ministro." Ringraziamo e salutiamo il funzionario che scompare fuori dalla porta lasciando spazio per l'entrata dell'orda Weasley.

In una fila piuttosto scomposta vengono ad abbracciarmi e baciarmi Arthur e Molly con al seguito Ginny, George, Harry e Ron. Tutti si congratulano con me  e anche se non lo esprimono a parole si vede che i miei migliori amici non vedono l'ora di osservare il piccoletto che anche io sono ansiosa di conoscere visto che l'ho solo visto da lontano.
Nello stesso attimo in cui vedo la culla entrare scorgo anche Andromeda e Teddy sulla porta incantati a osservare mio figlio.

Quando lo prendo in braccio per la prima volta mi accorgo di quando è stata incompleta la mia vita fino a quel momento. Ci fissiamo negli occhi, i suoi sono stupendamente grigi come quelli di tutti i Malfoy, ricordo che anche il terribile Lucius aveva la stessa inimitabile sfumatura.
Mi guarda con quegli occhietti che sbattono ancora incerti e mi stringe un dito, appoggia la testa al mio seno come se volesse farmi capire che mi ha riconosciuto subito.
Gli accarezzo piano, solo con la punta delle dita, la sua guancia candida e lo osservo centimetro per centimetro per avere il ricordo più fedele possibile di questo momento.
E poi la bolla scoppia e tutti i presenti mi riportano al mondo reale manifestando la voglia di conoscere Daniel; il piccolo passa dalle braccia della nonna a quella degli "zii" ed è divertente vedere Ron davvero in difficoltà sgridato da Molly per la sua goffaggine.

La giornata è stata lunga e piano piano tutti mi lasciano riposare e allattare Dan in intimità. Lo coccolo fino a pochi attimi prima di cadere nelle braccia di Morfeo con l'immagine nitida di Draco fra i miei sogni di quella prima notte da mamma.

Con lo spuntare dei primi fiori di Maggio decido che è arrivato il momento di tornare a far visita a Zabini; se Malfoy in questi mesi ha contattato qualcuno questa persona è sicuramente Blaise.

Chiamo Narcissa che durante la gravidanza si è notevolmente avvicinata al mondo non magico tanto da chiedermi di insegnarle ad usare un cellulare per poterle chiedere dove poter trovare in questo momento il grande amico di Draco.

"Blaise sta nel vecchio Manor degli Zabini da quando sua madre si è risposta per l'ennesima volta qualche mese fa." Sento rispondere Narcissa dall'altro lato della cornetta.

"Grazie mille Cissy, ti prometto che passerò stasera a trovarti con Dan!" mi saluta cordiale felice della mia proposta e chiudo la conversazione.

Il primo mese dopo il parto l'ho trascorso a Villa Malfoy facendo avanti indietro da lì alla mia nuova casa per sistemare gli ultimi dettagli; io e Dan ci troviamo benissimo nel nostro piccolo villino ma la nonna sembra soffrire molto la nostra lontananza e allora cerco di andare da lei spesso per non farla più sentire sola.

Indosso un vestitino a fiori con le mezze maniche e un leggero cardigan blu notte per ripararmi dal leggero venticello primaverile, metto Dan nella carrozzina verde scuro regalatami da Andromeda e lo copro con una copertina che ho ricamato io negli ultimi mesi prima del parto con le iniziali D.R.M. in oro brillante; in fondo rimango sempre una Grifondoro!
Passiamo da Diagon Alley a compare un vassoio di pasticcini per ingraziarmi Zabini e poi, stringendo forte al petto Dan mi smaterializzo davanti al cancello del grosso Manor.

La villa degli Zabini e molto più moderata, sia nelle dimensioni che nello sfarzo, rispetto a quella di Narcissa ma è comunque bellissima; un viale alberato mi conduce davanti ad un imponente costruzione dallo stile neoclassico circondata da verdeggianti pini secolari.
Prima che bussi appare davanti a me lo stesso Blaise che mi osserva stupito facendo andare gli occhi da me alla testa bionda del mio bambino. Zabini è cambiato molto da nove mesi fa quando l'avevo visto l'ultima volta; ha tagliato il lungi capelli che teneva raccolti in un codino e ora li porta a spazzola conferendogli  un'aria molto più ordinata e meno aristocratica, ha messo su dei bei muscoli che l'hanno trasformato dall'allampanato ragazzo di Hogwarts in un possente giovane uomo ma il sorriso accogliente e splendente che lo ha sempre contraddistinto dagli altri Serpeverde è, per fortuna, sempre lo stesso.

"Penso che non sia il momento giusto per uscire Zabini. Noi due dobbiamo farci quattro chicchere."

"Lo penso anche io" risponde come un automa con gli occhi fuori dalle orbite.

Mi fa strada verso un salottino nei colori del grigio dove mi accomodo in una comoda poltrona in pelle e tiro fuori dalla mia borsa incantata a dovere la carrozzina di Dan.

"Pasticcini Blaise? So che sei molto goloso." Narcissa sa decisamente dare dei consigli eccezionali visto che l'espressione stupita del ragazzo moro si trasforma in una affamata.

Poso i pasticcini sul tavolino in mezzo a noi e dopo un cenno di Blaise, che mi fa capire che devo evitare i preamboli, inizio, di nuovo, a raccontare la storia da capo mentre lui assaggia uno dei cannoncini alla crema.
Sul suo affascinante volto passano espressioni di incredulità, malinconia e forse anche senso di colpa; al termine del racconto si alza commosso a osservare meglio Daniel che dorme placidamente dentro la carrozzina.

"E' davvero bellissimo Hermione! Posso chiamarti così, vero?"

"Certo Blaise. Purtroppo assomiglia molto a Draco ma alla fin fine non penso che sia un male. Di lui si può dire tutto ma non che non sia bello." Sorrido debolmente e vedo Blaise stranirsi quando mi sente pronunciare il nome di battesimo di Malfoy, mi sorride malandrino e mi versa una tazza di the senza fare altre domande.

"Ora che mi hai raccontato tutto mi sento davvero in colpa! Quando mi hai fermato al ministero molti mesi orsono, non sapevo che la questione fosse di una tale importanza e non ti ho voluto dire dove si trovava Draco per evitare che tu lo disturbassi inutilmente, sapendo molto bene il brutto momento che stava passando il mio amico." Lo interrompo bruscamente la domanda che mi frulla in testa da mesi.

"Tu sai dov'è Malfoy" mi sorride sinceramente dispiaciuto e scuote la testa.

"Purtroppo ora no. Un anno fa Draco chiamò me e Theodore per annunciarci la sua decisione di partire per cambiare e tornare da persona nuova per dare nuovo lustro ai Malfoy e rendere finalmente orgogliosa Narcissa. Così Theo gli suggerì di trasferirsi nella sua casa in Svizzera dicendo che non c'era miglior posto per riflettere che una baita sperduta sulle Alpi.
Prima di partire ci aveva fatto promettere il silenzio più assoluto con chiunque, anche con sua madre dicendo che si sarebbe fatto sentire lui.
Sei mesi dopo Nott scoprì che Draco aveva abbandonato la baita lasciando una lettera in cui spiegava che preferiva trasferirsi nel mondo babbano per comprendere appieno il mondo che aveva a lungo disprezzato senza motivo e che aveva intrapreso gli studi di medimagia per poter essere utile a qualcun altro oltre a se stesso. Io e Theo eravamo già molto stupiti del suo cambiamento quando nella lettera ci chiese anche di fare delle ricerche sulle ragazze di Hogwarts del nostro anno con certe caratteristiche specifiche, facendoci capire fra le righe che teneva molto ad una di esse che aveva conosciuto all'ultimo ballo. Ovviamente le nostre ricerche sono terminate tutte in vicoli ciechi. Ma finalmente mi sono tolto la soddisfazione di scoprire l'identità della famosa "fata ammaliante", sue testuali parole.." Finisce il suo monologo Zabini scoppiando a ridere di gusto.

E così anche Draco era rimasto colpito da me. Immediatamente il mio cuore incominciò una corsa sfrenata e la mia mente sfrecciò verso un futuro in cui io e lui saremmo stati insieme, impossibile in una parola.
Cercai di nascondere il mio imbarazzo andando a controllare Daniel ma Blaise tornò all'attacco.

"Già me la vedo la sua faccia quando vi incontrerete. In un primo momento si infurierà e incomincerà a sbraitare insulti come il suo solito poi però si scioglierà come neve al sole davanti alla visione ti te e di suo figlio. Bhe, forse, alla luce dei suoi cambiamenti, tutto potrebbe essere diverso, in effetti..." si gratto il mento pensieroso e si passo una mano nei capelli, probabilmente abituato a riavviarsi i lunghi ciuffi di una volta.

Daniel incominciò a strillare stanco di essere ignorato e io capii che la mia chiacchierata con Blaise era ormai finita; quando il piccolo Malfoy si mette in testa qualcosa è difficile farlo smettere, chissà da chi avrà mai preso , no?

"Grazie mille Blaise per tutto quello che mi hai detto, vorrei trattenermi ancora ma il piccolo reclama le mie attenzioni. Promettimi solo che, se riuscirai a metterti in contatto con lui non gli dirai niente di Daniel. Voglio essere io a farlo."

"Certo Hermione, non mi permetterei mai di intromettermi in una questione solo vostra.
Sono onorato di aver goduto della tua compagnia, tornate presto a trovarmi." Mi prende una mano tra le sue e mi fa un elegante baciamano, io gli sorrido allegra e mi smaterializzo con Dan fra le braccia nella mia piccola casa paga ma confusa dalle nuove rivelazioni del pomeriggio.

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