Clockie_24's pov

Sono le nove quando parcheggio la mia auto di fronte alla pizzeria dove ci troviamo ogni mese e anche stasera non riesco a smentire la mia indole di ritardataria cronica visto che avrei dovuto essere qui già un quarto d'ora fa.

- Dai, che stasera ti salvo dalla figuraccia che fai sempre - dice Edoardo, raggiungendomi alle spalle.

- Come mai in ritardo? Sei sempre così puntuale te!

- Mia madre mi ha chiesto di andare a prendere mia sorella Alessia in palestra perché è rimasta a piedi con il motorino. Insomma, un casino così e sono arrivato adesso. Gli altri ci sono già tutti, scommetto.

- Beh, penso di sì. Non sono ancora entrata per controllare.

- Dai, vieni.

Entriamo.

- Ci sono già tutti - dice, sconsolato, appena vede la nostra tavolata.

È da ferragosto che non ci vediamo e vederli tutti insieme mi fa uno strano effetto.

- Mi avete tenuto un posto? - chiedo, ridendo.

- Qua! - Nicola si alza in piedi.

Mi siedo fra lui e Cristiano.

- Allora, che ci racconti di bello? - mi chiede Felice, facendo capolino alle spalle di Cristiano.

- Sono stata qualche giorno in montagna - rispondo - tu che hai fatto?

- A parte fidanzarmi con Isabella, direi una settimana al mare.

- Vi siete fidanzati? - chiedo, sorpresa - non lo sapevo.

- Perché è un pezzo che non ti fai sentire... - interviene Giulia - pensavamo che fossi andata in un qualche posto sperduto in mezzo al nulla...

- Lo so, scusate... potevo farmi sentire più spesso.

- Direi - interviene Luigi - va beh, ma noi ti scusiamo, vero, ragazzi?

- Certo che la scusiamo, la nostra piccolina - dice Nicola, dandomi una pacca sulla spalla.

Mi chiamano piccolina, perché loro sono quasi tutti dell'87, a parte Sebastiano che ha 19 anni e io che ne ho 24.

- Comunque, ora che vedo... ma Daniele? Non viene stasera? - chiede Edoardo.

- Mi ha telefonato prima - rispondo - arriva alle nove e mezza.

- Siete pronti per ordinare? - ci chiede il cameriere.

- Sì, se volete possiamo ordinare. Daniele mi ha detto che prende una quattro formaggi - dico.

- Perfetto, dai, allora, ordiniamo - commenta Giulia.

- Adesso ti vengo a salutare anch'io - interviene Sebastiano, appena il cameriere se ne va con il nostro ordine.

- Ciao, campione - ci siamo sempre salutati così - come va con Claudia?

- Diciamo che procede - mi risponde - te? Sempre single?

- Ovvio - gli dico, ridendo.

- Oh, c'è Daniele! - esclama Giulia.

Edoardo si avvicina per salutarlo. Sono migliori amici da una vita.

- Ciao gente, scusate il ritardo - dice, sedendosi - mi avete ordinato la quattro formaggi?

- Sì - rispondo.

- Ehi - mi saluta - tutto a posto?

- Sì, grazie, tu?

- Sì, dai.

Facciamo finta di non parlarci, non davanti agli altri. Dopo quello che è successo fra lui e Giovanna sei mesi fa meglio così. In realtà ci sentiamo tutti i giorni. C'è sempre se ho bisogno di parlare con qualcuno e io faccio lo stesso con lui. Non poteva essere altro che così.

- Vado a fumarmi una sigaretta fuori - dice Daniele - prima che portino le pizze.

- Vengo con te - interviene Giulia.

- No, viene lei - dice, indicandomi.

Giulia mi guarda come si può solo guardare un verme. Non ci siamo mai state molto simpatiche. Lei è una delle tante ex di Daniele, forse vorrebbe ancora qualcosa da lui, ma lui non la considera più da un pezzo.

- Chissà che segreti avete da dirvi che non possiamo sentire - le sue parole mi gelano.

- Giulia, fatti i cazzi tuoi - le risponde Daniele - dai, andiamo.

Usciamo fuori nel cortile della pizzeria. Si appoggia al muro e si accende una sigaretta.

- Adesso chissà cosa pensa Giulia - dico, ridendo.

- Cazzi suoi - risponde Daniele - impara a sbattertene. Piuttosto, la tua storia su Wattpad l'hai finita?

- Sì, l'ho finita oggi pomeriggio - gli rispondo.

- Quando mi hai chiesto se potevi scrivere della mia storia con Giovanna, sinceramente non pensavo che ti venisse così bene. L'hai fatta anche più romantica di quella che è stata.

Sorrido.

- Quindi ti è piaciuta?

- Scherzi, vero? Mi sono divertito un sacco a leggerla, soprattutto i miei pov. Ma è tutto l'insieme che mi ha fatto ridere perché ci sono i nomi dei nostri amici tradotti in francese, compresi il mio e quello di Giovanna e di vero c'è solo il modo in cui tu hai immaginato che ci comportassimo nelle varie situazioni... Ci siamo proprio tutti nella storia, anche te.... Hélyette...

- Beh, non potevo non mettermi, anche se non mi chiamo Hélyette e non sono davvero tua cugina...

- E poi molte cose della mia storia con Giovanna sono vere nella tua storia, a parte il finale....

Abbassa la testa, si guarda le scarpe, poi aspira dalla sigaretta.

- Non potevo scrivere come fosse realmente andata a finire la tua storia con Giovanna.. - gli dico - le storie d'amore hanno un sempre un lieto fine...

- Non questa volta... - mi risponde - l'ho tradita... Non credo mi darà una seconda possibilità.

- È stata la debolezza di un bacio - commento, cercando il suo sguardo.

Mi fa una carezza sulla guancia.

- Tu non c'entri niente...

- I baci si danno in due...

- Lo so, ma tu non eri innamorata di me....

- E tu? Lo eri?

- Quando ti ho baciata sì.

- Senti, Daniele, io per te non potrò mai essere nient'altro che un'amica. Io questa storia l'ho scritta per farvi tornare insieme. Chissà, magari leggendo quello che è stato, un po' romanzato, un po' veritiero, Giovanna si convince a darti un'altra possibilità.

- Però se le dico che la storia l'hai scritta tu, non la leggerà mai.

- Dille che l'hai trovata su Wattpad. Che ti ha incuriosito. Alla fine anche se questa storia è la "vostra", ognuno si può riconoscere in Daniel o in Josiane o in chiunque altro personaggio.

- Vedrò se fargliela leggere. Che dici? Torniamo dagli altri?

- Sì, direi che è ora.... - rispondo.

L'amore arriva in un battito d'ali e bisogna saperlo cogliere al momento giusto, quando ci si sente pronti. Solo allora vi auguro di urlare al mondo diecimila volte ti amo e di sentirvi liberi di essere voi stessi mentre lo urlate.

Un libro è un viaggio alla scoperta di se stessi,

un libro ci insegna a riscoprire la dolcezza e il sapore della felicità di leggere,

un libro ci dà una mano a vivere.

Adoro la "realtà" dei libri, anche se non è quella vera,

per un attimo ci ha permesso di sognare.

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