Capitolo 13 - Josiane's pov

Daniel mi riaccompagna a casa con l'auto dalla palestra. Scendiamo e prima di entrare dal portone, mi bacia di nuovo. Un brivido mi corre lungo la schiena. Immagino tutte quelle che avrà baciato prima di me mentre io invece sono parecchio inesperta. Ho dato il primo bacio a 21 anni a Édouard che ora scopro essere mio fratello o in alternativa fratellastro e la cosa mi provoca anche un certo ribrezzo secondo solo alla sensazione di aver baciato un morto. Il secondo bacio lo do a te, Daniel, migliore amico di Édouard e unico sopravvissuto di quell'incidente in cui lui ha perso la vita. Sembro quasi vittima di un destino crudele che mi vuole innamorata di ragazzi destinati a lasciarmi. Daniel smette di baciarmi.
- Che ti prende? - mi dice, guardandomi negli occhi.
- Penso a quello che mi hai detto - gli rispondo.
- Jo, non ti lascio sola. Insieme affronteremo tutto e ne usciremo più forti di prima. Ti fidi di me?
- Sì, mi fido.
Gli sorrido. Tutti i brutti pensieri svaniscono. Ricomincia a baciarmi, dentro di me ribollono mille emozioni diverse. Ci stacchiamo, insieme. È il nostro saluto. È troppo presto per dirci "ti amo". Entro dal portone e salgo le scale finché non arrivo a casa. Trovo Chloé, in bagno, che si sta provando dei vestiti davanti allo specchio.
- Ciao.
- Ciao.
- Che stai facendo?
- Stasera esco.
- Bene, mi fa piacere. Finalmente esci anche tu!
- Sì, non si può stare sempre in casa a piangersi addosso - mi risponde.
- Vedo che ti sei ripresa - le dico, stupita dall'ardire della sua risposta.
Fino all'altro giorno sembrava una morta vivente, completamente schiacciata dalla notizia della separazione di mamma e papà mentre adesso assomiglia a una di quelle quindicenni sveglie e mature che sanno dove andare a parare per divertirsi.
- E dove vai di bello?
- Alla Lunar Eclypse.
- Ah. E chi ti porta? Mamma lo sa che esci?
- Mamma non deve sapere niente. Ci vado col motorino. Le mie amiche mi raggiungono là.
- Ti accompagno io se vuoi.
- No, no, vado da sola. Poi te avevi litigato con Daniel, non voglio fare figure di merda davanti alle mie amiche se vi mettete a litigare.
- Non preoccuparti, abbiamo chiarito. È passato in palestra un'ora fa ed è tutto a posto.
- Ah, è passato in palestra?
- Sì, esatto e ci siamo chiariti.
- E come faceva a sapere che eri in palestra?
- Ormai sono sempre lì.
- Quindi vi siete chiariti?
- Sì, anche meglio del previsto.
- Che vuoi dire?
- Ci siamo baciati - le dico, al settimo cielo.
- Vi... Vi siete baciati? - balbetta, sorpresa.
- Sì, lo so a cosa stai pensando... Fino all'altro giorno gli avevo detto di no, ma poi oggi...
- Che bastardo - commenta, lei, a sorpresa.
- In che senso, scusa?
- Gliel'ho detto io che eri in palestra. È venuto qui oggi pomeriggio.
- È venuto qui??
- Sì, pensavo fossi te che eri tornata prima così sono andata ad aprigli in mutande - mi racconta - e invece era lui. Mi ha detto che ti cercava e poi...
- E poi? - chiedo, in un crescendo d'ansia.
- E poi mi ha baciata - dice, mordendosi un labbro.
- Cosa?!?!?
- Sì, ma non ci siamo fermati solo al bacio... - dice, abbassando lo sguardo - per me era anche la prima volta...
Non ci posso credere.
- Ti ha violentata? - le chiedo, ma ormai sono invasa dallo schifo per aver baciato uno che poche ore prima si è portato a letto mia sorella.
- No, no, io ero d'accordo... È stato tutto stupendo - mi dice - però tu fai finta di non sapere niente. Gliel'ho promesso!
- Promesso?? Tu adesso ti vesti, vieni con me e andiamo alla Lunar Eclypse perché quel bastardo me lo deve dire in faccia che ha osato portarti a letto!
Chloé impallidisce.
- No! Gliel'ho promesso... Non dovevo dirti niente!
- Me ne frego di quello che gli hai promesso! Tu adesso vieni con me!
La obbligo a vestirsi e la faccio salire in macchina. Mi fiondo alla Lunar Eclypse convinta di trovarlo e invece c'è solo l'auto di Bastien. Entro come una furia, seguita da Chloé.
- Josiane! - esclama lui, stupito di vedermi lì a quell'ora - Daniel non c'è se lo stai cercando!
- Digli di venire qui subito altrimenti se lo becco da sola lo ammazzo!
In quel momento, il rombo di un motorino risuona nel retro della discoteca.
- È Alexie - mi avverte Bastien - inizia sempre il turno a quest'ora di solito.
Alexie entra dalla porta e ci rivolge uno sguardo sorpreso.
- Che succede? - chiede, appoggiando le chiavi del motorino sul bancone.
- Cerco Daniel - dico - e sono già abbastanza incazzata.
- A te cosa ha fatto? - mi chiede, avvicinandosi.
- Più che altro cosa ha fatto a mia sorella - rispondo, indicando Chloé che abbassa lo sguardo mentre racconto l'intera faccenda.
- Daniel è un bastardo, gliela dobbiamo far pagare - mi dice Alexie - cazzo, stanotte porta a letto me, nel pomeriggio si approfitta di tua sorella e poi bacia te! Ma cosa crede? Che le donne si possano prendere in giro così?
Bastien è l'unico a rimanere coi piedi per terra mentre io e Alexie siamo già sul piede di guerra, per la prima volta alleate sullo stesso fronte o almeno così credo io.
- Chiamalo immediatamente qui - ordino a Bastien - me lo deve dire in faccia quel bastardo.
- Va bene, però calmatevi, cazzo - dice Bastien.
- Siamo calme - dice Alexie, per tranquillizzarlo, ma dentro ribolliamo di rabbia.

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