Capitolo 20

Aspettate
Cosa mi sono persa?
La storia il 28 agosto fa un anno?
Venti capitoli?
Quasi 50k visualizzazioni?
Cosa mi sono persa, davvero?
Comunque non vi preoccupate, arriverà anche l'Ask.
E dato che mi sento buona, potete approfittare di questo capitolo per fare qualc'altra domanda.
Detto ciò, buona lettura.

xx-xx-20xx

Caro Diario,

Oggi , essendo sabato, non sono andata al lavoro.
Quindi ho avuto un'intera giornata per me.

Appena sveglia, il mio primo pensiero è stato : Il Senpai.

(VOLLLLLEVIII LA LETTERA
EH
EHHH
E INCECE NO)

Ieri sera ero così stanca che non ho pensato ad altro, non a buttarmi sul letto e a chiudere gli occhi.

Ho preso il cellulare e ho controllato i messaggi.

Mi ha scritto davvero molti messaggi.

Mi ha chiesto se stessi bene, se fossi stanca per il lavoro, ecc.
Ma ha anche mandato un messaggio della buonanotte e anche del buongiorno.

Quest'ultimo era stato mandato da poco, così non ho perso tempo.

Mi sono scusata per non avergli risposto, gli ho parlato della serata passata con Suzue e Naruko e che non avevo davvero voglia di vederlo ancora.

Di tutta risposta lui mi ha detto che gli mancavo e che sarebbe partito verso sera per tornare in città.

Che bello!
Non vedo l'ora!
Domani potremmo andare insieme nel Luna Park.

Dopo un po' ho scritto anche a Suzue.
Mi ha detto che ad Naruko sono piaciuta molto, e ciò non può farmi altro che piacere.

Un'altra amica.

Poi, me ne sono ricordata.

Era ancora lì, nello zaino...
Quella lettera.

L' avevo completamente ignorata il giorno prima, ma in quel momento non avevo nient'altro da fare, così l' ho presa e l' ho osservata.

Non c'era il nome, solo una scritta sul retro che ne occupava una gran parte "PER AYANO".

Anche se titubante l' ho aperta.

"So quello che hai fatto."

Una semplice frase che però mi ha fatto gelare il sangue.

Chi è stato a scriverla?

Dovevo saperlo.
Devo saperlo.

La prima cosa che mi è passata per la mente è stata : il postino.

Lui me l'aveva data, quindi lui doveva sapere chi era stato a scriverla o almeno a mandarla.

Ma altro problema: Chi lo conosce il postino?


La soluzione al mio problema risiede al secondo piano del condominio in cui vivo.

Una vecchietta che conosce tutti gli abitanti di questa piccola città.
Una persona tranquilla che non mi ha mai infastidito.

Sono andata a bussare alla sua porta e dopo un po' mi ha aperto.

Dopo aver rifiutato il suo invito ad entrare, le dico che per sbaglio il postino mi aveva recapitato una lettera destinata a qualcun'altro, e che avrei voluto restituirgliela, ma purtroppo non ne conoscevo il nome (del postino).

Così la vecchietta, la signora Uzui, mi rivela il suo nome: Sakamoto Seiji.

Purtroppo non sapeva dirmi dove abitasse, ma nessun problema, a quello ci avrei pensato io in seguito.

Tornata nel mio appartamento, non ho perso tempo.
Mi sono messa al computer e ho subito cercato informazioni su questo Seiji.

Ha una moglie e un figlio che non molto più piccolo di me.
Il suo profilo è pieno di foto scattate con loro

È stato facile,da più foto si intravedeva il nome della via in cui molto probabilmente abitava.

Quindi non mi è rimasta altra scelta se non provare lì.

Ci ho messo un po' a trovarla dato che ci passo di rado, na alla fine eccomi.

Ci ha messo un po' ad aprire, credevo quasi che in casa non ci fosse nessuno.

Ma invece eccolo, lì sulla soglia di casa.
Era lui, quel postino.

Mi ha guardato un po' perplesso, si stava chiedendo chi fossi, naturalmente, così ho buttato la prima scusa che mi è capitata a tiro: "Il mio cellulare è scarico, posso usare il vostro?
Non vorrei che mia madre si preoccupasse non vedendomi ancora arrivare a casa."

Ha detto che avrei potuto usare il suo e mi ha fatta entrare.

Mi sono guardata intorno, in casa non c'era nessuno oltre a lui.

Mi ha portata nel soggiorno e mi ha indicato il telefono fisso che c'era dul tavolo e dopo avermi detto di fare con calma, è uscito e si è diretto in un'altra stanza.

Digito dei numeri a caso e avvicino la cornetta all'orecchio fingendo che dall'altra parte ci si qualcuno, blaterando roba del tipo "Si mamma" o "Va bene".

Dopo un minuto o due sono uscita e mi sono nuovamente guardata intorno.

Sono entrata in una stanza a caso , che si rivela poi essere la cucina.

L'ho trovato seduto al tavolo a leggere qualcosa, un giornale, credo.
Mi ha chiesto se avessi già fatto, ma io avevo già smesso di fingere.

Gli sono saltata ddosso facendolo cadere dalla sedia.

Ho tirato fuori la lettera che avevo portato con me e gliel'ho mostrata.
Lui impaurito l'ha guardata.
Gli ho chiesto se l'avvesse già vista.
Lui ha annuisce, ancora spaventato.

Gli ho anche chiesto se sapesse chi gliel'avesse data.
Non ha risposto subito.
Ci pensa, ma la sua risposta non mi soddisfa.
"Una ragazza... Ma non ricordo il suo aspetto però..."
Mi prega di non fargli niente, ma non mi importa.

L'unica cosa che mi importava seriamente era che ancora non fossi riuscita a scoprire chi mi aveva mandato quella lettera.

L'ho lasciato andare , e sono subito andata via senza neanche dargli spiegazioni o altro.

Non valeva la pena ucciderlo, solo un'altro peso.

Sono tornata a casa, sconfitta.

Ancora non so chi mi ha mandato quella lettera.

Non ho mangiato nulla, ho lo stomaco chiuso e la mente fissa su un solo pensiero.

L'unica possibilità di scoprire chi sia stato a scrivere quella lettera è andata a farsi benedire.

Da poco si è fatta sera e il Senpai mi ha comunicato che sarebbe partito a breve.
Ma non riesco a pensare a lui, quella lettera è un peso che occupa del tutto i miei pensieri.

Mi chiedo chi possa essere ad averla scritta.

Poi un lampo.

E se fosse stata la Signora Mishiro?

Al solo pensiero mi ribolle il sangue nelle vene.
Quella vecchiaccia, come ha fatto a trovare quella chiave?

E poi ancora un'altro lampo, e se non fosse scappata da sola?

Devo rileggere i vecchi capitoli.
Non ricordo più niente ormai ... del tipo, chi è Hanako?

Ma vabbè, troverò il tempo.

In ogni caso, spero che la storia continui a piacervi e ad incuriosirvi.

Al prossimo capitolo banane :3

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