Capitolo 14.
xx-xx-20xx
Caro Diario,
Non riesco davvero a darmi pace.
Non mi era mai capitata una cosa del genere.
Nessuna delle mie "Vittime" era mai riuscita a scappare.
Perché allora proprio una vecchia che a malapena riesce a stare in piedi ci è riuscita?
E ancora, com'è riuscita ad entrare nel mio appartamento?
Mi sono scervellata a trovare una risposta, e dopo quasi un'intera nottata, l'ho trovata:
La chiave di riserva.
L'ho sempre tenuta vicino alla porta d'ingresso, dietro ad una parte di battiscopa distaccata di poco dal muro.
Inizialmente non ho voluto crederci.
Era impossibile che qualcuno avesse notato quella piccola fessura di cui io stessa , avevo completamente dimenticato l'esistenza.
Eppure così è stato.
Sono corsa a controllare e la chiave non c'era.
Sono ritornata da Hanako sperando che questa volta avrebbe parlato ,ma tutto ciò che ho ottenuto è stato un "Io non so niente. Lasciami andare , ti prego."
Perché tutti chiedono la stessa cosa?
Tanto sanno che non li lascerò mai andare.
Visto che Hanako non mi serviva più, ho deciso di sbarazzarmene anche perché ,così, avrei avuto un problema in meno a cui pensare.
Dato che non avevo abbastanza bottiglie per mettere in atto il mio piano, sono dovuta andare al supermercato e ho comprato 4 confezioni di acqua imbottigliata.
Tornata a casa ho messo Hanako sul tavolo, l'ho immobilizzata con delle cinghie, ho preso la prima bottiglia e le ho versato l'acqua in faccia.
Ci sono volute 9 bottiglie prima che l'acqua le entrasse nelle vie respiratorie.
Subito dopo mi sono data alla ricerca di questa Osana Najimi che ho scoperto abitare a una decina di isolati da casa mia.
Ha una cosa piuttosto grande , o almeno così mi è sembrato dall'esterno.
Ho sbirciato dalle finestre ma in casa non c'era nessuno.
Girando attorno alla casa ho notato che la porta sul retro era aperta, e senza pensarci 2 volte, sono entrata.
Avrei potuto tranquillamente fare un giro turistico della casa e prendere qualcosa, ma ciò che mi interessava davvero era la camera di Osana.
Non ci ho messo troppo a trovarla benché la casa fosse davvero grande.
La camera era piena di foto di lei e del MIO Senpai, gingilli tutto... tutto in perfetto ordine.
Poi, però, sulla scrivania ho notato qualcosa, un diario.
Subito l'ho preso e l'ho messo nel mio zaino, ma prima di andarmene ho messo giusto un po' di disordine in camera.
Mentre stavo uscendo dalla stanza di Osana , sento una il rumore di una macchina.
Mi sono avvicinata alla finestra e ho scostato leggermente la tenda per vedere cosa stesse succedendo.
Una macchina si era appena fermata di fronte al vialetto della casa.
Una ragazza con dei buffi codini è scesa accompagnata da una donna più grande di lei.
Subito ho pensato che fossero Osana e sua madre , così mentre le 2 stavano aspettando che il padre/marito pargheggiasse, sono scesa al piano terra , sono uscita dal retro e corsa a casa.
A casa ho cominciato a leggere le prima pagine del diario e parlano tutte, TUTTE , del MIO SENPAI.
Le farò capire che il Senpai è solo mio.
Oh, Senpai.
Tao, Tao c:
1)Allora, so che per praticare il "Waterboarding" (il tipo di tortura che Hanako ha subito) serve un tavolo inclinato, ma dove cazzo lo prendeva Yandere-Chan?
Quindi non mi uccidete.
2)Volevo farvi una domandina: Perché vi piace questa storia?
:3
3) Non mi ammazzate se il capitolo fa schifo e ha eventuali errori grammaticali.
Ora vadoh, ciaoh.
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