Sky full of stars

'Cause you're a sky, 'cause you're a sky full of stars
I'm gonna give you my heart
'Cause you're a sky, 'cause you're a sky full of stars
'Cause you light up the path

( SKY FULL OF STARS - COLDPLAY )


Enrico, il nome del mio amico virtuale, come detto prima iniziò ad essere una presenza sempre più costante in ogni momento delle mie giornate e soprattutto nel periodo degli esami, dove mi rincuorò e sostenne tantissimo.

Questo periodo fu infatti uno dei più stressanti mai passati, dove studiai dieci ore al giorno con solo piccole pause per rilassarmi e staccare un poco.

Fortunatamente in queste piccole pause c'era sempre lui pronto a fare due chiacchiere con me.

Era strano: tra tutti i ragazzi conosciuti in vita mia, lui era l'unico più disponibile, che se avevo bisogno di lui era sempre ben disposto a chiamarmi e, con cui io mi sentivo realmente a mio agio.

Prendemmo questo periodo per conoscerci meglio, scoprì che non abita così tanto lontano da me, ha due sorelle ed un cane. Pratica nuoto e studia al primo anno di ingegneria.

A mia volta raccontai di essere figlia unica, di avere un cane, di non praticare nessuno sport per via del poco tempo a disposizione, che una volta finite le superiori mi sarebbe piaciuto fare la parrucchiera, ma per farlo dovevo prima frequentare un corso.

" finalmente'' il tanto temuto esame arrivò, la prima prova, cioè la prova d'italiano dove dovevi scrivere un articolo di giornale, mi andò molto bene e presi quattordici/quindicesimi, pure la terza prova, la prova con le tante materie dentro, andò bene e presi un bel voto, tredici su quindici, l'unica in cui presi appena la sufficienza fu economia con la seconda prova.

Ma rimasi molto felice del risultato finale degli scritti.

Naturalmente la parte più tosta però dovevo ancora affrontarla: e naturalmente parlavo dell'orale, dato che sono una vera e propria fifona delle interrogazioni.

Quando arrivò il giorno prestabilito entrai a scuola con largo anticipo: volevo ripassare alcuni punti della tesina che avevo scritto, e così feci.

Mentre ripassavo mi venne a trovare una bidella che lavorava nel piano in cui c'era la nostra classe e vedendomi in panico e in procinto di piangere, mi rincuorò tantissimo e mi spiegò che l'interrogazione era un gioco da ragazzi, che non dovevo affatto spaventarmi.

Poco prima che entrassi il mio cellulare iniziò a squillare.
Controllai e con mio grande stupore vidi il numero di Enrico.

Gli risposi immediatamente.

'' ciao. Allora oggi è il grande giorno? Agitata?'' Mi chiese.

'' ciao. Si purtroppo oggi è il giorno della mia misfatta. Non sai che paura!''

'' non farla tragica. Sono sicuro che entrerai là dentro e spaccherai di brutto.'' Mi tirò su di morale.

'' sei troppo fiducioso. Sicuramente entrerò lì, darò la chiavetta con la tesina e lascerò parlare la presentazione da sola mentre io farò scena muta.'' Gli risposi mentre lui si mise a ridere divertito.

'' dai che finita questa poi sarai libera. Allora hai già deciso dove festeggiare oggi?''

'' dove festeggiare cosa?'' Chiesi cadendo dalle nuvole.

'' dato che tra massimo un'ora non dovrai più pensare allo studio e dato che gli esaminatori ti diranno che sei passata... pensavo avessi in mente qualcosa da fare per festeggiare!''

'' guarda. Sinceramente non avevo proprio pensato a nessuna festa anzi...'' mi interruppe leggendomi nella mente.

'' capito, hai sempre e solo pensato a questo maledetto orale.''

'' già!'' Esclamai arrotolando i capelli tra le dita.

'' beh meglio così allora. Non dovrò fingere di fare l'imbucato e stare in mezzo a persone che non conosco.''

'' cosa stai blaterando?'' Chiesi accigliata, non riuscivo a capire dove stesse andando a parare.

'' visto che non hai nessun impegno, cosa né dici se ci vedessimo noi due? Ormai è tanto che ci parliamo!''

Il mio cuore fece tre tripli salti mortali nel torace.

Finalmente dopo tanto, mi ha finalmente chiesto di uscire. Non stavo più nella pelle.

'' allora? Mi devo preoccupare? Questo silenzio lo devo prendere come un no?'' Sentenziò visto che avevo perso le parole di bocca.

'' si, certo. Va più che bene. Non vedo l'ora!'' Esclamai felice con un sorriso che partiva da un orecchio e finiva nell' altro, dopo di che lo salutai, era arrivato il mio turno per entrare, lui mi rifece l'inbocca al lupo, dicendomi che sicuramente avrei spaccato e che dovevo stare calma e tranquilla che era tutto una passeggiata.

Come immaginavo l'orale non andò granché, passai i minuti iniziali standomene zitta, ma non appena la paura passò iniziai a parlare.

Tre quarti d'ora dopo finì pure la prova più tosta.

Una volta fuori dall' istituto tirai un sospiro di sollievo e iniziai a gridare e a saltare dalla gioia.

Sicuramente i passanti mi presero per pazza, ma non ci badai.

In mente avevo ben altro, e questa volta non aveva più niente a che fare con la scuola, col studiare o con l'esame.

No!

Avevo per la testa solo una cosa: l'appuntamento con Enrico.

Chiamai immediatamente le mie amiche e le aggiornai su tutto, e loro come me erano stragitate.

'' MIchi, noi te lo avevamo detto che Enrico è interessato a te!'' Mi fece notare Paola.

'' visto che pure tu hai trovato l'anima gemella? Comunque digli che se non farà il bravo se la dovrà vedere con noi.'' Sentenziò Marilena a sua volta.

'' dai ragazze andiamo piano. Con Enrico ancora non è detta. Usciamo ma possiamo pure rimanere amici se le nostre aspettative non sono come avevamo pensato fossero.''

'' tu aspetta di vedere sta sera. Poi domani ci vediamo e ci racconti tutto. E poi vedremo chi aveva ragione. Michela, non sei sempre e solo tu ad avere ragione!''

'' e chi ve lo ha detto? Io ho sempre ragione belle ricordatevelo sempre!''

'' se, se come no!'' Mi risposero all' unisono.

'' hai già pensato a cosa metterti?'' A preoccuparsi questa volta fu la Mary.

'' cosa né dite di camicetta e jeans?''

'' jeans? Assolutamente no!'' Urlò
Paola, a quella risposta dovetti staccare il telefonino dall'orecchio.

'' un vestito!''

'' no, un vestito non me la sento sinceramente.''

'' allora... maglietta lunga con leggins?''

'' si, ci può stare con scarpe col tacchetto!''

'' si aggiudicato!''

'' aggiudicato!''

A casa raccontai ai miei dell' esame e tutti quanti erano felici dei miei risultati e del fatto che finalmente ero libera.

Quel pomeriggio mi riposai, giocai col mio cagnolino che ultimamente avevo trascurato e poi mi preparai per l'appuntamento.

All'ora prestabilita mi avviai davanti l'arco, avevamo deciso di vederci lì.

Mentre l'arco si faceva sempre più vicino, il mio cuore batteva sempre più forte ed ebbi paura che da un momento all' altro potesse uscirmi dalla gabbia toracica, mentre le gambe mi parvero sempre meno stabili.

Avevo quasi intenzione di fare dietrofront ed inventarmi una banale scusa, ero così tanto agitata.

Non mi ero mai sentita così.

In quel momento ricevetti una chiamata.

'' ehi. Io sono arrivato. Tu dove ti trovi?'' Mi domandò Enrico.

'' sto arrivando. Non darmi per dispersa tranquillo.'' Risposi.

'' non ti preoccupare che ti aspetto.''

'' meno male!''

Lui rise.

Ormai ero arrivata, mancava realmente molto poco.

Scrutai l'orizzonte in cerca di lui, ma vidi solamente gruppetti di persone che chiaccheravano animatamente.

'' ehi pure io ci sono. Ma non ti vedo!'' Esclamai allarmata.

'' io si invece!''

'' dove sei?''

'' girati. Proprio dietro di te!''

Non me lo feci ripetere e ad una decina di metri da me notai questa figura alta e magra avanzare in mia direzione.

Mi aggrappai alla prima cosa che afferrai.

Stavo per svenire!

NDA: ciaooooo!!! Come state? Ecco qui il nuovo capitolo. Vi piace? Finalmente anche Michela ha trovato qualcuno, sarà amore il loro? Lo scopriremo solo nei capitoli seguenti.
Bene detto questo vi saluto!!
Ciao ciao, baci
Je ♥

Daniel Sharman as Enrico

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