should I stay or should I go
Should I stay or should I go now?
If I go there will be trouble
And if I stay it wil be double
So ya gotta let me know
Should I stay or should I go?
(Should I stay or should I go - The Clash)
Parcheggiai la macchina davanti casa sua, ma ancora non riuscí a prendere il telefono per chiamarlo, stranamente stavo tribolando e nemmeno sapevo il motivo.
Alla fine presi il telefono, composi il suo numero e lo lasciai squillare diverse volte finché non rispose.
A quel punto buttai giù.
Che imbecille, cavolo.
Lo richiamai ma risultava occupato; per fortuna poco dopo riuscì a contattarlo.
" Michela! Ciao... strano sentirti!" Esclamò stupito.
" ehi Riccardo ciao. Volevo chiederti sei in casa?"
" si, sono tornato da poco. Hai per caso bisogno d'aiuto? Che se è mi precipito immediatamente da te!"
" no, no tutto apposto grazie. Solo che sono qui sotto casa tua, giuro non ti ruberó molto tempo. Anzi sarà proprio una cosa mordi e fuggi..." mi diedi una sberla, che stavo andando a dirgli?
" ehm...cosa?" Mi chiese per l'appunto.
" no cioè... ehm... Cioè... volevo dire... che... beh..." stavo andando in palla, "ciò che intendevo dire è che se vieni ad aprire la porta magari capirai meglio... ho una cosa da consegnarti!"
" si infatti ti ho appena visto dalla finestra. Ma cosa diavolo..."
Non appena arrivai davanti ad essa questa si spalancó, purtroppo non riuscì a vedere la sua faccia sbalordita.
" ehi, forza dammi qua sarà pesantissimo. Se me lo dicevi prima venivo direttamente alla macchina e non ti facevo fare la strada con questo peso. Ma che cos'è?" Chiese incuriosito scuotendo un poco la scatola.
" attento che è fragile. Volevo portarlo dove lavori ma non so' di preciso quale sia l'edificio specifico e quindi ho preferito portartelo qui. Diciamo che oggi non appena ho visto questo oggetto, non ho resistito e dato che ho rotto il vaso, e ci ero rimasta male...ho voluto sdebitarmi. Sicuramente non sarà come quello precedente però è simile!"
Lo osservai e sorrideva felice del gesto, ora aveva le guance meno paonazze rispetto qualche minuto prima.
" ehm grazie. Nessuno ha mai fatto un gesto così tenero. Sicuramente mia mamma sarà felice. Forza vieni, entra. Ora ti vorrà sicuramente conoscere!"
" oh no, grazie. Ero solo venuta a portarti il vaso. Non voglio proprio recarti altro distrurbo." Risposi mentre feci per andarmene.
" disturbo? Tu? Ma quando mai? Anzi mi fa sempre un enorme piacere vederti!"
" Richy! Ma allora vieni a giocare con me?" Una bimba si affacció alla porta.
" Michy lei è mia sorella, Lara."
" ciao bella bimba, che bel none che hai!" Le dissi facendole una carezza in viso.
" sei la sua fidanzata?"
" no, noi siamo solo amici."
" forza, devo farti vedere quanto è bella la mia cameretta e tutte le bambole che ho." Lara con decisione mi prese una mano e mi portò dentro.
" mi ricorda qualcuno!" Esclamai ridendendo, il mio amico alzó le braccia con fare divertito.
" sarà una cosa genetica. Io vado ad appoggiare il vaso poi vengo a recuperarti!" Non capivo perché, ma quella sera proprio non riusciva a togliersi quel sorriso sornione dipinto in faccia, e che dire dell'idea di farmi conoscere la sua famiglia?
La bimba mi fece fare il giro della sua cameretta e mi presentó tutti i suoi giochetti.
" eccomi! Lara hai fatto la brava?"
" Certo è adorabile." Risposi melensamente, adoro i bambini.
" come me vero?"
" nah, non direi. Lei molto più rispetto te!"
" attenta che poi mi arrabbio!" Scherzó il mio amico.
Era una mia impressione o stavamo filtrando?
" sapete che siete proprio una bella coppia?" Ci interruppe la piccola.
Questa volta fui io a diventare rossa.
Finiti i convenevoli, uscí dalla stanza e prima che iniziassi a fare le scale, in fondo ad esse, notai una donna di bella prestanza che ci stava aspettando.
Mi girai a guardare Riccardo che mi fece cenno di continuare: non avevo nulla da temere; però certo che questa me l'ero proprio cercata.
" salve, io sono Stefania. Piacere di conoscerti. Volevo ringraziarti del gesto compiuto e anche del fatto che il primo gennaio ti sei fermata a ripulire tutti i disastri combinati."
E lei quest ultima cosa, come la sapeva?
" piacere mio, io sono Michela. È stato solo un piccolo pensierino, l'ho fatto con piacere."
" sei proprio una brava ragazza. Sai questa è la prima volta che nostro figlio ci presenta una ragazza e non posso certo negare che l'attesa ha fruttato i suoi risultati. Michela ti va di fermarti con noi a cena? Mio marito sarà qui a minuti!" Mi invitò con gentilezza.
" sii!" Esultó felice la piccola Lara, "a mio fratello farebbe veramente piacere!"
" ehm, beh... in realtà ora... dovrei davvero andare. Ma grazie davvero tantissimo!" Mi dileguai ma non prima di salutare tutti.
Una volta fuori sospirai, ma che mi era saltato in mente? Zompare così di punto in bianco a casa sua per portargli un vaso. Chissà che idea si sarà fatto dopo questo gesto.
Scossi la testa e sospirai nuovamente.
" Michy... aspetta!"
Mi fermai di botto.
" senti, so' che là dentro ti sarai sentita un poco sopraffatta e a disagio dalla mia famiglia... ma dato che sei qui? Cosa né dici di andarci a mangiare qualcosa insieme? Dico noi due senza loro!"
" senti è da sta mattina che non rincaso e a quest ora i miei mi staranno dando per dispersa. Quindi scusa non prendertela, ma avrei bisogno di riposarmi un poco!"
" ehm certo. Si ok capisco... sarà per un'altra volta allora!"
" si. Beh ci sentiamo. Ciao buonanotte!"
" buonanotte!" Rispose chiudendomi la portiera della macchina.
Marta, il giorno dopo, a lavoro mi abbandonò, si era presa un giorno perché non stava bene; la mattinata stava proseguendo normalmente: sempre la solita routine, finché...
" ciao! Hai bisogno di qualcosa?" Civettó Silvia, una mia collega alquanto insopportabile, che ci provava con chiunque respirasse.
" no grazie. Sto cercando una mia amica!"
Al suono della sua voce, finí per terra e con me la decina di abiti che stavo rimettendo a posto.
" Michy, ciao tutto bene?"
" sicuro? Se vuoi posso darti una mano a scegliere qualcosa che metta in risalto i tuoi perfetti muscoli!" Si intromissione la mia collega.
" ehm... Ricy che ci fai qui?" Mi porse una mano per rialzarmi e mi aiutó a raccogliere ciò che mi era volato via.
" ti stai cimentando per andare a fare bungee jumping?" Scherzó, " comunque oggi non puoi dirmi di no dato che sono venuto qui apposta... beh in realtà lavoro qui vicino ed, in ogni caso devo assolutamente sdebitarmi con te... quindi pranziamo assieme? Ricordati: non puoi rifiutare!"
" nel caso bel fusto io sono liberissima, devi sapere che la nostra cara amica è già fidanzata!"
" Silvia fatti gli affaracci tuoi! Ehm certo andiamo." Dissi, una volta fuori aggiunsi, " senti scusa per la mia collega, fa così con tutti."
" nessun problema. L'importante è che hai accettato, ovviamente offro io è il minimo che posso fare! Tu dove vai a mangiare di solito?"
" vieni andiamo! Conosco un posticino dove si sta discretamente." Lo condussi verso il luogo prestabilito, ma prima di arrivarci, in lontananza scorsi due figure, una la conoscevo fin troppo bene!
Ebbi una fitta al cuore e gli occhi mi si stavano per riempire di lacrime.
NDA: ehilá bellissimi. Come state? :)
Spero sia tutto ok... poi il bello è che mancano solo pochi giorni a Natale. Che progetti avete per le feste? Io non so' perché stranamente hanno messo neve per la maggior parte delle feste.
A voi piace la neve? A me non molto.
Allora passando al capitolo: che né pensate? Bon contenti se vi anticipo il fatto che da questo punto in poi la storia si farà sempre più interessante? :)
Ok ora vi lascio un bacione ed in più vi faccio gustare le foto della neve caduta nei giorni precedenti.
Je ♡
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