lego house
I'm out of touch, I'm out of love
I'll pick you up when you're getting down
And out of all these things I've done I think I love you better now
I'm out of sight, I'm out of mind
I'll do it all for you in time
And out of all these things I've done I think I love you better now
( Lego house - Ed Sheeran)
" tesoro ma sei bellissima!" Esclamò mia mamma non appena uscì dalla mia stanza.
Eh si! Il tanto atteso matrimonio di Matteo finalmente era arrivato.
Nei giorni precedenti avevo fatto shopping, dove Marilena aveva trovato un tubino azzurro con delle spalline sottili, sottili tutte ricoperte da perline che formavano una X dietro e gonna al ginocchio con stampa floreale; io dal canto mio comprai borsa e scarpe tacco dodici.
" dove vi incontrerete?"
" a dire il vero dovrebbero arrivare qui a momenti. Abbiamo deciso di organizzarci con poche macchine. Con me ci saranno Marilena, Andrea, Riccardo e Marco. Mentre nell'altra gli altri quattro." Risposi appostandomi davanti la finestra in attesa dei miei amici che non tardarono più di tanto.
Presi su la giacchetta e la borsa, pronta a raggiungerli, ma qualcuno bussò alla porta e quando mio babbo aprì, rimasi stupita nel vedere Riccardo pronto a fare la conoscenza dei miei.
" piacere, io sono Riccardo. Un caro amico di vostra figlia!" Si presentò, come se fossimo fidanzati, porgendo loro la mano.
Com'è che questo ragazzo mi stupiva sempre più?
" piacere nostro!" Riuscirono a dire con difficoltà: già ogni volta che facevano conoscenza di un mio amico sembrava che qualcuno o qualcosa rissucchiasse loro la lingua, tanto da non riuscire più a parlare.
Questa volta ad avere un sorrisone che andava da orecchio ad orecchio fu la sottoscritta e dovevo proprio ammettere che era bello da far paura: capelli sempre laccati all' indietro, vestito con un tailleur blu e camicia bianca sotto; inutile dire che in quel momento stavo sbavando di brutto e non mi sarei stupita se i miei occhi avessero assunto una forma a cuore.
Dovevo ammetterlo: ormai ero andata, partita per la tangenziale; ma non dovevo cercare di togliermelo dalla testa?
Mi chiesi come avevo fatto fino a quel momento non cedere di fronte a un gnocco del genere.
" divertitevi ragazzi!" Esclamarono mentre ci stavano salutando e notai mia mamma che alzava il pollice con fare ammirato.
Certo non era l'unica.
" sai che stai benissimo?" Mi sussurrò non appena la porta alle nostre spalle si chiuse.
" grazie nemmeno tu sei malaccio."scherzai.
" oh grazie per il complimento, troppo gentile, mi raccomando non sbilanciarti troppo. Comunque mi piacciono i tuoi."
" già lo so'!"
" prego dolcezza!" Mi aprì la portiera facendomi accomodare; stavo per diventare un peperone.
" ehilà tutto bene?" Mi salutarono gli altri dai sedili posteriori.
" ehi, ciao! Bene voi?"
" pronti? Si parte. Il grande giorno finalmente è arrivato." Esclamò Riccardo mettendo in moto, proprio quella mattina non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
" secondo me sono cotti!"
" già ma sono veramente tanto dolci..."
Si sentì bisbigliare dagli altri.
" ma cosa cacchio andate dicendo?" Sibilai mentre loro alzarono le braccia con fare divertito.
Gettai loro una scarpa sperando di non colpirli in faccia, infatti presi in pieno i gingilli di Andrea che riuscì a stento trattenere qualche bestemmia.
Fortunatamente durante il resto del tragitto non tranciai nessun arto e non demolì nessun finestrino, tuttavia il viaggio fu comunque piacevole e divertente ed il tutto accompagnato da buona musica, finché ad una certa dalla radio non partì la suoneria del mio cellulare:
"Years and years, forever yours
Years and years, yet to come
I take every second of every minute
As long as you're in it, I know I'm winning
Years and years we won't forget
The time and place that we met
And now I remember it all so clear
You signed your name on my heart
Saying you were here"
Non potevo crederci, come mai ero stata così tanto stupida?
Nella quarta lettera erano state riportate alcune frasi del ritornello, ecco perché mi sembrava così famigliare.
Quindi era da sempre stato lui, probabilmente Daniele mi aveva chiesto dei regali per farmi credere che il mandante fosse lui o semplicemente per assicurarsi che la scelta del suo amico fosse stato di mio gradimento.
Ero sicura al cento per cento di questa cosa perché la canzone era la prova, sorrisi felicissima, non solo mi aveva dato modo di potermi fidare di lui e ovviamente per via del suo radicale cambiamento lui mi attizzava sempre più, ed era pure tremendamente romantico, ma ciò che mi aveva colpito notevolmente era il fatto che mi conosceva alla perfezione: dalle mie bellissime figuracce ai miei gusti in generale.
" ti piacciono le canzoni romantiche?" Chiesi con fare indagatorio.
" alcune si. Tipo years and years ha veramente belle parole." Daniele manco sapeva che suoneria avessi.
" già non a caso il cantante in un'intervista ha affermato che questa canzone la dedicherà alla sua futura moglie..."
" ehi ragazzi ve la smettete di flirtare? Dopo avrete tutto il tempo per limonare!" Esclamò Marco.
" Marco ma ti sei chiesto come mai sei ancora single?" Lo rimbeccò Andrea, che dal sedile posteriore teneva per mano Marilena.
" no perché?"
" appunto! Inizia a domandartelo."
" Mary ormai non devo nemmeno più avvisarti di non far caso a loro vero?" Mi intromisi.
" sono dei pazzi concordo!"
Un'oretta dopo giungemmo a destinazione, si trattava di un agriturismo in mezzo ai monti, ma tutto molto affascinante a partire dal giardino ben curato e pieno di fiori; molti invitati erano già arrivati e stavano aspettando intrepidi gli sposi.
" bene queste dove le portiamo?" Domandò Marilena aprendo il portabagagli e tirando fuori una piccola valigetta, ma gli altri ragazzi le dissero che dei bagagli e delle stanze se né sarebbero occupati più tardi.
" certo che me lo potevi dire che ci dovevamo fermare a dormire qui." Esclamai a Riccardo un tantino risentita.
" avevo paura che poi avresti cambiato idea. Ma se per te è un problema finiti i festeggiamenti ce né possiamo andare oppure potrai condividere la stanza con la tua amica mentre io starò con Andrea."
" di questo potremmo discuterne più tardi!"
" ok... dovrei dirti..." mi rispose.
" senti..." Dovevo assolutamente togliermi il dubbio, ma come capitava spesso e volentieri parlammo contemporaneamente.
" scusa. Prima tu!"
" no assolutamente. Sono un gentleman quindi prima le donne..." insistette.
" appunto! Dimmi tutto."
Cercò di dirmi qualcosa ma ci trascinarono nell' area addetta alla cerimonia, a quanto pare il matrimonio stava per iniziare.
Entrammo dentro la location e intravidi la sala da pranzo ben luminosa per via delle sue ampie vetrate ed i numerosi lampadari, parquet in legno e soffitto con travi antiche, muri in pietra, tavoli e sedie ricoperti da raffinati teli bianchi mentre il tavolo degli sposi blu e come tocco finale alti centrotavola che culminavano con bouquet con fiori bianchi e azzurri.
La messa si svolse all' aperto in mezzo ad un sentiero alberato, al centro si estendeva un tappeto bianco che arrivava all' altare, a destra e a sinistra di esso erano state disposte sedie ricoperte elegantemente da teli bianchi che nel retro erano stati fermati da dei fiocchi, lungo la "navata" come decorazioni erano presenti alti portavasi contenenti bouquet identici ai centrotavola, ma la cosa che trovai più romantica fu l'ergersi di un arco ornato da fiori dello stesso colore dei bouquet che ornavano la navata.
Iniziò la marcia nuziale e la sposa, con un magnifico vestito semplice ma molto elegante, accompagnata da suo babbo, raggiunse lo sposo, i due si scambiarono un tenero bacio sulla guancia e per tutta la funzione si tennero per mano e di tanto in tanto si scambiarono teneri sguardi.
Le loro promesse furono molto profonde e tante persone si commossero, proprio in quel momento mi resi conto che Riccardo mi stava osservando intensamente, mi girai e ci sorridemmo emozionati e senza rendermene conto feci scivolare la mia mano sulla sua e lui fece intrecciare le nostre dita, rimanemmo così fin quando tirammo il riso agli sposi e seguimmo i nostri amici sul retro dell' agriturismo dove si erano ritirati per fare le foto.
" ti dispiace se ti lascio un momento da sola? Mi sta chiamando lo sposo!" Esclamò ad un certo punto Riccardo.
" si che mi dispiace, però vai, ma torna subito"
" agli ordini capo!" Mi appioppó un bacio su una guancia, e si allontanò, io iniziai a gustarmi il bel panorama e il laghetto.
Era tutto molto affascinante.
Qualche secondo dopo delle mani mi si pararono davanti gli occhi.
Chi poteva essere ora?
NDA: ciao ragazzi eccomi di nuovo qui. Come state? :) io bene anche se un po' stanca dati che devo mettermi in forma XD
Comunque vi volevo annunciare che probabilmente a breve pubblicherò un'altra storia, questa sarà per davvero molto corta XD
Va bon ora vado, spero che il capiloto sia piaciuto,alla prossima un bacione a tutti :*
Je ♡
( ps: ho usato loro km sposi perché adoro da pazzi lui ♡.♡)
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