la bicicletta

Nada voy a hacer,
Rebuscando en las heridas del pasado,
No voy a perder
Yo no quiero ser un tipo de otro lado.

A tu manera,
Es complicado,
En una bici que te llegue a todos lados.

( LA BICICLETTA – CARLOS VIVES FEAT SHAKIRA)


Ormai ero arrivata, mancava realmente molto poco.

Scrutai l'orizzonte in cerca di lui, ma vidi solamente gruppetti di persone che chiaccheravano animatamente.

'' ehi pure io ci sono. Ma non ti vedo!'' Esclamai allarmata.

'' io si invece!''

'' dove sei?''

'' girati. Proprio dietro di te!''

Non me lo feci ripetere e ad una decina di metri da me notai questa figura alta e magra avanzare in mia direzione.

Mi aggrappai alla prima cosa che afferrai.

Stavo per svenire!

La mia mano si aggrappò a qualcosa che, inizialmente sembrò reggere il mio peso ma in men che non si dica rotolai giù a terra, accompagnata da un gran fracasso di ferro: avevo fatto cadere un pilone enorme di biciclette.

Rimasi a bocca aperta.

Sicuramente, il povero ragazzo dopo questo piccolo inconveniente se la sarebbe data a gambe ed, invece con mio enorme stupore, mi porse la sua mano per aiutarmi ad alzarmi e, stranamente, notai che cercava in tutti i modi di trattenere le risate per non farmi sentire ancora più in imbarazzo.

" Beh come inizio direi non male no?" ironizzai, a quel punto non potemmo trattenere più la nostra ilarità, ma purtroppo fummo interrotti da uno sbraitare: alcuni dei proprietari delle bici, sentito il rumore erano venuti a vedere il danno causato.

" ma siete degli imbecilli? Non vedete che casino avete combinato? E dire che sono bici un sacco costose!" fece il ragazzo più alto.

" ehm scusa. È tutta colpa mia. Mi sono appoggiata che avevo perso l'equilibrio e purtroppo tutto è caduto rovinosamente a terra!" mi giustificai, ovviamente non potevo raccontare a tutti quanti che stavo per svenire dalla vista mozzafiato di Enrico.

" e proprio sulla mia bici ti dovevi appoggiare?" rimbrottò, mentre pure il suo amico iniziò a controllare i danni subiti.

" dai Riccardo, non prendertela così tanto male. Purtroppo sono cose che capitano e alla fine dei conti i danni subiti sono pochi!" si intromise proprio quest'ultimo.

" certo Daniele tu la fai facile: la tua non vale quanto la mia!"

" no aspettate, ma voi siete Riccardo e Daniele?" questa volta a parlare fu Enrico, che sicuramente non era riuscito a riconoscere per via delle tute da ciclista ed i caschi.

" Enrico? Sei proprio tu? No, ma quanto sei cambiato in quest ultimo anno!" esclamò esterrefatto Riccardo.

" Fratello, è una vita che non ci vediamo più. Dopo il diploma che fine hai fatto? Siamo sempre stati inseparabili."

" tutta colpa dello studio, mi sta portando via un sacco di tempo. E voi? Invece?"

" caro, ma raccontaci un po' di cose. Forza entra al bar che dentro ci sono tutti!"

" no, no aspettate. Vi dispiace se ci vediamo un altro giorno e ci facciamo una di quelle belle uscite come ai vecchi tempi?" protestò il mio amico.

" no, no non se né parla proprio!" e detto questo, il ragazzo incazzato, lo portò di peso dentro il bar insieme agli altri loro compari, mentre io rimasi lì come un ebete non sapendo proprio che pesci pigliare.

" ehi, senti scusa per il comportamento poco consono di Riccardo. E' una brava persona, ma guai a chi gli tocca la bicicletta!"

Sussultai, non credevo di avere compagnia, ed invece non appena mi voltai mi trovai davanti ad un faccino tanto curioso ed amichevole, " scusami, non mi sono presentato, io sono Daniele!"

" ehm... ok!" quelle furono le uniche parole che mi uscirono di bocca.

" tu invece sei?" mi domandò.

" Michela ... beh, quindi sei un amico di Enrico?" riuscì finalmente a domandargli.

" si. Io, lui e Riccardo ci conosciamo dalle elementari e siamo stati sin da sempre inseparabili. Poi però Enrico ha scelto di andare a studiare all'università mentre noi abbiamo preferito andare a lavorare, ma io poi ho ripreso con lo studio ma in una città diversa dalla sua. Inizialmente abbiamo cercato di rimanere in contatto, la distanza purtroppo ha avuto i suoi effetti. Tu invece come lo conosci?"

" oh in realtà .... Lo .....", esitai un attimo, " lo, conosco da molto poco."

" è un bravo ragazzo!" esclamò, anche se non capì molto il tono in cui proferì queste ultime parole, mi limitai a sorridere.

Il silenzio si levò su noi, ma non sembrò volersi allontanare per festeggiare il ritrovato amico.

Probabilmente aveva paura che potessi fare altri danni alla sua bici.

" approposito. Ha avuto molti danni? La bici dico!"

" no, vai tranquilla solo qualche graffio. Riccardo la fa sempre tragica perché per poterla comprare ha dovuto dar fondo a tutti i suoi risparmi e la tratta come se fosse sua figlia!" scherzò.

" mi dispiace realmente un sacco!" continuai a dire.

" forza, raccontami qualcosa di te. Tu cosa combini nella vita?"

Cercai di rispondergli, ma la nostra attenzione venne catturata dalla porta del bar che veniva aperta e un branco di ragazzi uscire.

" pensa mo' Dany: sta sera Enrico si unirà a noi e almeno festeggeremo come ai vecchi tempi. Non è fico no?"

" no, Ricy, ti ho già spiegato che sta sera non posso!" reclamò nuovamente il sottoscritto ma inutilmente, il fighetto non volle un rifiuto come risposta e, a malincuore al biondo non rimase che guardarmi alzando le spalle dispiaciuto.

Senza meno quello era l'appuntamento più strano di tutta la mia vita, certamente non potevo che chiedere di meglio!

NDA: rieccomi qui col quarto capitolo della storia!
Il tanto atteso appuntamento promette molto bene no? Certo che alla nostra protagonista di strafalcioni e momenti imbarazzanti non possono certo mancare.
Cosa né pensate dei nuovi protagonisti? Vi piacciono? Come andrà a finire la serata? Avete qualche idea?
Io come solito spero di non aver deluso le vostre aspettative e chiedo gentilmente consigli nel caso ci fossero cose non apprezzate.
Detto questo vi lascio ciao bacioni Je :* <3

Toby Alderweireld as Riccardo

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