Capitolo XIV


-Bravo Perc.- disse Leo. Eravamo tutti sfiniti a terra, la lotta con i mostri non é esattamente rilassante, anzi é sfiancante, ma credo sia esplicito.
Ci prendemmo qualche minuto per sdraiarci sulla sabbia e ritornare in forze. Chiusi gli occhi e rilassai i muscoli. Stavo per addormentarmi, quando Leo (importunatoreeeeee) si alzó e mi scosse.

-Non addormentarti, scema. L'impresa non é ancora conclusa.- disse il figlio di Efesto, e io sbuffai. Neanche si puó riposare qui. Mi tirai sù e andai da Percy. Eravamo tutti lí. Avevo una sensazione di déjà vu. Come se...
La scogliera.
Il sogno.
Il mostro.

Percy si voltó verso di noi e chiese:-Tutti pronti?- e gli altri annuirono.

-Non farlo Percy. Davvero, non farlo. É...- provai a dire, ma lui mi interruppe.

-Tranquilla, non succederá niente.- rispose. Lanció il tridente dorato in mare e le onde si alzarono a dismisura.  

Aspettammo qualche istante e Percy disse:- Visto? É tutto a posto!-
Poi il mostro emerse. Era immenso proprio come nel sogno, con la coda da serpente e il corpo da dragone.  Scaraventó via il figlio di Poseidone con forza e Annabeth corse ad aiutarlo. Noi altri attaccammo. Io usavo i fulmini e la spada, Leo le sue fiamme, Cole la magia e Liam una spada.
Inutili, proprio come nel sogno.
Poi, come a rallentatore, vidi la coda che sferzava il terreno e mi abbassai appena in tempo.
Liam no.
Fu colpito con una forza tale da scaraventarlo via e fargli sbattere la testa. Potevo sentire gli altri urlare, la rabbia si impossessó di me. Corsi da Percy e Annabeth. Il mostro di caló su di noi e spalancó la bocca.
Con rabbia saltai e gli infilai la spada nell'occhio.
Che schifo.
Lui cambiò subito traiettoria, cercando di farmi volare via.
No.
Aveva ucciso Liam, non avrei lasciato che se ne andasse indenne, e poi la mia spada era bloccata nel suo occhio.
Che.
Schifo.
Inizió ad emettere delle specie di urla, molto rauche, ma allo stesso tempo acute.
-Crepa, bastardo!- dissi a denti stretti. Lui scalció ancora un po', nel tentativo di farmi cadere, poi si inabissó, e io con lui. Sentivo le urla dei miei amici che mi chiamavano, ma io ero in acqua.
La mia spada era ancora conficcata nell'occhio dell'essere. Provai ad estrarla e, dopo vari tentativi ci riusc. Mi mancava l'aria. Lo vidi nuotare via gemendo.
Muori male piccolo bastardo!

~Angolo Autrice~
Mi dispiace ma non posso pubblicare alle 3:00 di notte perché mia nonna mi costringe ad andare a dormire alle 11:00.
Mi dispiace 😢😂.

PS: Per le vacanze da leggere ci hanno dato Percy Jackson 😁

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