Capitolo V

O. Mio. Dio.
Sto davvero andando al Campo Mezzosangue con le Cacciatrici di Artemide!
Viaggiammo per un paio di giorni, non ebbi neanche il tempo di avvertire i miei genitori. Gli avrei mandato un messaggio iride al campo.
Vedevo i lupi dal manto argenteo che ci seguivano, proteggendoci da eventuali attacchi dei mostri. Quando i lupi non riuscivano a prenderli le Cacciatrici li colpivano con le loro frecce, niente riusciva a toccarci.
Io e Talia eravamo al centro del gruppo, e si puó dire che chiacchieravamo. Io parlavo a vanvera su anedotti di Percy Jackson e Eroi dell'Olimpo, lei ascoltava confusa e ogni tanto faceva domande.

-So che ti sei unita alle Cacciatrici il giorno del tuo sedicesimo compleanno, cosí da non potere essere tu quella della maledizione del Titano. Com'é stato?

-Rimanere per sempre sedicenne? Non poter piú frequentare i ragazzi? Strano, ma poi ti ci abitui. All'inizio avevo paura, per quello che era successo a...

-Bianca di Angelo e Zoe Nightshade. Lo so. Povero Nico. Aveva solo lei. Anche Zoe, qualche sera guardo le stelle e la saluto. La gente mi prende per psicopatica, ma non importa.

-Come si chiamano questi libri tramite sai tutte queste cose, scusa?-

-Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo i primi cinque, Eroi dell'Olimpo gli altri.

-Non ci credo. Non dire a Percy che ci sono dei libri con il suo nome, aumenterebbe solo il suo ego. Percy potrá anche avere molti pregi, ma la modestia non é uno di essi. Ah, comunque siamo arrivate.- disse e ci fermammo.
Strillai.
Saltellai.
Feci molte altre cose che mi fecero risultare pazza agli occhi delle Cacciatrici.
Poi svenni, per la seconda nella mia vita.

Mi svegliai guardando il cielo azzurro. Ero su una sdraio e attorno a me sentivo un chiacchiericcio soffocato.

-Potrebbe essere una figlia di Apollo!

-No, sará una figlia di Atena, guarda i capelli!

-Sará una figlia dei Tre Pezzi Grossi, sono venute le Cacciatrici a portarla qui!

-Non fate cosí tanto rumore! L'avete svegliata!- esclamó una voce maschile. Una testa bionda e riccioluta spuntó nella mia visuale, sorridendo.

-Piacere, sono Will Solace!- disse, cercando di non spaventarmi a morte. Mi aiutó ad alzare la testa e guardai le otto persone che erano ancora attorno alla sdraio. Strabuzzai gli occhi. Non stavo sognando, vero?

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