Wake me up when september ends
Sto ascoltando questa canzone dei Green Day e penso che vorrei davvero addormentarmi e svegliarmi quando settembre sarà finito. Il punto è che, oltre al fatto che è impossibile, non servirevve a nulla.
Avrei voglia, ho voglia, di scappare e partire. Ricominciare la mia vita da qualche altra parte e vedere se va meglio della vita che ho qui. Ma l'ho già fatto, sono scappata da Roma e sono venuta a Milano quattro anni fa, e non è servito a molto. Io sono sempre io, e la mia vita è sempre la mia vita, non importa quanto lontano possa fuggire.
È che mi sento incastrata in questi giorni prima di settembre e degli esami di recupero, per i quali non ho ancora studiato. E il 2 settembre si avvicina inesorabile.
Sono un'inadempiente, sono convinta di voler fare un sacco di cose che poi non riesco a fare, non riesco a sopportare. Mi sento incastrata in dei giorni di stallo prima dell'inevitabile fallimento.
Mi è stato detto che probabilmente non potrò prendere il diploma, dato che jon riesco a stare in classe e a sopportare il ritmo della scuola. Probabilmente sarebbe meglio se trovassi un lavoretto, tipo un posto da cameriera o qualcosa del genere.
Io, che volevo andare all'università. Io che fantasticavo su quale facoltà scegliere, su quale lavoro dei miei sogni fare mentre porto avanti quella che speravo diventasse una decente carriera da scrittrice. Io che sognavo di imparare lingue con cui girare il mondo. Io che volevo aiutare la gente, facendo attivismo. Io che pensavo chissà, di fare la traduttrice. O l'editor. O la mediatrice culturale. O la giornalista.
Io che mi preoccupavo di cosa portare all'orale della maturità (che poi, ora non funziona nemmeno più così).
Ma come potrei, se passo la giornata a vedere serie tv per dimenticarmi di ciò che non riesco a fare, o di ciò che dovrei fare per raggiungere realmente tutti i miei bei sogni. Io che mi dico che inizierò a impegnarmi domani, ma quel domani non arriva mai. E la parola FALLIMENTO è più chiara del tatuggio che ho sul braccio.
Io, che non scrivo una parola da mesi. Che non leggo un libro da luglio.
Ecco, vorrei qualcuno a cui poter raccontare tutte queste cose e che mi dicesse (anche mentendo) che esiste una soluzione, che infondo gli esami di recupero non sono così difficili e che se anche non ci riuscissi pace, ripeterei l'anno, e non sarebbe un problema. Qualcuno che mi passasse una sigaretta e mi dicesse: "Ehy, hai diciott'anni, hai tutta la vita per studiare. Permettiti di preoccuparti un po' meno, che se non lo fai ora quando lo farai?"
Ma questo qualcuno non esiste, e io la sigaretta me la fumo da sola, mentre scrivo su questo diario incriminato perché dai, una mente instabile in questo mondo non va da nessuna parte.
Natalinna
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