~Quando l'amore per una band sconfigge la pioggia~
Capitolo dedicato a greendayistheway. Non avrò avuto un'esperienza terribile e faticosa come la tua, ma un po' di difficoltà c'è stata.
Cara Sofia,
Allora...
Seppi proprio grazie a te che nell'ultima uscita della rivista Rolling Stone avesse in copertina i 3 idioti e non mi sono data pace per giorni, perché non riuscivo mai a trovare il tempo di andare all'edicola del mio paese, col rischio di ricevere un "non ne abbiamo" come risposta per prenderla e farla mia.
Oggi appena uscita da scuola fui inondata da un aria gelida che mi fece pensare "Ma... l'inverno non arriva a dicembre?" e per fortuna mio padre mi era venuto a prendere con la macchina, facendomi aspettare 7 minuti a congelare, ma sempre meglio che prendere i mezzi in una giornata come questa. Diluviava tanto che il cielo era nero, ma proprio... altro che Green Day, qui The World Is Black!
Ad un certo punto, ferma al semaforo che entrava dentro al mio paese, guardai quella piccola edicola e vedo fuori in bella vista quella rivista. Vedevo Billie Joe, Mike e Tré che mi fissavano e mi imploravano di portarli via con me, ma come potevo? Mica potevo fermare mio padre per prendere un giornalino da niente (sia chiaro, per lui è fuffa, non per me)!
Una volta tornata a casa mi tolsi le scarpe e realizzai di avere un dito del piede gonfio e rosso che continua ancora adesso a farmi male. Cioè hai presente i capelli di Gerard Way ai tempi di Danger Days? Ecco, quella gradazione di colore, te lo giuro su Jack Barakat, e credimi che è tanto!
Qualcosa però mi diceva che dovevo assolutamente superare il dolore, rimettere le scarpe e correre a prendere quella rivista. Con una scusa uscii di nuovo, affrontando il gelo, il vento e la fottutissima pioggia. Avevo il classico ombrellino dei cinesi per ripararmi dalle gocce d'acqua, ma il vento soffiava in tutte le direzioni e qualche schizzo in faccia lo ricevetti.
Dopo 10 minuti di camminata sofferta a causa del dito che adesso sembra un pomodoro, arrivai al parchetto che divideva me dai Green Day e mi fermai non appena vidi le pozzanghere e il fango che coprivano la zona di passaggio e il livello dell'acqua alzato di circa 3/5 cm. Ma potevo veramente rinunciare a quella rivista per colpa del maltempo? No! Io darei il mio cuore per le mie bands adorate, figurati per i Green Day che sono la mia seconda band preferita!
Sentivo i miei piedi diventare dei blocchi di ghiaccio e intanto quel dito sembrava un ago che pungeva ad ogni passo: zoppicavo visibilmente ormai, non vedevo l'ora di togliermi di nuovo quelle scarpe.
Finalmente ero arrivata all'edicola, ma appena dissi "la rivista Rolling Stone?" il vecchio venditore mi disse che erano finite:
Le opzioni era 2:
1) o è un cretino
2) o qualcuno me l'ha fottuta in quei 20 minuti
... per fortuna era la uno.
Cercai di fargli capire quindi a cosa mi riferissi e il negoziante andò nel magazzino. Ci restò un minuto che sembrava un'ora, poi riapparse con quel giornalino (che poi diciamoci la verità, non è piccolissimo!). Avrei voluto gridare, ma se lo avessi fatto chissà cosa avrebbe pensato quel povero vecchio!
Ultima domanda:
"Quanto costa?"
Avevo il panico perché avevo veramente pochi spicci.
"Sono..."
....
....
....
...
..
.
MA TI VUOI MUOVERE CHE AVREI ANCHE FAME E POI VORREI SCLERARE?
...
.....
....................................
L'ABBIAMO PERSO!
"3,90€"
*CANTA YOUNGBLOOD*
I soldi per fortuna bastavano e finalmente ebbi in mano i miei idioti!
Tenni quel giornalino come se fosse un bambino per tutto il doloroso e bagnato cammino e adesso che ti ho raccontato tutto vado a controllarmi il dito e a leggere l'intervista.
Ciao Sofia!
♡Sor3♡
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