Allora.
Io mi sento sempre male quando ascolto un album di qualche band e stilando la classifica di tutte le canzoni scopro che ho messo al primo posto, o comunque in alto, un singolo.

Perché? Perché ormai c'è questo pregiudizio che se per caso la tua canzone preferita di qualche band è un singolo sei un potenziale poser, perché è come se non conoscessi le altre.

Esempio lampante è Smells Like Teen Spirit dei Nirvana: puoi essere la più grande fan di Kurt, Dave e Krist ma se la tua canzone preferita è Smells Like Teen Spirit sei poco credibile perché è la loro canzone più celebre.
Io non rientro in questa categoria essendo la mia preferita In Bloom, ma non è che forse esageriamo nell'etichettare un poser solo perché preferisce i singoli alle altre canzoni degli album?

Servono altre prove!

Ma torniamo ai singoli.
Per me, giungendo a una conclusione, i rockers scelgono accuratamente la canzone da lanciare come singolo e scelgono la più bella secondo i loro gusti musicali, che sono bellissimi!

A volte però non hanno sempre ragione.
Qualche singolo non è proprio chissà che bellezza mastodontica!

Ogni volta che ascolto Keep Your Hands Off My Girl mi viene da piangere: è una canzone che dovrebbe essere punk-rap-rock-pop-ska-classic-metal-deathcore... non so manco io il genere... MA NON NE AZZECCA MEZZO! JOEL FA SCHIFO COME RAPPER, LA MUSICA È STATA SCRITTA DA UN IPPOCAMPO CON LA MENINGITE E IL TESTO CON I PIEDI! L'UNICA COSA BELLA SONO GLI "AH AH" DI BENJI.

(Se avete fegato di ascoltare questo scempio la canzone è sopra eh sì... sono i Good Charlotte... EHI! NESSUNO È PERFETTO!)

Per non parlare di Pieces dei Sum 41, ma quella va già meglio... molto meglio!

Sempre dei GC, avete mai ascoltato Riot Girl? Sembra una canzone della sagra del pane di Altamura, cioè, parliamone! E la cantano a ogni concerto nonostante non sia propriamente un singolo!

Ok, questo capitolo ha il titolo che porta, ma:

90% la schifezza della mia band preferita
9% spiegazioni sui singoli belli
0,9% etichette
0,1% anidride carbonica + la mia sanità mentale