~Teatro~
Il capitolo è lungo, vi avverto.
Oggi però ero in vena di condividere con voi un pezzo enorme della mia vita.
Settembre 2008.
Avevo 9 anni e per 5 anni facevo attività extrascolastiche, ma mai nessuna durava più di 2 anni, a parte il nuoto, anche se ci andavo giusto per movimento e non per passione.
Mio padre guardò da qualche parte un annuncio, in cui c'era scritto qualcosa come: "audizioni per **compagnia teatrale** aperte".
Sono sempre stata un tipo da teatro e appena sono venuta a conoscenza che nel mio paese in culus mundi ci fosse una scuola di teatro non stavo nella pelle.
Partecipai a quell'audizione e la passai (in fondo ero una bimba... perché bocciarmi?) e qualche settimana dopo eccomi lì, su un palcoscenico, a provare la sensazione di far parte di uno spettacolo.
Il problema è che il primo anno mi serviva più che altro per dimostrare a me stessa che io oltre a piangere tutto il giorno sapessi fare altro: non mancavano i miei scazzi perché non mi facevano fare tante parti, la mia voglia di far vedere che io fossi più capace rispetto ai miei compagni che erano tutti più piccoli di me etc...
Quell'anno, a maggio, facemmo un misto di schetch tratti dalla Walt Disney e io di tutta risposta non mi ero imparata a memoria solo le mie parti, ma anche tutto il resto del copione... la voglia!
Dopo questa prima stagione mi riiscrissi, ma stavolta il regista che gestisce la compagnia mi mise nel gruppo dei ragazzi un po' più grandi di me, così dalla più grande mi ritrovai ad essere una delle più piccine.
Però io ero "una promessa del teatro" come mi definì lo stesso regista, e tra un pianto e l'altro il mio talento saltò fuori comunque.
In più quello fu l'anno in cui, grazie all'insegnante di danza, conobbi la mia primissima band: i Backstreet Boys.
I primi mesi, a causa della dizione, ho incontrato non poche difficoltà, ma niente di così grave.
Il più grande ostacolo che mi toccava superare era l'impressione che ci fosse del nonnismo e che per questo risultavo l'eterna emarginata. Non strinsi amicizie particolari, tranne una...
Era il 7 maggio 2010.
Mio padre mi portò a vedere lo spettacolo del gruppo dei più piccoli, quello di cui facevo parte l'anno prima.
Fu la prima volta che vidi lui, il mio primo vero amore: Dino.
Era il protagonista e vedevo i suoi occhi luccicare fino alla mia fila, che... era l'ultima.
Andava nella mia stessa scuola e in pochissimi giorni facemmo amicizia, e con la stessa rapidità caddi nella sua trappola e mi innamorai di lui. Avevo 10 anni, quasi 11, poteva essere una cosa da niente, ma non lo era. Presi davvero sul serio la mia cotta, tanto da considerarlo in tutto e per tutto "il mio fidanzato".
Quindi, il secondo anno si può riassumere con:
- io che piango
- io che vengo emarginata
- io che piango
- io che scopro i Backstreet
- io che piango
- io che spacco i culi
- io che piango
- io che mi prendo una sbandata per un ragazzino
- io che piango
Il punto focale però alla fine della fiera è "io che spacco i culi" e quindi si procede un altro anno nella compagnia, il terzo.
Al terzo anno maturai tantissimo!
Mi resi conto solo in quel momento che avevo davvero una passione per il teatro e non era solo un mezzo per mettersi in mostra.
E finalmente saltarono fuori le prime amicizie: Nicole, Diletta, Alice, Marta e una minuscolissima Gaia (eh... non mi va di dare soprannomi... nope).
E mi ritrovai a friendzonare un ragazzo dolcissimo e super innamorato di me... ma io ero ancora, mannaggia a me, innamorata del mio Dino, che non mi cagava o se mi cagava, mi vedeva solo come un'amica.
Purtroppo, un po' per colpa mia e un po' per colpa di Diletta (anche se poi realizzai che in fondo non c'entrava in piffero) persi la mia migliore amica dell'asilo, con cui avevo comunque conservato un bellissimo rapporto di amicizia. Scelse un'altra compagnia di amiche a me e adesso che sono passati anni sento sia stato un allontanamento giusto, ma ai tempi ne soffrii molto.
Non mancarono poi le mie crisi di pianto, ma Dio come mi divertii quell'anno!
E perciò... via al quarto!
Il quarto anno fu sicuramente il peggiore.
Si fece un gruppo misto di tutte le età per portare a fine stagione il musical di Pinocchio, al quale il regista teneva molto.
Mi ritrovai a fare un ruolo abbastanza di merda, che non rendeva giustizia al mio crescendo di talento (io lo chiamo talento ma non so con che altro termine identificarlo).
Delle amicizie che mi ero fatta l'anno prima rimasero Nicole, Alice (anche se lei la persi un po') e Gaia: Diletta lasciò il teatro e solo dopo qualche anno la ritrovai; stessa cosa Marta, ma era una mia compagna di classe e spesso si usciva il pomeriggio (cioè... si sa che io a quelle uscite non mi divertivo per un cazzo).
Ma il lato peggiore di tutti fu il regista e il suo amore per i soldi. Un truffaldino del genere non credo lo troverò mai più nella mia vita: prezzi che improvvisamente aumentano, vestiti che costavano in affitto una fortuna, violenza psicologica con la scusa che "è Pinocchio, il grande musical".
Mentre il lato migliore (ma lo sarebbe stato solo l'anno dopo) fu l'incontro con Frate, che ancora oggi presento come una delle persone più importanti della mia vita, non perché ancora oggi siamo amici, ma perché lui, nonostante i 3 anni in meno di me, mi ha insegnato tanto e mi ha fatto maturare in maniera esorbitante non solo a teatro ma anche nella vita di tutti i giorni.
Il primo anno della nostra conoscenza fu... sofferente, dal mio lato: lui non voleva saperne di stringere amicizia con un tipo appiccicoso e sensibile come me e io ci rimanevo sempre male. Neanche Nicole e Gaia che facevano da civette migiorarono la situazione. Era completamente apatico.
Lo spettacolo venne replicato 4 volte, mai fatte così tante, e per la prima volta lo stress da debutto si trasformò in attacco di panico.
Quinto anno.
Io e Frate stabilimmo fin dalle prime battute le basi per una sana amicizia, che mesi prima era mancata, e cominciammo a provarci davvero ad essere tali.
Anche qui 4 repliche, una delle quali in un teatro enorme che il regista era riuscito in qualche modo a diventarne il proprietario.
Nella compagnia entrano 2 persone di particolare rilievo: Jack Pic e Jojo.
Jack Pic lo sapete chi è ormai. Il primo anno che lo conobbi lo trovavo parecchio parecchio fastidioso e aveva una cotta per me, ma io puntualmente lo respingevo...
PERCHÉ!?
MA PERCHÉ ERO ANCORA INNAMORATA DI QUEL MALEDETTO, DI DINO, CHE NEL FRATTEMPO AVEVA LASCIATO IL TEATRO DA 2 ANNI.
Mentre... Jojo?
Sono sicura che se non ci fosse stato lui, probabilmente la mia amicizia con Frate non sarebbe mai nata.
Ha la sua stessa età ed è di una dolcezza unica.
Quei due si trovarono immediatamente nonostante i caratteri opposti e la loro amicizia era veramente la perfezione.
Jojo in qualche modo notò subito i rapporti tesi tra me e Frate e anche senza volerlo cercava di avvicinarci e funzionava.
Sembrava andare tutto per il meglio, io avrei fatto anche la protagonista quell'anno, tutti eravamo amici tra noi, ma verso marzo il "lavoro" di Jojo venne seriamente compromesso da Gaia, che stava rendendo Frate un'idiota.
Per 2 mesi io e quella piccoletta non facemmo altro che litigare per ogni minima cazzata per poi piangere in un angolo, perché in fondo ci volevamo un bene dell'anima e non era normale questo cambio di comportamento.
In realtà una spiegazione c'era: Frate e Gaia si erano "fidanzati" (tra virgolette perché avevano 11 anni LOL) e avevano paura di dirmelo.
Ma cos!? Io ero felicissima invece per loro e questa mia approvazione era l'ultima fase di un percorso di amicizia cominciato mesi prima.
Finalmente potevo considerare Frate mio amico.
Tra il quinto e il sesto anno ci fu una vacanza a Cesenatico, al quale io non dovevo partecipare, ma vedendomi in una sorta di letargo a causa della mancanza dei miei amici, i miei genitori decisero di portarmi, anche come premio per essere uscita col 9 agli esami di terza media.
Furono 4 giorni riassumibili con:
- io che piango
- io che gioco a carte con Nicole, Gaia, Frate e Jojo e Jojo che dice "'sto cazzo"
- io che piango
- io che rido fino a sbudellarmi per lo schetch del Tiramisù, quello dei Pistoleros, il gioco della mummia e le principesse mute
- io che piango
- la notte rosa
- io che piango
- Frate che tenta di farmi uno scherzo ma io non ci casco **ombrello**
- io che piango
- io che piango per i palloncini (gaiuxs, Bass Player, NON È UNA CAZZATA CHE NE SIA TERRORIZZATA)
- io che piango
- io che litigo con Gaia
- io che piango
- io che ho il ciclo tutti i giorni quindi niente bagno
- io che piango
- gente che mi dice che sono dolcissima
- io che piango
- Frate e Gaia che si lasciano
- io che piango
MA HARRIET, PERCHÉ CAZZO PIANGEVI!?
MA NON MI RICORDO!
PERÒ HO PIANTO TUTTI I GIORNI!
Tornati in pullman a casa, salutai Frate che mi disse una cosa molto importante:
"Ricomincia a scrivere".
Non scrivevo da quasi 2 anni a causa del trauma col prof di geo/storia, ma se lo diceva Frate aveva più valore.
Il 25 agosto 2013 scrissi il mio primissimo copione e da allora non ho più avuto pause dallo scrivere di mio pugno.
Sesto anno.
Nicole diventò la mia migliore amica e Frate il mio migliore amico. Sentivo di avere davvero i migliori amici del mondo e nessuno potrà mai immaginare il bene che ho voluto a quei due.
Di uscite dalla compagnia ce ne furono molte, di entrate particolari invece ce ne fu solo una, ma non mi va di parlare di questa persona: amicizia davvero stupenda, ma dopo 2 anni mi abbandonò come se mi fossi fatta il suo ragazzo.
Anche con Jack Pic le cose cominciavano ad avere una sana piega.
Questo fu l'anno in cui la mia mentalità raggiunse il limite dell'instabilità.
Facemmo Sister Act e io ero la Madre Superiora. Il regista mi IMPOSE di tenere le mani in preghiera coi gomiti in fuori per tutto lo spettacolo... UNA SCHIFEZZA DI IMPOSTAZIONE!
Però ero talmente fragile da non riuscire a ribellarmi.
In più a cause degli impegni col liceo non riuscivo più a dare il massimo e dimenticavo le battute.
Gli attacchi di panico dietro le quinte ritornarono.
Le crisi di pianto non mancarono e prima delle prove generali ebbi un serio attacco di iperattività che mi costò la quasi rottura del microfono da 700€.
L'unica persona che mi faceva stare calma era Frate, che doveva passare al gruppo dell'avanzato, ma per me rinunciò, perché sapeva che senza di lui non avrei mai retto.
"Non importa quello che ti dicono gli altri, tu sei bella come sei"
"Sei la migliore"
"Pensa a ciò che è importante ora"
"Calmati e spacca i culi come fai sempre"
"Frate e Sore per sempre"
Era anche il primo anno di F&S, Frate e Sore.
Un periodo bellissimo!
Settimo (e ultimo) anno.
Se con Frate andava sempre meglio, con Nicole l'amicizia naufragò, anche se lei negherebbe se leggesse: tra i nuovi entrati spuntò la figura di una ragazza 2003 che prese praticamente il mio posto nella vita della mia migliore amica.
Di botto Nicole si dimenticò della mia esistenza e pensava solo alla sua "maialina", come la chiamava.
Ma io cosa avevo di meno da quella? Non me lo spiegavo.
Però quando c'era Frate con me lei si avvicinava e parlava con entrambi... ooook.
Ma in generale tutte le new entry erano terribili sia come attrici che come persone (cosa testata fuori dalla compagnia).
Fu anche l'anno più costoso, ovviamente il 50% dei soldi poteva non essere speso, ma l'avidità del regista aveva raggiunto davvero i peggio limiti. Avevo pagato qualcosa come 1000 e passa euro!
Un altro lato positivo fu la scoperta dei Good Charlotte, che ovviamente volevo trasmettere ai miei compagni ma... no.
In più dietro le quinte non ebbi solo i soliti attacchi di panico, ma si aggiunsero anche i collaboratori ad insultarmi per la mia fragilità, la riportarono al regista che mi fece il culo così a caso sia durante lo spettacolo sia la lezione dopo:
"Non andrai mai da nessuna parte" mi disse.
Poi fece una gaffe favolosa, che mi fece rendere ancora più conto di quanto questo regista sia superficiale ed egoista:
L'ultimissima lezione recitai il monologo del "Discorso All'Umanità", un pezzo di storia del cinema.
Finito mi chiese chi avessi interpretato... COS!?
E io gli risposi: "Charlie Chaplin nei panni di Hitler"
E lui: "Ma allora se era Hitler dovevi farlo con un tono di voce più cattivo"
MA BRUTTO COGLIONE!
MA MI HAI ASCOLTATO?
HAI ASCOLTATO CHE MERAVIGLIOSE PAROLE HO DETTO?
LO ZIO ADOLFO QUANDO MAI LE AVREBBE DETTE?
MA HAI MAI VISTO IL FILM? NO? E ALLORA PERCHÉ TI REPUTI FAN DI CHAPLIN?
Che cazzo! Dovette intervenire Frate per spiegare la faccenda. Grazie Frate!
Inutile dire che dopo quell'anno mi ritirai: soffrii come non so che cosa, ma era per il mio bene in fondo.
Quell'estate litigai con Frate (ma questa storia la sapete), ma la cosa che più mi lasciò con l'amaro in bocca fu il fatto che NESSUNO dopo il mio ritiro mi cercò.
Non dico che doveva cercarmi Gaia, perché ok tutto ma alla fine non abbiamo mai avuto chissà che rapporto di amicizia; ma Nicole e Jack Pic sì!
Per un periodo Jack Pic mi aveva anche scritto, ma poi scomparve nel momento in cui gli dissi che fossi innamorata di lui, Nicole invece zero assoluto. O la cercavo io o lei non si preoccupava neanche di sapere se fossi ancora in vita!
Quindi... 5 anni insieme cosa sono significati? Stavate recitando anche dietro le quinte?
Sono felice però di averci messo una pietra sopra. Secondo me fossi finita in un'altra compagnia avrei conservato questa passione che ora è totalmente svanita.
Ho sicuramente dimenticato dei passaggi.
Come avete potuto notare già dal 4/5 anno il mio interesse per il teatro aveva iniziato a vacillare e pensavo solo ai rapporti di amicizia.
Spero che non viviate certe mie esperienze.
LOVE U ALL.
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