~Stanchezza~
Linkin Park - Crawling
Crawling in my skin
These wounds, they will not heal
Fear is how I fall
Confusing what is real
There's something inside me that pulls beneath the surface
Consuming, confusing
This lack of self control I fear is never ending
Controlling
I can't seem
To find myself again
My walls are closing in
(Without a sense of confidence I'm convinced
That there's just too much pressure to take)
I've felt this way before
So insecure
Direi che la mia missione di essere me stessa a scuola almeno per un anno sia fallita miseramente: a niente è servito il mio allontanamento da più di metà popolazione scolastica e a niente è servito buttare il nome del diario su Instagram.
Tanto alla fine, paradossalmente, chi lo legge non è il gruppo con il quale sono rimasta, ma l'altro.
Ho avuto un momento in cui le mie palle se ne erano andate in Pakistan...
Sono andata in bagno sfogandomi con Principessa su un mio problema e qualche minuto dopo vedo Barbie e Yuti correre verso di me per sapere cosa fosse successo.
Io boh. Non sono ancora abituata a certe attenzioni, alla gente che corre per sapere come io stia (thesoundofchaos...), per giunta da loro due.
Con Yuti, come mi sembra di aver già accennato, abbiamo un rapporto altalenante sin dalla prima, ma solo negli ultimi mesi pare stia stabile. Io le voglio veramente bene, non so lei. Mi piace un sacco come persona.
E poi c'è Barbie, che fino ad aprile ancora non sapevo di che pasta fosse fatta. Poi non so perché abbiamo abbattuto le barriere che ci sono state tra noi per... tutti gli anni di liceo, così, all'improvviso.
Venerdì stavo salendo le scale. Lei era dietro di me e mi ha chiamata. È stata una cosa completamente inaspettata, ma che ho apprezzato veramente tanto.
E poi... "Greta è zoccola".
PREGO!?
IO SONO ZOCCOLA!?
SE IO SONO ZOCCOLA TU SEI SAILOR MOON AMORE MIO!
"Avrai anche dei difetti, ma darti della zoccola è l'ultima cosa da fare"
A detta di Ema.
"Ti vedo più tranquillo"
"È perché ho finito l'amplificatore"
Sì è vero, non è più scazzato, non sfasa più come all'inizio del mese.
... al contrario di me.
Ho litigato di nuovo con HarryNiko: anche dopo la telefonata di una settimana fa durante il concerto, non ha capito che io ho bisogno di lui, della sua vicinanza.
Basta che permette ai suoi amici di ridermi in faccia e uno di loro se ne è uscito con:
"Vuoi fare sesso con me?"
MA DOVE SIAMO!
Mi ha messo tanta tristezza.
Martedì ho rivisto dopo un tot Mattia. L'ho invitato a vedere il mio orale. Diciamo che quelle poche volte in cui ci vediamo servono: mi mette tanta tranquillità quel ragazzo.
È proprio il fatto di rendermi tranquilla che mi ha fatto innamorare di lui.
Ema è passato dalla tranquillità alla protezione.
Non so quale sarà il prossimo step.
Ho fatto 2 giorni senza caffè e stavo letteralmente crollando dal sonno, sia in classe che a casa.
Fa veramente la differenza.
Ho finito il quarto ciclo di terapia. Me ne mancano due, poi chissà.
Sabato ho rivisto i miei amici e non mi sono divertita come facevo un tempo. Sarà per lo studio? Sarà per l'apatia?
Li ho salutati super scazzata, ho cacciato in malo modo Gaia che voleva darmi la mano.
"Hai messo gli occhiali da sole perché prima hai pianto, vero?"
"Sì"
Non so perché abbia detto sì. Avevo pianto effettivamente, ma solo la mattina, mentre studiavo scienze. Avevo un'angoscia addosso inspiegabile. Appena sentivo che se ne andava ricominciavo a studiare, perché con un peso sui polmoni non potevo farcela.
Ho fatto la strada di ritorno con Gaia e per un pezzo con Francesca, che non vedevo da quel famoso 17 febbraio.
Non so perché, Gaia si è messa a parlare con la sorella della mia prof di filosofia e storia, che insegna inglese nella sua scuola, dicendole quanto io mi trovi bene con lei (intendo Sonia). Boh, a caso.
Poi abbiamo parlato della mia angoscia quasi ingiustificata. Durante tutto il tragitto penso di non aver ricambiato neanche un gesto di affetto.
"Andrà tutto per il meglio"
Alla fermata del tram ho riincontrato dopo un fottio di tempo 2 mie amiche che hanno fatto la quinta l'anno scorso nella mia stessa sezione. Siamo rimaste a parlare per un quarto d'ora.
Una delle prime domande è stata:
"Come va con lui?"
E intendevano Ema.
Come deve andare... "bene" ho risposto.
"Stanno insieme da tanti mesi ormai"
Qui a quanto pare basta che stia simpatica a un ragazzo e subito "Greta è fidanzata"
MA MAGARI FOSSE COSÌ!
Mi sarei risparmiata una serie di discorsi dolorosissimi.
Ma effettivamente non biasimo chi la pensa in questo modo: ho avuto un rapporto stretto come con Emanuele con altri... 0 ragazzi.
La cosa preoccupante è che non sono le uniche a fraintendere e mi imbarazza dire ogni volta che
"Sì va bene che lo amo tantissimo e darei la vita per lui, ma mancano delle basilari per dire che stiamo insieme. Dai!"
Superato nella maniera più rapida possibile il tasto "Come va con Ema?", siamo passati a parlare di come stia andando a scuola.
Ma... Alla fine non posso dire, salvo tedesco, che stia andando male... E tedesco lo recupero, questo è poco ma sicuro.
Ho scoperto che la prof di inglese faceva gli anni proprio ieri... EEEE VA BEH.
Io ho parlato di un altro compleanno in realtà:
"Il 1° giugno Armadio fa gli anni. Come gli faccio gli auguri nella maniera più diplomatica e meno lecchina possibile?"
È un dilemma che mi faccio da tempo.
Niente, alla fine mi hanno consigliato un semplice messaggio.
Per la prima volta ho sentito usare il termine "infatuazione" per descrivere quel che provo per quell'uomo.
AAAAAAA MA NON È INFATUAZIONE! L'INFATUAZIONE NON LA PROVO DAI TEMPI DI NIKKO!
Cioè, è vero che se avesse la mia età fanculo il bel metallaro ci provavo con lui, ma non è nulla di simile.
Forse è stata Gaia a trovare la parola giusta, ovvero "stima".
Sì, direi che STIMA va più che bene.
Congedate mi sono diretta verso la fermata dell'altro pullman, che avrebbe aspettato altri 15 minuti.
In quei 15 minuti ho fatto 2 cose: ascoltarmi Actual Pain e guardare il cancello dove abita Ema, perché sì, la fermata è praticamente sotto casa sua.
Non so per quale strano complesso ho aspettato che scendesse.
Non sapeva fossi là.
E sapevo che fosse uscito la sera non sarebbe mai sceso alle 18:30 di pomeriggio.
Durante tutto il tragitto per arrivare a casa ho iniziato a meditare a una lettera da scrivergli. Non gli scrivo lettere dal 24 aprile, e l'ultima era anche corta. Il tempo dello studio si è mangiato anche la mezz'ora buona per scrivere.
Torno a casa e comincio. Sta venendo bene.
Direi che basta. Non so perché stia sveglia alle 3 di notte a completare questo capitolo ma ok.
(Alla fine no, la pausa dal diario non me la sono presa)
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