~Psychologist~

Papa Roach - Scars
I tear my heart open
I sew myself shut
My weakness is
That I care too much
My scars remind us
That the past is real
I tear my heart open
Just to feel
(Tranquilla gaiuxs, non farò cazzate)

Sono esausta, quasi esaurita.
Ho appena finito di scrivere a mano una serie di miei pensieri (non specifico): ho riempito 6 pagine.

Più scrivevo e più ho capito di avere un qualche tipo di problema da sempre e non riesco a correggerlo. Ho fatto di tutto, ma niente da fare: GRETA HA UN PROBLEMA E NON SA DI CHE SI TRATTA!

Stamattina nel giro di 15 minuti mi sono fatta 3 paranoie. Troppe in poco tempo. Anziché migliorare peggioro.
Sto ricominciando a pensare prima di tutto agli altri più che a me stessa. Mi sto dimenticando cosa significhi farsi del bene da sé, anzi, sinceramente l'ho dimenticato, tanto da non sapere cosa fare di me. Mi sento un rottame.
È appagante riuscire a risollevare gente, ma sei la prima a stare davvero male. Non è sano.

Avrei bisogno di uno psicologo.
Però non me la sento. Non voglio rivedere mia madre piangere... ECCO, STO PENSANDO AL BENE DI MIA MADRE PIUTTOSTO CHE AL MIO BENE.

Ho il cuore squarciato. Quelle sono le mie Scars!
"Scars la dedico a me stessa"
Ancora una volta le band che ascolto hanno sostituito la persona.

Ci sarebbe tanto altro che vorrei dirvi, ma non voglio spaventare nessuno. E credetemi: state tutti meglio se non sapete.
CREDETEMI!
Io non devo essere un vostro problema.
Forse un giorno vi parlerò della condizione di cui soffro da 7 anni, quella di cui ho parlato senza andare nel dettaglio nel capitolo ~The Fire Sermon~. Chi ne è a conoscenza sappia che non è solo questione di sterilità. C'è molto altro che mi distrugge. Quello è il motivo principale.

Serena ha ricominciato a stare male e a sentirmi dire certe cose la faccio stare ancora più male. Per lei non riesco più a fare nulla! Mi sento inutile! La mia migliore amica sta male e io non riesco a salvarla... Non più.

E mentre sto scrivendo questo capitolo, Joel Madden ha pubblicato una foto:

Ho sorriso come un ebete.

Tuttavia la felicità degli altri non mi fa stare bene totalmente. È l'unico punto in cui posso definirmi "egoista".

Sto rovinando tutto a causa di qualcosa che neanche io so spiegarmi.
Non trovo soluzioni a questo mio malessere.

Ho bisogno che qualcuno mi apra il cervello, o in senso figurato, o anche fisicamente.

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