(Avrei dovuto pubblicare un capitolo ispirandomi a "Il Berretto A Sonagli" di Pirandello, ma siccome tra i miei lettori spuntano anche persone che leggono questo diario solo per il gusto di farsi i cazzi miei per poi usarlo come "arma di difesa e accusa", non lo pubblicherò. È anche venuto bene, Dio Luna!)

L'unico della categoria "porci da tastiera" con cui ho avuto molto piacere a parlare fu quel cutiepie di Gabriele.
E vi chiederete: allora perché l'hai infilato qui in mezzo?
Per come improvvisamente la chat sia terminata.
Non metterò tutte le conversazioni. Alcune mi limiterò solo a raccontarle.

Era cominciata così, come una normale conversazione tra me e un porco.
Poi però tira fuori l'argomento "musica":

...e allora forse si poteva andare d'accordo.
Ma ecco che come il Kind-man...

Ma ragazzi! Dai!
POSSIBILE CHE QUANDO DICO FRASI DEL GENERE NESSUNO MI CREDE E ANNUISCE?

Boh, ho pianto dentro perché:
1) mi sono espressa male
2) ha pensato qualcosa di molto più grande rispetto a quella che è
Va beh...

Sì. Siamo distanti... un bel po'.
Io Milano e lui Roma.

MI PIASHE! DIESHI!

E poi da qui è un crescendo.

Questo è solo un esempio di chat che avevamo.

Sono arrivata a raccontargli per intero lo scontro con Jack Pic. Mi fidavo di lui.
Quando ho avuto quell'attacco di panico il 27 gennaio lui è rimasto a parlare con me fino a mezzanotte inoltrata.
Insomma, mi risollevava il morale.

Poi piano piano comincia a scomparire e ricomparire.

L'ultima volta che l'ho sentito è stato il 23 febbraio 2018.

Stava uscendo con una tipa, che lui descriveva come "l'unica cosa bella che ho".

Sembra incredibile.
Questa è stata davvero la nostra ultima conversazione.
Gli ho chiesto come fosse andata con la ragazza.
Non mi ha mai più risposto.
... E non so a questo punto se le sue intenzioni fossero davvero quelle di un'amicizia o solo trascinarmi in una trappola.
È durata un mese.
Dopo un mese si sarà rotto di aspettare e di "corteggiarmi".

Mi manca.
Giusto un po'.