Simple Plan - Grow Up
Until the day I die I promise I won't change
So you better give up
Yeah I don't wanna be told to grow up
And I don't want to change
I just want to have fun
Yeah I don't wanna be told to grow up
And I don't want to change
So you better give up
'cause I'm not gonna change
I don't wanna grow up

"Ma... il prossimo capitolo?"
"Non mi è successo niente..."
"Non è che per continuare a scrivere deve succederti qualcosa. Adesso ti rompo un braccio"
In effetti c'è un campanello d'allarme.

Discutevo a fine dicembre con gaiuxs di alcuni punti: il mio rapporto con lei e un grande problema della mia vita:
"Sembra che qui si faccia a gara a chiudere i rapporti prima della fine dell'anno, sai?
Non ho intenzione di farlo anche io, ma qualcosa devo dirti
[...]
E in generale. Penso che nessuno qui prenda sul serio i sentimenti che provo [...] tutti quanti. [...]. Ma... io non sono più adolescente [...] In ogni caso nessuno mi crede da questo punto di vista. Pensate che sia troppo infantile per capire i miei sentimenti.
[...]
Ma dovevo aprirmi un po' e sfogarmi, far capire che io non sono piccola dentro e fuori. Ho 18 anni e mezzo ma ai vostri occhi sembra ne abbia 8. Forse non vi è entrato in testa che io ho vissuto 7 anni in un teatro, i precedenti a piangermi addosso e una volta uscita da questo periodo ho cominciato davvero a vivere sul pianeta Terra in tutta la sua realtà e a sbatterci contro di faccia.
[...]".
Più di metà messaggio è censurato perché alcune cose sono fin troppo personali, altre riguardano Gaia stessa e altre ancora non sono più un problema adesso.
Ma il concetto che voglio esprimere è tutto leggibile.

Sono alta un metro e un cerotto, un tappo di sughero, un cazzo, un pon-pon, un sedano... sì, nella mia vita me ne hanno dette di ogni.
Penso che la mia altezza, che spammo spesso qui, la sappiate tutti:
CENTOSESSANTASEI CENTIMETRI.
UNO SEI SEI.
Ho ancora 2 anni e mezzo per crescere in altezza, poi posso dire bye bye per sempre al mio sogno di essere alta quanto Taylor Swift.

E va beh, direi di accantonarla.
A me in fondo interessa la mia maturità.
A quanto pare proprio perché sono relativamente bassa e dimostro massimo 3 anni in meno di quelli che ho effettivamente, sembra che tutti ci giochino con me.

Dopo Gaia ho parlato di questo argomento con Billa, Youtubiana (con cui sto instaurando un rapporto molto più stretto e confidenziale solo nell'ultimo periodo), Federica e Bass Player. In 2 settimane.
Avrei voluto parlarne anche con Serena, ma ormai le nostre conversazioni sono incentrate sui suoi problemi sentimentali e io che cerco di aiutarla invano o di farla ridere con qualche audio di Armadio Disney. Di me si parla poco, solo dei fatti più importanti e più felici.

"Mi sento come se fossi presa poco sul serio, come se agli occhi degli altri avessi ancora 12 anni e debba essere trattata come tale.
Ma in generale"

La conversazione con Bass Player (con tutti gli altri elencati sopra ci ho parlato a voce) poi è sfociata sulla mia paura di essere assillante.
"E mi è sembrato che veramente fossi stata troppo pesante tutt'oggi con te e odio esserlo. Sai quante persone si sono allontanate perché fossi così opprimente? Troppe. Non vorrei rifare gli stessi errori"
Essere pesanti è sinonimo di essere dipendenti in un certo senso. Si cerca costantemente quella persona e non riesci a farne a meno. Ti dimentichi di quanto potresti scartavetrargli i coglioni, perché prevale in te un senso di egoistica appartenenza: senti che solo lei può darti una mano e non pensi al fatto che puoi farcela da sola.

"Tanto non ce la fa. Crolla"
Sono molto più forte di quel che sembri. Ho realizzato che incasso tanto e mi rialzo sempre, con meno sensibilità, ma mi rialzo. Più cresco e più divento in un certo senso apatica. Non arriverò all'apatia completa, è psicologicamente impossibile per la mia persona ed è inutile reprimere le emozioni solo per stare meglio.

Non piango dall'8 dicembre. Oggi stavo per farlo poco prima di entrare a scuola, a causa della frustrazione che provo per una delle mie prof, e invece la giornata si è ribaltata: ho fatto piangere 3 mie compagne di classe (dicevo una sola, ma in realtà erano di più). Il motivo? Difficile da spiegare scrivendolo. Avevano torto loro comunque. Le loro lacrime erano solo un modo per addossare le loro responsabilità su di me.

"E lasciamo perdere le lezioni di italiano. Pare che siano direttamente rivolte alla sottoscritta. Trovo un sacco di riferimenti che mi fanno uscire pazza. Ma questa è una cosa secondaria con cui dovrò imparare a convivere"
Ho finito Carducci. Domani inizio Pascoli. Poi passerò a Verga... sempre meglio. Io però aspetto solo uno: Pirandello.

Comunque.
Carducci... beh
Carducci dà un'importante lezione di vita:
"Diffidate da chi prende troppo sul serio. Nella vita ci vuole un po' di illusione"
In contrasto ho una frase che disse Andrea Baglio all'evento del Centro Asteria:
"Smettetela di sognare. Svegliatevi!"
Andrea fin troppo realista.
Giosuè troppo sognatore.
Mai vivere nel mondo dei sogni, ma ciò non vieta di coltivare in noi qualche desiderio.

E per "lezioni di italiano" non intendo solo gli autori, ma anche Armadio Disney stesso che proprio ieri tira fuori l'argomento:
"Aspetti il tuo fidanzato per ore e lo stronzo non scende" parlando della poesia Alla Stazione in una Mattina d'Autunno.
Non che aspetti il fidanzato ma... la figura di Hachiko mi sono ritrovata a farla ieri.

"Non so se vi è mai capitato di salutare alla stazione una persona cara. È un momento straziante, perché in stazione non si è mai soli".
Il discorso è continuato in maniera comica, ma quella frase...
Ci sono 2 persone nella mia vita che provano questa emozione in modo abbastanza regolare.
2 persone da cui non mi distaccherei mai e se non dovessi più avere nulla a che fare non sarà di certo colpa mia.
Io darò loro tutto il mio affetto.
Quindi... grazie Armadio Disney!
Per me mi stalkera.
Poi non so.
Ma quanto gli voglio bene.
E quanto sono gelosa di lui. È strana come gelosia.

BEH, SONO ARRIVATA A 1060 PAROLE.
LA MIA MENTE È QUALCOSA DI SPAVENTOSO.