~Depressione: Chester vs. David (vs. Jacoby vs. Matt vs. Joel)~
Ieri ero a casa dei cugini di mamma (quella che mi parlò dell'università) e tra discorsi mangerecci, di vomito e di miracoli di Lourdes si arriva a fine serata.
AVEVANO IL WI-FI!!!
Così sono andata un po' a vedere le immagini che avevo salvato su Instagram e vado nella cartella dei Linkin Park. Mi sale la nostalgia, in senso di non aver ancora realizzato che Chester se ne sia andato, tra l'altro in un modo così terribile.
Pensando a Chester e alle sue emozioni mi viene in mente un altro nome che apparentemente non c'entra niente, ma non è così.
Conoscete i Simple Plan? Ok.
Conoscete i nomi dei membri? Ok.
Sapete chi è David Desrosiers? Il bassista (BASSO... BASSOOOOO!!!).
Ecco. Non so se lo sapete ma sta lottando contro la depressione e lo sta facendo da mesi ormai.
Però l'ha fin da subito affrontata in maniera diversa.
Mentre Chester cercava in tutti i modi di nasconderla (anche se alla fine persone a lui vicine come suo figlio avevano capito che stava male), David sentiva che doveva a tutti i costi cercare aiuto. Prima ne parlò con tutti i membri della band e poi iniziò a farsi curare, tanto che ha saltato il tour europeo e salterà il tour che verrà adesso.
Io sento che la strada è ancora molto lunga ma che guarirà: aprirsi e ammettere di avere un problema così difficile da comprendere è come la conferma di una guarigione che avverrà presto o tardi.
Chester non credo l'abbia mai fatto, o forse sì ma i ragazzi per non farci preoccupare l'hanno tenuto nascosto, ma se l'avesse detto allora perché hanno fissato così tanti impegni alla fine di luglio? Non l'ha detto, ha finto che tutto andasse bene, ha cantato in Europa tenendo un macigno dentro al suo cuore, non voleva annullare niente, un po' come Jacoby Shaddix in questi giorni, ma... ne parlerò dopo.
Entrambe le band non hanno subito alcun cambiamento nei membri da quando hanno pubblicato il primo album, quindi i ragazzi sono molto amici tra loro da 20 anni o più e per qualunque problema ci sono. I Simple Plan con David sono stati di una disponibilità e dolcezza impressionante, lo hanno sostenuto fin da subito e hanno fatto in modo che anche noi lo supportassimo.
Sono certa che anche i Linkin Park avrebbero volentieri aiutato il loro compagno d'avventura se solo lo avessero saputo in tempo. Secondo me un "Chester, ma stai bene? Possiamo parlarne se vuoi" se l'è sentito dire.
Chissà come si saranno sentiti Mike, Rob, Dave, Joe e Brad quando hanno saputo che Chester si era suicidato, se avranno pensato "se solo lo avessi aiutato non sarebbe successo" e giù di sensi di colpa.
Anche Coby nel 2012 ha affrontato il suo periodo di depressione, arrivando anche lui a pensare al suicidio, ma la sera prima di impiccarsi ci ripensa: non poteva fare un "gesto così egoistico" come lo definì, era un marito, un padre, il cantante di una band esemplare, che tra 40 giorni vedrò in live e... Non posso crederci.
Però in questi giorni non penso si stia comportando nella maniera più giusta.
Ai primi di agosto è operato d'urgenza alle corde vocali e vengono annullate le date americane di agosto, mentre i medici rassicurano che entro settembre si sarà ripreso. L'intervento va bene, Coby dice di stare già molto meglio e cosa fa? Ritira l'annullamento delle date: vuole affrontare quei concerti. Le opzioni sono due:
1. Canta in playback
2. Canta con la sua voce rovinandosela per sempre
Come accadde a M. Shadows: viene operato alle corde vocali, non si riposa, canta e adesso la sua voce e andata, come quella di Oli, che è aiutato da Jordan e praticamente è l'unico che canta.
Una cosa del genere la fece anche Joel Madden, ma il suo non era un problema di corde vocali per un intervento, bensì di laringite: soffrì all'inizio dell'anno e anche qualche mese prima, ma volle fare i concerti e cantò con la sua voce, che inevitabilmente era schifosa e faceva male sentirla, perché i feels del pubblico lo sentivano che soffrisse un dolore lancinante. Ha rischiato veramente tantissimo, ma per fortuna non ha riportato conseguenze e al tour europeo era guarito.
Cioè, per passione mettono in pericolo la loro voce e in parte anche la vita. Fare il cantante o il musicista non è un gioco. Per noi lo fanno volentieri, anche se noi per primi sentiamo che nei nostri artisti preferiti qualcosa non va.
Bene. Vi saluto. Buon Ferragosto a tutti!!!
E passate a leggere la mia Kellic "I Feel So Alive Again".
(La pubblicità occulta non manca mai...)
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