.6.
Sono sveglio.
Lo so, oppure no.
Prima capivo di essere sveglio perché vedevo la luce, ora non vedo più nulla.
Gli occhi, o quel che ne resta, mi fa un male atroce.
Sento il filo di ferro che unisce le palpebre tra loro e il sangue coagulato che marcisce dentro le ferite.
Urlare non serve, ho capito che nessuno mi sente qui.
Adesso è peggio di prima.
Le facce sono ovunque,
Loro sono ovunque.
mi guardano.
Mi fissano.
Mi scrutano.
Mi osservano.
Sono dappertutto.
Non posso correre, andrei a sbattere ovunque.
Non posso urlare, non servirebbe, non voglio urlare!
Nella mia mente si formano figure senza senso.
Oggetti, parole, volti.
Iniziano.
Iniziano a parlare.
Devo graffiare, devo graffiarmi la pelle.
Non so perché, devo farlo, ne ho bisogno.
Devo graffiarmi la faccia, devo rimuove la pelle dal mio corpo, mi soffoca, mi opprime.
Devo graffiare.
Graffiare.
Graffiare, urlare.
Sto iniziando a urlare, come prima.
Le macchie, tornano le macchie, non le vedo, non le posso vedere, ma le sento che colano sulla mia pelle.
Devo graffiare.
Graffiare in profondità.
Devo rimuovere la pelle dal mio corpo.
Posso usare solo il braccio destro, il sinistro è imbavagliato con tutto il corpo dalla camicia di forza.
Ho finito.
Lo sento, le macchie colano ovunque e ovunque tocco sento un dolore gelido e lancinante, la pelle non c'è più su tutte le mie gambe, i piedi e i fianchi.
Adesso posso respirare.
Ho freddo, ho tanto freddo.
Le macchie non bastano a riscaldare, mi servirebbe una coperta.
Una coperta.
Una coperta.
Non c'è, non ho nulla con cui coprirmi, ma ho freddo, le macchie non bastano a scaldarmi.
Ho sonno, il freddo mi fa venire sonno, mi appoggio al muro.
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