.5.
Una luce mi sveglia.
Mi fanno male le gambe e le braccia.
Non riesco a muovermi, anche se percepisco di non avere più la camicia di forza.
L'aria odora di medicinali.
Sento i miei arti distesi su una superficie fredda.
Non capisco dove sono.
Una luce fortissima mi arriva in faccia.
Vedo delle facce, tante facce, tanti volti.
Ma senza la bocca, occhi e una parte del naso, poi un velo bianco nasconde il resto.
Una di loro ha preso un aggeggio lucido.
Non so a che serve.
Lo sta avvicinando al mio occhio destro.
Si avvicina.
Non posso chiuderlo, lei lo tiene aperto.
Non vedo nulla ora, solo una distesa bianca.
Sento una punta fredda sulla mia pupilla, sto gridando, come quando mi sfogo, ma non posso liberarmi.
Le macchie.
Sulla mia faccia.
Le vedo, sono davanti ai miei occhi.
Riconosco pure quella sensazione orribile, quando escono provocano quella sensazione, ma non posso impedirlo, sono legato, non decido io, sto urlando, ma le macchie si espandono, rosso su bianco, come sui miei vestiti.
Si allargano sempre più sul mio occhio.
Mi fa malissimo.
La lama è fredda ed è penetrata in tutto il bulbo oculare.
Sento un'altra punta, un altra lama, fredda che si poggia sul
mio occhio.
Il mio occhio sinistro.
Sento le mie urla, i medici che alzano la voce, il suono orribile che fa la lama quando gira nel mio occhio.
I medici mi tengono fermo mentre le macchie diventano sempre più grandi sui miei occhi.
Il mio campo visivo è ormai tutto rosso.
Il colore delle macchie è ovunque, quel colore orribile e allarmante.
Anche la sensazione è ovunque, la lama gira nei miei occhi e provoca quella sensazione terribile.
Continuo a gridare, accumulo tutta la rabbia che ho dentro e la espello urlando, ma non basta.
Iniziano a farmi veramente male.
Sento che tirano la pelle delle palpebre e la attaccano tra loro.
Sento un dolore lancinante, la stanno bucherellando.
Dicono di suturare, e che l'operazione è riuscita.
Sto tentando di liberarmi, urlo, grido, agito le braccia, ma sono legato, i medici mi tengono fermo.
_
Non vedo più nulla.
Zero.
Nero.
Vuoto.
Buio.
Nulla.
Perché?
Che hanno fatto?
Sento un'altra punta sul braccio che entra in profondità, ma questa non fa male.
Ho sonno.
È buio.
Non sento più nulla.
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