.17.
Mi sveglio.
Eccomi.
Ancora.
Ancora qui dentro.
Conosco questa stanza come la mia mente.
Non posso vederla, non posso ascoltarla, ma la percepisco giorno dopo giorno.
Ormai credo di essere agli ultimi giorni di vita.
Non bevo da tre giorni. Non mangio da quasi 20.
Chissà dove finirà il mio corpo quando morirò, se finirà da qualche parte, o resterà a marcire qui dentro.
Chissà se qualcuno ascolterà la mia storia, se qualcuno saprà chi sono stato, o verrò dimenticato nel tempo. La mia identità si consumerà nel nulla.
Chissà a quante persone è andata così.
Quante persone non sono state ascoltate, quante non considerate.
Quante storie di povere anime non sono state ricordate nel tempo, quante storie di vite umane sono state dimenticate, o addirittura mai raccontate.
Chissà quanti esseri umani non hanno avuto modo di raccontarsi, magari perché non sono stati considerati, magari perché loro stessi si sono rifiutati di raccontarsi, magari perché non sono mai nati, magari perché costretti al silenzio,come me.
Chissà quante storie sarebbero potute esistere, chissà come sarebbe stata la storia della terra se qualche bambino mai nato fosse venuto al mondo, cosa avrebbe potuto fare di buono sulla terra, o di infinitamente terribile.
Chissà quante storie sono state raccontate, e tutt'oggi vengono raccontate nei libri di storia, storie di grandi personaggi, grandi storie di grandi persone, raccontate per generazioni, e chissà per quanto altro tempo verranno raccontate.
Chissà quante storie inventate, quante storie false e plasmate a volontà dell'uomo nel corso del tempo, quante storie mascherate e rovinate dalle calunnie delle persone, quante storie non sono come le sappiamo noi oggi.
Ma cosa ha una storia di diverso da un'altra?
Chi stabilisce che la vita di una persona vada raccontata nei libri di storia e nei documentari, e un'altra.
Perché non la storia di un povero pescatore, perché non la storia di un povero marinaio sui libri di storia? Perché non la storia di una povera ladra sui libri di storia? Perché non la mia su un libro. Un diario. Un diario di uj povero pazzo.
Un modo per raccontarmi.
Ogni storia, come la mia, anche se non è mai stata raccontata è esistita.
È stata raccontata al mondo.
Al vento.
All'aria.
Al mare.
Al sole.
Anche se non ascoltata o ricordata, è esistita, ed è stata raccontata.
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