.12.
Sono sveglio da 36 ore circa.
Non credo di aver dormito per moltissimo tempo.
Non riesco bene a capire quando dormo o no.
Sto strisciando la testa sulle mattonelle della stanza da quasi 3 ore, è rilassante, il cranio mi brucia terribilmente, ma ho bisogno di sentire questa sensazione.
La mia mano scivola sul muro.
Una trave di legno.
Non mi ero mai accorto della sua presenza.
Una piccola trave di legno appoggiata a terra, in un angolo della stanza.
Penso sia vecchia, al tatto e ruvida e polverosa.
Quattro punte incrostate e gelide incontrano le mie dita.
Sono quattro chiodi, tutti storti e arrugginiti che spuntano dalla superficie della piccola trave di legno.
Mentre li accarezzo per sentirne la consistenza uno di essi si stacca e cade a terra.
Impiego un po' tastando il terreno a ritrovarlo.
Una fitta lancinante al palmo della mano.
L'istinto mi dice di rimuovere il chiodo.
Le macchie calde colano su tutto il braccio impregnando la camicia di forza.
Ma la sensazione è piacevole.
Tiro via il chiodo dal palmo della mano e convinto lo infilo nell'altra.
Il sangue inizia a sgorgare.
I miei sensi sembrano quasi tornare.
Anche se non vedo mi sembra di stare assistendo perfettamente alla scena, mi sembra di vedere il rosso che cola su tutto il braccio e la pelle della mia mano bucata dal chiodo.
Mi sembra di sentire le mie urla che sicuramente per ora echeggiano nella stanza.
Sfilo dai tendini del polso il chiodo con l'altra mano, anch'essa dolorante.
Lo tocco bene con i polpastrelli delle dita e ne rivolgo la punta umida verso il basso.
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Pianto il chiodo dritto nella gamba e lo trascino verso di me creando un grande solco in tutta la coscia.
Devo continuare.
Ne ho bisogno.
Infilo il chiodo nel braccio, vicino la spalla, lo trascino con violenza verso il basso, fino al gomito.
Il sangue schizza via come se il cuore fosse esploso.
Sento persino le gambe che si bagnano a contatto sangue che cola dal mio braccio.
Il dolore è una fonte di sfogo.
Tagliarmi mi aiuta, più di urlare, quando potevo sentire le mie urla.
Una mano mi afferra il braccio destro, mi infila un ago nel collo.
Ho sonno.
Il dolore diminuisce.
Ho sempre più sonno.
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