Jack Piccione
Che cavolo di nome ... Giacomo Piccione, per gli amici Jack.
Mio padre aveva un cognome di merda.

Il lavoro è noioso
Da 6 mesi ogni martedì e venerdì al Bar a controllare quel tipo.
Quanti anni avrà? 35, massimo 40. Si siede al solito posto in fondo a destra. Ora di cena ordina un'insalata, merluzzo fritto, una birra e si fa apparecchiare per due.
Sembra aspetti qualcuno ma non arriva mai nessuno.
Sei mesi così!

Il lavoro è noioso, ma non è poi così male passare la sera al bancone del bar a bere qualche birra, ingurgitare struzzichi schifosi.
Chissà cosa vogliono da quel tipo? Mi sembra tranquillo, non incontra mai nessuno, nessuna donna. Mangia e aspetta poi finito si alza e se ne va.

Alto quasi due metri, capelli scuri, un paio di baffi sottili ed è sempre vestito di nero.

Oggi finalmente è arrivato l'ordine.
Gli ordini non si discutono.

Sono al mio posto, il solito posto al bancone, c'è meno gente del solito.
Tiro fuori il ferro dalla tasca e lo appoggio sulle ginocchia sotto la sporgenza del bancone. Ora tocca al silenziatore. Lo prendo dalla tasca interna della giacca e infilo tutte e due le mani sotto la sporgenza. Avvito il silenziatore sul ferro e aspetto. Ho deciso di agire quando lui si alzerà come al solito e uscirà passandomi dietro la schiena, gli farò fare due passi e poi agirò.

Anche questa sera è al suo posto. Insalata, merluzzo e birra .

Ma che cavolo! Cavolo qualcuno si avvicina al tavolo!
Proprio oggi doveva arrivare l'ospite fantasma? ​

Cristo!
Ma è la sua copia perfetta!

Mi fermo a guardarli riflessi nello specchio del bancone.

Sono identici. Quello si alza si abbracciano e si mettono a roteare in mezzo ai tavoli.

Cazz ... e adesso come faccio a distinguerli uno dall'altro?

A quale dei due sparo?