Mercoledì 19 giugno

Sono consapevole che mi ci vorranno dei giorni per riprendermi, dopo situazioni del genere vivo nella paura costante e perdo il controllo di me stessa. Solo che è da tanto che riesco a rialzarmi subito, mentre adesso so che avrò bisogno anche di settimane per calmarmi (speriamo di no, facciamo corna), e questa cosa mi spaventa molto. Ora che non ho più la pressione della scuola, svegliarmi presto ogni mattina e bla bla bla, posso concedermi del tempo, ma non così tanto. Credo anche di aver combinato un paio di casini tra ieri e oggi, e mi dispiace tantissimo.
Ho fatto soffrire una delle mie persone preferite e non me lo posso perdonare. Sto perdendo la poca forza che avevo, e non è un buon segno. Ieri sera ho anche ceduto a...cose, e i piccoli segni sulla mia pelle rimarranno li a ricordarmi la mia debolezza. Per carità, non sono profondi e non mi sono tagliata per quanto da questa frase si possa pensare, ma ci sono andata vicino e non ne vado fiera. In più, il fatto che non ci sia il mio piccolo raggio di sole Gaa, che passa le sue giornate fuori a giocare e torna di sera quando sto già dormendo (o devo far finta di dormire) mi fa sprofondare in una tristezza infinita. Per quanto sia fastidioso mi ha sempre tirato su soltanto esistendo e il fatto che manchi mi da il via libera per cedere a me stessa e piangere tutte le mie lacrime. Per quanto sembri il contrario da ciò che scrivo, io non piango spesso. Mi viene difficile anche quando ne ho bisogno e quando lo faccio ho motivazioni molto pesanti. Si può dire che spesso ho voglia di piangere, ma sono così abituata a non farlo per non spaventare Gaa che ormai sento come un istinto che me lo impedisce anche quando so di essere da sola. E odio restare sveglia la notte, perché non riesco a dormire per colpa di tremila pensieri che non si calmano, e devo sfinirmi fino a crollare per metterli a tacere. E rido del cazzo di coraggio che ha certa gente che smette di rispondermi dal nulla per poi lamentarsi degli altri, che compiono le loro stesse azioni. Mi è capitato molte volte di dover stare da sola e non mi è mai dispiaciuto, infatti voglio sfatare un mito: essere soli non è brutto, diventa brutto quando abbiamo bisogno di qualcuno accanto. E in questo caso, accanto non ho nessuno. Ci tengo anche a scusarmi tanto con Clo, perché ho usato male le mie parole. Insieme a tutti quelli che ieri ho menzionato, quando ho scritto di voi lo facevo con ammirazione, perché ammiro la vostra forza, il vostro modo di essere speciali e farmi sentire bene. Eppure, ho fatto un casino. Non volevo insinuare che le vostre vite siano perfette, e in particolare a Clo, non volevo farti stare male. Ora devo smettere di scrivere perché non voglio che mi succedano le stesse cose che mi sono successe ieri, quindi vi saluto.
Vi voglio bene

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Tags: #diario#vita