La ragazza si mosse veloce, il viso chiaro segnato da lividi violacei premuto contro le sbarre, la voce malferma e rabbiosa. Scoprì i denti, in quello che sembrò il ringhio di una belva affamata.
《Se solo operai possedermi con le tue membra seduce imporrò su di te la morte. Osa guardarmi, sfiorarmi, toccarmi e sarà la tua fine. Legami i polsi, cingimi le caviglie con ogni tua catena, non mi fermeranno. Come una bestia ti squarcerò la gola con i miei stessi denti, non starò dilaniando un uomo ma un animale che ha tentato di sfogare i suoi istituti sul mio corpo. Ti ucciderò di una morte crudele e dolorosa. Forse i tuoi uomini mi abbatteranno, in seguito. Ma sappi che so faranno mi troveranno sgrondante del sangue caldo zampillato dalla tua carcassa》