Segreti e bugie
Ron era appena uscito dal bagno dei prefetti. Non voleva fare una doccia, al contrario di quello che aveva ad Harry, voleva solo riuscire a spiaccicarsi da Lavanda per qualche secondo. Iniziava a non sopportarla più nemmeno lui, quella maledetta ragazza.
Tutto quello che vuole è sbaciucchiarmi, aveva pensato guardandosi allo specchio, ho le labbra screpolate!
Purtroppo sul suo diario aveva scritto di tutto tranne che quello, per questo non appena la McGranitt aveva annunciato che avrebbe sparpagliato tutti i diari di tutti i suoi studenti per Hogwarts non era stato tanto felice. Insomma, se qualcuno avesse letto sul suo diario che cominciava ad odiare Lavanda, la notizia avrebbe cominciato a diffondersi, e quando lei l'avrebbe scoperto... si sarebbero sicuramente lasciati. Ma purtroppo, non sarebbe successo.
Con quel tormentoso pensiero in testa, cominciò a camminare verso alla Sala Comune dei Grifondoro. Stranamente non aveva fame, voleva solo andare a riposarsi un po'.
Mentre saliva le scale, qualcuno lo urtò per sbaglio. Ron si girò, per vedere chi fosse stato, e si ritrovò davanti una ragazza dai capelli castani tutti spettinati che teneva un diario in mano.
- Hermione! - esclamò non appena la vide - ehm... come va?
Lei fece un passo indietro, mentre sul suo viso appariva un'espressione disgustata.
- Io sto bene. Tu però... scusa se te lo dico, ma puzzi davvero. Non eri andato a fare la doccia? - chiese.
Ron sgranò gli occhi: Hermione l'aveva incastrato... come sempre. Cominciò a sbiancare: - Oh... ecco, io... ho avuto... un contrattempo. Ho... ehm... dimenticato l'accapatoio in camera.
Hermione alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa che suonava come un "si, certo..."
Che cretino che sono, pensò Ron, Hermione sa benissimo che il bagno dei prefetti è pieno di accappatoi!
- Comunque - intervenne il rosso cercando di cambiare argomento - cos'hai in mano? La McGranitt ti ha già consegnato il diario che dovrai leggere?
Hermione annuì. Aveva un'aria piuttosto scontrosa quel giorno. Beh, in realtà era scontrosa soltanto con Ron, da quando si era fidanzato con Lavanda.
- E di chi è il diario, se posso chiedertelo? - disse lui.
La mora rispose con un'altra domanda (Ron odiava quando faceva così): - E... se posso chiedertelo, dov'è la tua Lav Lav?
Ron sbuffò, squotendo la testa. Finalmente, dopo settimane che non si parlavano, lui e Hermione trovavano un po' di tempo per stare insieme, e lei che faceva? Gli chiedeva dov'era Lavanda?
Le ragazze, pensò, non le capirò mai.
Proprio mentre pensava a questo, una voce che avrebbe potuto riconoscere tra mille si fece sentire per la millesima volta in quella giornata: - Ron Ron!
Il rosso e la mora si girarono di scatto, trovandosi faccia a faccia con quella che era una Lav Lav piuttosto sconvolta per non essere stata avvisata che Ron aveva finito di fare la doccia.
- Miseriaccia - borbottò Ron, mentre la sanguisuga correva verso di lui.
Hermione abbassò la testa e scappò via: non ci teneva tanto a rimanere. Nel frattempo, Lavanda si era già appiccicata alle labbra di Ron. Lui cercò di spiccicarla, e alla fine ci riuscì.
- Ehm... n-non avevi... incantesimi? - si inventò per cercare di farla andare via.
- Oh mio Dio, è vero, Ron Ron! Ma che ne dici se resto con te?
- No! Cioè... si, sarebbe fantastico, ma... ecco Vitious ti ammazzerebbe, una volta mi ha messo in punizione per una settimana perchè ero arrivato in ritardo. Sbrigati, vai! - esclamò.
Lavanda gli diede un'ultimo, disgustoso bacio sulla bocca, poi se ne andò. Ron la guardò allontanarsi e trasse un sospiro di sollievo: meno male, si era liberato di lei. Si voltò dall'altro lato, e per poco non gli venne un'infarto.
- Ciao Ron! - disse il ragazzo che c'era di fronte a lui. Era Dean Thomas, anche lui con un diario in mano.
Ron si portò una mano sul cuore e respirò profondamente, come per far rallentare il battito del suo cuore: - Miseriaccia, Dean! Mi hai fatto saltare in aria! Potevi avvisarmi che eri dietro di me, no?
Dean sorrise, alzando le spalle.
- Scusami, non pensavo che ti saresti spaventato. Comunque... che dovevo dirti? Ah, si... per caso hai visto Ginny? Stamattina non ci siamo ancora visti... - disse.
Come per voler rispondere alla domanda del suo fidanzato, Ginny sbucò da dietro l'angolo urlando un'euforico "sono qui!". Dean si voltò e sorrise, mentre Ginny avanzava verso Ron e lui. Il rosso li guardò abbracciarsi, un po' disgustato: non amava molto osservare le smancerie dei fidanzati... soprattutto se si trattava di sua sorella e Dean Thomas.
- Ciao Ron - disse Ginny, dopo che Dean l'ebbe stretta in un abbraccio - allora, di che parlavate voi due?
Fu Ron a rispondere: - Di niente, veramente. Ma... Dean, vedo che hai un diario in mano. La McGranitt te lo ha consegnato?
Dean annuì, mostrando il diario ai suoi amici.
Ginny sembrò molto interessata, e chiese al suo ragazzo di chi fosse quel diario che teneva in mano.
- Oh... - cominciò lui - beh, promettetevi che non direte alla persona a cui appartiene che ho il suo diario.
Ron e Ginny annuirono, sempre più incuriositi. Dean si chinò verso di loro e sussurrò il nome della persona a cui apparteneva il diario: - E' di Harry.
Ginny si staccò da lui, sgranando gli occhi. - Potter? - chiese.
Dean scosse la testa: - Certo, quanti altri Harry conosci?
Ron non sapeva cosa dire. Insomma... avrebbe dovuto dire ad Harry che Dean aveva il suo diario? Avrebbe dovuo chiedere a Dean di fargli leggere il diario del suo migliore amico? Non lo sapeva, perchè sinceramente non gli interessava più di tanto. Ginny, invece, sembrava abbastanza allarmata dal fatto che Dean avesse il diario di Harry. Perchè? Che cosa gli nascondeva?
- Ehm... - disse Ginny - scusate, mi sono appena ricordata che devo andare a fare i compiti: la prossima ora ho Divinazione.
La rossa salutò con la mano suo fratello e stampò un bacio sulla guancia di Dean. Poi, scappò via abbastanza in fretta.
Ron e Dean si scambiarono uno sguardo interrogativo, come per dirsi "chissà dove doveva andare, in realtà". Poi, Ron decise che era meglio se anche lui se andava: - Vabbò, vado anche io. Ciao Dean.
Voltò le spalle al ragazzo di sua sorella e cominciò a camminare verso la Sala Comune dei Grfondoro, senza un'obbiettivo preciso.
#spazioautrice
Okay ragazzi, scusatemi per questo capitolo schifoso, ma non sapevo cosa inventarmi prima di far accadere il furto di diario che Ginny fa ad Harry... comunque, spero che il prossimo sia meglio. Fatemi sapere cosa ne pensate <3
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