L'annuncio della McGranitt
Al castello di Hogwarts era il 17 dicembre, ultimo giorno prima delle vacanze di Natale. Harry Potter ed Hermione Granger camminavano per i corridoi della scuola, diretti alla loro ultima lezione di Trasfigurazione.
- Sai dov'è Ron? - chiese Harry alla sua amica.
Hermione fece una smorfia.
- Ha detto che ci raggiungeva dopo, probabilmente sarà in qualche stanza segreta a sbaciucchiarsi con Lav Lav.
Harry abbassò lo sguardo, sussurrando un'impercettibile "già". Sapeva quanto Hermione detestasse che Lavanda stesse con Ron, e a volte gli faceva un po' di tenerezza vedere la faccia di Hermione che cercava di sopportare quell'insopportabile fidanzamento.
Arrivarono davanti all'aula di Trasfigurazione ed entrarono. Harry guardò le cravatte degli studenti che erano già in classe: verdi e grigie. Fantastico, lezione con i Serpeverde. Probabilmente Malfoy ne avrebbe approfittato per combinare una delle sue solite bravate.
Harry ed Hermione si sedettero nello stesso banco, il terzo della prima fila a sinistra. Poi Hermione cominciò a tirare fuori i libri, e Harry la imitò.
Il rumore della porta aperta all'improvviso li fece sussultare.
- Buongiorno!
Era la McGranitt, con un sorriso particolarmente raggiante stampato sul volto. Sembrava, in qualche modo, euforica.
- Ricordate che giorno è oggi? - chiese ai suoi alunni mentre camminava verso la cattedra.
Harry ed Hermione si guardarono incerti. Che giorno era? Il giorno prima delle vacanze, 17 dicembre. Ma... perchè la McGranitt era così euforica? Mentre Harry pensava, il rumore della porta aperta all'improvviso lo fece sussultare un'altra volta.
Tutta la classe, McGranitt compresa, si girò a guardare.
Sull'uscio c'erano Ron e Lavanda, che si tenevano per mano.
- Ehm... scusate per il ritardo - disse Ron imbarazzato.
Harry guardò Hermione. Cavolo, adesso sembrava davvero irritata.
- Le loro mani incollate fanno schifo tanto quanto mille chewingum appiccicate su una scarpa - sussurrò ad Harry.
Lui corrugò le sopracciglia. Che cosa cavolo c'entravano le chewingum?
- Oh, non si preoccupi signor Weasley: non abbiamo ancora iniziato - disse la McGranitt - lei e la signorina Brown potete accomodarvi in quel banco lì, dietro il signor Potter e la Signorina Granger.
Hermione si voltò di scatto, tornando a guardare la McGranitt. A quanto pare non voleva nemmeno salutare Ron. Harry fece lo stesso, dopo aver lanciato un sorriso un po' forzato al suo migliore amico.
- Dunque... cosa stavo dicendo? Ah, si! Qualcuno si ricorda che giorno è oggi?
La classe sembrava non averne idea. Harry, alzò la mano timidamente.
- L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale? - chiese incerto
La McGranitt sorrise: - Esattamente, signor Potter. Quindi, è arrivato il momento di rivelarvi cosa faremo con i vostri diari.
A Harry venne un lampo di genio, che gli fece ricordare tutto. All'inizio dell'anno, la McGranitt aveva assegnato alla classe il compito di scrivere un diario sulla loro vita ad Hogwarts. Tutti si erano domandati il perchè, e la McGranitt aveva detto che l'avrebbe rivelato soltanto il giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale, nonchè giorno di scadenza del compito. Così... quello era il giorno.
- Dunque. Alla fine dell'anno scorso mi siete sembrati... un po' freddi fra di voi, un po'... distanti. Quindi, mi sono fatta venire una geniale idea che vi facesse... come dire... riunire, in maniera da diventare più amici l'uno con l'altro. Ognuno di voi, come ben sapete, ha scritto un diario; un diario pieno di parole, pensieri e opinioni.
La McGranitt cominciò a fare il giro dell'aula, raccogliendo i diari di tutti gli alunni.
- Adesso, dopo aver raccolto tutti i vostri diari e averli aggiunti a quelli di tutti gli altri miei alunni, andrò in giro per Hogwarts a distribuirli casualmente agli studenti della scuola - disse.
A questo punto, tutti cominciarono a parlottare fra loro, facendo piombare nel caos l'intera classe di trasfigurazione.
- Cosa? COSA?! - disse Hermione furiosa alla McGranitt - io ci ho scritto i miei segreti lì dentro! Lei crede di potersene andare in giro per Hogwarts a farli leggere a chiunque gli capiti?!
La McGranitt non si scompose: - Esattamente, signorina Granger. E' questo il bello del progetto, no? Ogni alunno di Hogwarts scoprirà tutti i segreti di una persona casuale. Nasceranno amicizie, odi, amori!
Harry cominciò a pensare che la McGranitt avesse bevuto troppe burrobirre. Poi, però, ci pensò su anche lui: sarebbe stato magnifico scoprire tutti i segreti di qualcuno. Immaginò che gli capitasse il diario di Hermione, di Malfoy... o di Ginny, della quale era innamorato. Tutte queste persone... cosa pensavano di lui? Cosa gli nascondevano?
- Ehm... non fraintenda, professoressa, ma... deve proprio farlo? - chiese Ron, imbarazzato.
- Certo che devo proprio farlo Weasley! Vedrai quanto srà divertente leggere i segreti delle persone, quando ti verrà consegnato il diario! - rispose la McGranitt.
Harry sentì Ron borbottare qualcosa che suonava come "violazione della privacy".
Poi si guardò intorno, per cercare di capire se i suoi compagni erano felici o no di quel compito. Il primo su cui cadde il suo sguardo fu Malfoy: non sembrava molto contento. Che cosa aveva scritto nel suo diario? Harry era curiosissimo, ed eccitato all'idea di leggere i segreti di qualcuno. Solo... a chi sarebbe capitato il suo diario? Chi avrebbe letto tutto ciò che lui pensava? Sperò con tutto il suo cuore che non fosse Malfoy.
- Bene - disse la McGranitt - dato che... tecnicamente... non so più che cosa dirvi adesso, vi do il permesso di uscire prima dall'aula. Ciao!
Tutti gli alunni si alzarono dalle proprie sedie, e si diressero verso la porta dell'aula. Hermione non aveva ancora smesso di borbottare strane frasi come "non dovevo scrivere tutto quello che pensavo", "ci dovevo pensare prima" o "cavolo, adesso tutti lo verranno a sapere". Harry invece non poteva smettere di pensare a chi avrebbe ricevuto il suo diario.
- Che materia abbiamo adesso? - chiese a Hermione.
- Un'ora libera.
- Ah, giusto. Tu cosa farai?
Hermione lo guardò come se le avesse chiesto la cosa più elementare del mondo.
- Cercherò di impedire che il mio diario finisca nelle mani sbagliate.
Harry storse la bocca: - Come farai?
- Oh, scusami Harry, non sono dell'umore giusto - disse lei, poi deviò verso la Sala Comune dei Grifondoro, lasciando Harry solo nei corridoi.
Caspita, pensò Harry, l'ha presa proprio male... chissà cos'aveva scritto in quel diario.
Improvvisamente a Harry venne una terribile voglia di leggere il diario di qualcuno, uno a caso, uno qualunque.
"Cercherò di impedire che il mio diario finisca nelle mani sbagliate" aveva detto Hermione.
Harry, invece, voleva ottenere il diario di una persona il prima possibile.
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