Uomini, donne e bambini. Il solo pensiero di ciò che hanno dovuto subire, del dolore che hanno dovuto sopportare... mi lacera il cuore.
Uomini costretti a partire per la guerra in nome della patria.
Uomini costretti a combattere per difendere la propria vita.
In guerra non ci sono vincitori né vinti; il male che si infligge ad un essere umano... l'umiliazione... Fa uscire il peggio in ogni persona.
Vittime e carnefici nello stesso tempo.

Donne, strappate dalle braccia dei loro mariti, padri, figli;
Umiliate, violentate... spogliate da ogni dignità.
Donne,  che già senza alcun diritto, si sono trovate ad elemosinare se stesse per un pezzo di pane.
Donne sopravvissute che ancor oggi
Se ancora in vita
Non osano dire ciò che hanno visto, fatto,subito...per paura di non essere credute,
O per la vergogna di ciò che è stato.

Ho ancora negli occhi le immagini di filmati in bianco e nero di corpi straziati nelle fosse
Mentre scheletri con divise lacere, son li ammassati, ad aspettare la morte, mentre i loro salvatori, con sguardi increduli di tale visione,
Aiutano come possono i pochi sopravvissuti.

Mi chiedo con quale coraggio abbiano potuto decidere la fine di chissà quanti bambini,innocenti, ignari di aver difronte donne che con un sorriso li accompagnavano dove tutto finiva in cenere.

Grazie ai pochi sopravvissuti che hanno avuto il coraggio di raccontarsi, che  noi sappiamo,
Ed io personalmente non voglio dimenticare.
Perché non è passato tanto tempo da quando tutto accadde, e tutto può tornare.

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Ho scritto questo pensiero nel ricordo di persone - ormai defunti- cui ho avuto la fortuna ascoltare i loro racconti personali del loro vissuto in guerra. Mi scuso per gli errori.