Seduta accanto a te ti vegliai
Il silenzio è assordante, se non per il tuo respiro irregolare.
Io e te, in quella stanza buia.
Una lieve luce mi permette mi vedere la tua sofferenza muta, contratta dal dolore.
Ad un tratto hai aperto gli occhi, mi avvicinai stringendo le tue mani fragili, mi accorsi che il tuo sguardo era lontano, fu in quel momento che sentii il tuo ultimo respiro.
Anche il mio cuore si è fermato in quell'istante.
Cercai aiuto, la campanella suonava , il corridoio deserto.
Era quasi l'Alba, si sentiva l'odore della primavera appena iniziata, ma dentro di me c'era un gelo invernale.
Rientrai in quella stanza, ora luminosa non più silenziosa. Guardai il suo viso, sembrava sorridere, era in un mondo migliore pensai, e sorrisi anch'io.
Piansi e risi , indifferente degli sguardi intorno a me, perché aveva trovato la pace dopo tanta sofferenza. E la mia vita da allora non fu più la stessa.