Darth Fener/Anakin ~ love is like a candle
Dopo MOLTO tempo che non scrivevo one-shots non so perché ma mi è venuta un'illuminazione (grazie Spirito Santo per avermi illuminato😊😂) e quindi eccovi servita questa cosa che mi è uscita di getto.
L'oscurità è generosa, ed è paziente, e vince.
Sempre.
Vince sempre perché è ovunque.
Cammini nel sole di mezzogiorno e l'oscurità è con te, attaccata alle suole delle tue scarpe.
La luce più intensa getta l'ombra più buia.
Le stelle sono ammassi di gas lontani miglia e miglia, senz'anima e senza uno scopo preciso se non quello di illuminare e fare da guida ai viaggiatori interstellari.
Nascono, crescono e muoiono.
Il ciclo della vita.
Lo sa bene Darth Fener, ora che le guarda dal ponte della nave.
Le stelle sono come le persone dell'Impero, nascono, crescono e muoiono, uscite dal grembo materno solo per aver il loro breve momento di luce.
Anche tu hai avuto il tuo breve momento di luce.
No.
Non ci deve pensare, non ci deve assolutamente pensare: Anakin è morto, Anakin non esiste più.
Anakin era una stella, la più bella di tutto il firmamento.
Basta.
Se l'Imperatore lo scoprisse a pensare certe cose non osa neanche immaginare cosa potrebbe fargli.
Qualcosa di orrendo di sicuro.
Eppure il Signore dei Sith si ritrova a pensare che non tutte le stelle sono uguali.
Così come le persone.
Suo figlio, Luke Skywalker, quel ragazzo che invece di accettare di stare dalla sua parte ha preferito gettarsi nel vuoto, non è forse diverso dagli altri?
È un Jedi, e tutti sanno che i Jedi sono stati eliminati, ed è un Ribelle, e per questo Fener dovrebbe odiarlo ancora di più.
Ma non ci riesce.
Come può il Sith che ha distrutto pianeti e sistemi interi, non riuscire a odiare una piccola e insignificante vita come lo sono quelle di tutti gli altri cittadini imperiali?
Perché è suo figlio, logico, ma Darth Fener non ha figli.
Darth Fener è una fredda e nera maschera insensibile, braccio destro dell'imperatore, che si prodiga per il benessere dell'Impero.
Così dice la propaganda.
Ma forse così non è.
L'hai voluto portare dalla tua parte perché l'oscurità è solitudine, è gelo, ti ha reso un guscio vuoto senza più calore. E prendendolo con te volevi ritrovare quel calore e quell'affetto che ormai non sai neanche più cosa siano.
Non è vero, Lord Fener voleva un alleato, un Sith in più per l'Impero.
Ma allora cos'è quella sensazione che ha dentro?
Si chiama amore Anakin, quello che provavi con Padmè, quello che provavi quando, accostando l'orecchio al suo ventre, sentivi il bambino scalciare.
Si chiama amore.
L'amore non esiste, si dice Fener, l'amore è una bugia, una favola per far addormentare i bambini la notte.
L'amore è dolore, così come la morte di Padmè.
Padmè.
Quel nome gli ritorno in mente come un bel ricordo.
NO.
Ora basta.
L'amore è come le stelle: nasce, cresce e muore. Muore soprattutto.
Come un soffio su una candela, l'amore si spegne così.
L'amore è una candela.
E con questo pensiero in testa, il Signore dei Sith si allontana.
Via dalle stelle, via dai pensieri, via da tutto.
Via dai pensieri sull'amore.
L'amore ora sta negli occhi di Luke, Fener, no, Anakin, lo vede.
Occhi chiari, limpidi e puri, occhi pieni di affetto.
Come i miei un tempo.
Anakin ora prova ribrezzo per se stesso: non avrebbe mai voluto che suo figlio lo vedesse come è diventato sotto quel casco nero.
Ma Luke non sembra spaventato.
Luke prova affetto, amore.
Non ha sconfitto Fener con una spada laser o con la Forza, no, l'ha fatto con l'amore.
Ha sconfitto l'oscurità con l'amore di un padre per il figlio.
E di questo amore Anakin si sente ricolmo.
Amore per sua moglie che tra poco incontrerà, amore per quei figli mai conosciuti, amore per la vita.
Dopo molto tempo sente, seppur debolmente, gli odori del mondo.
Forse lì attorno ci sarà il catafascio più totale ma lui sente e vede cose belle.
Il profumo dei fiori e dei laghi, come quelli di Naboo, oppure.... Oppure il canto degli uccelli e le risate di amici.
Morire è così? Sentire cose belle?
Sì, è così.
Però con la coda dell'occhio vede qualcosa, qualcosa che con i suoi veri occhi non vedeva da molto tempo.
Le stelle.
Ora Anakin lo sa: le stelle non sono inutili, non sono solo ammassi di gas.
No.
Ogni stella è unica, ogni stella vive per qualcosa, brilla quanto può e...... Sono bellissime.
Sì, sono bellissime.
E con questo pensiero Anakin Skywalker si concede alla Forza.
La Forza dal quale lui discende, la Forza "padre".
Padre, madre, sorella che tutto circonda.
Anakin muore felice perché sa... Che anche nella Forza vi è l'amore.
L'oscurità è generosa, è paziente, e vince sempre....
Ma al centro della sua forza sta la sua debolezza: una candela è sufficiente a fermarla.
L'amore è più di una candela.
L'amore può accendere le stelle.
Nota Autrice
Le citazioni in corsivo all'inizio e alla fine sono prese dal libro de La vendetta dei Sith di Matthew Stower, basato sulla sceneggiatura del film.
A presto gente bellahh!!!😛😝😜
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