Callimorpha Dominula
Sotto l'alloro stava umida la panchina;
lavò la pioggia, sopra il muro bianco,
le opache foglie impolverate.
Il vento d'autunno _alito tiepido_
dondolava gli steli
e parlavano col vento
le rive del fiume alberate.
Il dominio della carne persisteva
nel paesaggio come un contagio
di cose mai viste _seppur viste_
asciugava gli occhi ed apriva le labbra adagio.
Dimentichi dei graffi, vestiti mezzi tolti,
colmavamo di respiri gli spazi.
Entrambi sulle labbra dell'altro sciolti,
salati, sudati, restituendo ogni sapore nei baci.
Le ombre dell'istante gremivano
il tuo profilo di un colore cangiante
ed un odore di tramonto vagava
sulle linee dei corpi tremanti.
Le mani, febbrili ancora, si cercavano _inquiete_ mentre la furia dei predatori
combaciava con l'ardore delle prede.
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